Impianto Elettrico Camper Fai-da-Te: Guida Completa con Schema

impianto camper fili schema connettere

Stai Camperizzando il tuo Furgone e non hai mai toccato un cavo elettrico prima? Oppure vuoi implementare qualche modifica al tuo Camper?

 

In questa guida troverai TUTTO ma proprio TUTTO ciò che ti serve sapere per creare l’impianto elettrico perfetto per il tuo Camper interamente Fai-da-Te.  

 

 

camperizzare un furgone: l’impianto elettrico

Ogni casa, per farvi sentire davvero a casa, deve avere l’elettricità.

Dopotutto, nel mondo d’oggi veramente è difficile farne a meno.

Se stai camperizzando il tuo furgone Fai-da-Te, se stai pensando di lanciarti in un’avventura vanlife per molto tempo, o vuoi semplicemente modificare il tuo camper per aggiungere qualche extra, questa è la guida che stai cercando!

In questo articolo ti spiegherò nei dettagli come pianificare e montare l’impianto elettrico di un Camper in maniera semplice, non lasciando niente per scontato.

  • Di quanta energia hai bisogno?
  • Che batterie scegliere?
  • Come ricaricarle?
  • Come scegliere i cavi?
  • Come fare i collegamenti elettrici perchè siano sicuri?
  • Corrente diretta o alternata?
  • Che misure di protezione utilizzare?

Dopo aver letto questo articolo, avrai la risposta a tutte queste domande e a molte altre. 

Quando cominciai a creare l’impianto elettrico del mio camper, non avevo mai toccato un cavo elettrico in vita mia: ho studiato, ho sfogliato centinaia di siti e ho chiesto consiglio quando ero in dubbio.

Al tempo in cui cominciai a metterci le mani, non c’era nessun sito che spiegasse in modo esaustivo tutti i passaggi da fare e le cose da sapere, e per questo, per cablare il nostro impianto ci misi quasi 2 mesi.

Chi l’avrebbe detto che a due anni di distanza, mi sarei appassionato così tanto dell’argomento da trovarmi oggi ad offrire consulenze personalizzate sugli impianti elettrici di barche e camper ed con oltre 50 impianti elettrici diversi disegnati insieme a voi! 🙂

Dopo la mia iniziale esperienza (e a volte disperazione! 😉 ) nel cercare informazioni, decisi di scrivere questo articolo All-in-One su come creare l’impianto elettrico per il tuo Camper per rendere la vita più facile a chiunque voglia lanciarsi in una camperizzazione Fai-da-Te e non sappia dove cominciare a mettere le mani.

Buona lettura!

 

ARTICOLO IN CONTINUO AGGIORNAMENTO:

Il mondo dei camper, specialmente per quanto riguarda l’impianto elettrico, è in continua evoluzione, e per questo continuo ad aggiornare questo articolo per mantenerlo sempre attuale.

  • UPDATE Luglio 2022: Se ti può interessare conoscere tutti i passaggi per camperizzare un Van Fai-da-Te, ho pubblicato la MEGA Guida Completa (ps. articolo davvero mastodondico 😉 ).

  • UPDATE Novembre 2022: Ho pubblicato un Nuovo Articolo con differenti schemi di impianti elettrici, per venire incontro alle esigenze di progetti diversi 🙂

  • UPDATE Gennaio 2023: Ho aggiunto la sezione 14.5 per alimentare le utenze AC direttamente da colonnina quando collegati alla rete elettrica (relè di priorità).

  • UPDATE Marzo 2023: Dopo aver disegnato e montato decine di impianti elettrici per camper, ho aggiunto in fondo all’articolo l’offerta di consulenza su misura, nel caso ti possa interessare 🙂

 

 

qui ti lascio quattro video integrativi per comprendere meglio la guida

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1. Capire l’Impianto Elettrico di un Camper: Schema Semplificato

Prima di lanciarci nella scelta dei vari componenti dell’impianto elettrico e sul come montarli, è di vitale importanza capire la teoria di come funziona un impianto autonomo in un camper.

Non preoccuparti, sarò breve e conciso.

Di seguito, trovi uno schema fatto da me che spiega in maniera generale e semplice il sistema elettrico di un camper.

Proseguendo nell’articolo, analizzeremo ogni singolo componente di questo schema, capiremo bene a cosa serve, quali opzioni ci sono sul mercato e quali scegliere in base alle tue esigenze.

(Se già conosci la teoria e stai cercando solamente uno schema pratico per connettere i cavi, puoi saltare quest’introduzione e andare già allo Schema Dettagliato). 

Impianto Elettrico Camper Fai-da-Te Camperizzato

1.1 La Teoria: Capire l’impianto Elettrico del tuo Van/Camper

La teoria è più semplice di quello che sembra:

Il cuore dell’impianto elettrico sono le batterie. 

Le batterie in un furgone camperizzato vengono generalmente ricaricate in quattro possibili modi: tramite pannelli solari, tramite alternatore, tramite colonnina esterna o tramite generatore.  

Una volta cariche, le batterie forniscono l’energia a tutti gli elettrodomestici e servizi del tuo camper. Alcuni funzionano con corrente diretta (12V) e possono essere connessi direttamente alle batterie, mentre altri funzionano con corrente alternata e per funzionare hanno bisogno di un invertitore che converta l’energia in 230V.

L’energia entra, carica le batterie, e viene consumata da te. 

Per il momento tieni a mente questa sequenza e lo schema generale visto sopra. Entro la fine dell’articolo non solo sarai un’esperto di ogni componente, ma sarai anche capace di connettere tutte le parti del tuo impianto elettrico completamente Fai-da-Te.

2. Capire l’Elettricità: Potenza (Watt), Voltaggio (V) e Intensità (A)

capire l'elettricità del tuo van vanlife furgone camperizzato

Per qualcuno che non ha studiato fisica o che non ha mai messo le mani in un impianto elettrico, questi termini possono sembrare complessi. In realtà non preoccuparti che non lo sono. In questo paragrafo ti spiegherò tutto su come si misura l’elettricità (potenza, voltaggio e intensità) e cosa ti serve sapere per camperizzare il tuo furgone.

2.1 WATT, AMPERE E VOLT: COSA SONO? 

Cominciamo quindi con le nozioni basiche spiegate in maniera semplice:

AMPER

E’ l’unità di misura dell‘intensità di corrente.

Cosa significa? L’ampere misura la quantità di cariche elettriche che passano attraverso un filo in una determinata quantità di tempo (esattamente come il litro misura quanta acqua passa in un tubo).

Più ampere passano in un cavo, più il diametro del cavo dovrà essere grande (esattamente come più litri d’acqua passano in un tubo, più il tubo dovrà essere largo).

VOLT 

E’ l’unità di misura della differenza di energia potenziale tra due parti di un circuito.

Cosa significa? Al polo positivo di un circuito c’è una determinata energia potenziale, al polo negativo un’altra. La differenza di potenziale tra i due poli è ciò che spinge le cariche elettriche a muoversi da una parte all’altra.

Per fare un analogia con l’acqua, immaginati un serbatoio. Più il serbatoio è in alto, più la velocità dell’acqua che raggiunge terra sarà veloce. Nello stesso modo, più il voltaggio (la differenza di energia potenziale) tra polo negativo e polo positivo di un circuito è alta, e più le cariche elettriche passeranno velocemente dal punto A al punto B.

WATT

E’ l’unità di misura della potenza di corrente.

Cosa significa? Il Watt misura la potenza istantanea consumata o emessa da un apparato. Praticamente misura quante cariche elettriche utilizza un apparato per funzionare. Come abbiamo visto, le cariche elettriche che passano in un filo le misuriamo in Ampere, mentre la velocità con cui si muovono la misuriamo in Volt.

Per misurare quindi i Watt, ossia il numero di cariche elettriche emesse o consumate da un apparato, utilizziamo la formula:

Watt = Volt x Amper   (W = V x A)

Moltiplicando quindi la tensione di funzionamento di un apparato (Volt) per l’intensità di corrente che viene consumata o emessa (Amper), otteniamo il Wattaggio dello stesso.

2.2. Impianto Elettrico in un Camper: A cosa mi servono queste nozioni?

Watt, Amper, Volt…interessante! Ma a cosa mi serve sapere queste cose per camperizzare il mio furgone?

Ebbene, memorizzare ed interiorizzare la sacra formula W=V*A è la base per prendere le decisioni che servono per creare un impianto elettrico sicuro ed adatto alle tue esigenze. Tra le varie cose, con questa formula potrai:

  • Calcolare il tuo fabbisogno energetico giornaliero
  • Calcolare la potenza dei pannelli solari più adatta alle tue esigenze
  • Capire quali e quante batterie ti convenga acquistare
  • Calcolare che fusibili installare per proteggere il tuo sistema elettrico da eventuali guasti / sovraccarichi
  • Calcolare di che inverter hai bisogno e quanto consuma
  • Capire quante ore al giorno potrai usare i vari apparati sul tuo camper senza scaricare eccessivamente le batterie
  • Orientarti sul diametro dei cavi che dovrai installare
  • e molto, molto altro!

Tutte queste cose le impararemo a fare insieme, una a una, nei vari capitoli di questo articolo (con ampi esempi per comprendere bene tutto!). Per il momento, tutto ciò che devi ricordarti è la sacra formula dell’elettricità: W=V*A. 😉

3. Di quanta energia hai bisogno?

Calcola il tuo Fabbisogno Energetico

quanta energia serve in furgone camperizzato vanlife

La prima cosa da fare per creare l’impianto elettrico perfetto per il tuo camper e le tue esigenze è una: PIANIFICARE!

Non esiste un sistema elettrico che va bene per tutti. Per alcune persone, delle spine a 230V sono essenziali (immaginati per caricare un computer!), per altri un USB per caricare il telefono può esser più che sufficiente… Se pianificate una cucina a induzione, sicuramente avrete bisogno di un banco batterie molto più grande di chi prevede di cucinare a gas…. etc. etc. etc.

Che batterie ti servono? Che pannelli solari ti servono? Che inverter ti serve? Che elettrodomestici potrai utilizzare?

La risposta a tutte queste domande parte necessariamente dal calcolare il TUO fabbisogno energetico. Nel prossimo paragrafo ti aiuterò a fare esattamente questo.

 

3.1 Scarica il template excel per calcolare il tuo Fabbisogno Energetico

Di quanta energia hai bisogno nel tuo Camper Fai-da-te?

Scarica il Template Excel per cominciare: è un file che ho preparato per aiutarti a calcolare in maniera automatica il fabbisogno energetico del tuo furgone camperizzato. Tu inserisci i dati, e lui per magia ti darà le risposte che cerchi 😉

NOTA: Ho aggiornato la tabella per aiutarti a calcolare in automatico batterie e inverter di cui avrai bisogno, scarica la versione nuova! 😉

Una volta che avrai scaricato il template, aprilo. Apparirà così:

Lost on the Route Vanlife Template - Calcolare il Fabbisogno Giornaliero - Daily Energy Consumption

Un po’ vuoto al momento, ma lo riempirai presto 😉

Le celle verdi sono quelle che dovrai compilare, mentre le altre vengono calcolate in automatico (non toccarle!).

!!! Aggiornamento Gennaio 2024 !!!:

Ho aggiunto una nuova versione della Tabella, ancora più smart. Adesso, ti calcola in automatico di quante batterie (AGM o Litio) e di che inverter avrai bisogno, tutto in base ai tuoi consumi! 🙂

3.2 Riempi il Template Excel con i tuoi numeri

Ora tornando a noi, per calcolare il tuo fabbisogno energetico (quanta energia userai ogni giorno), devi ipotizzare quali elettrodomestici e apparati userai su base giornaliera e per quanto tempo (ore o minuti).

Che apparati elettrici pianifichi di inserire nel tuo camper? Qui ti lascio alcune idee:

  • Faretti Led
  • Strisce Led
  • Frigo
  • Pompa dell’Acqua
  • Riscaldamento
  • Ventola da Soffitto
  • Estrattore d’Aria
  • Piano a Induzione
  • Phon
  • Caricatori PC/Telefono
  • Inverter
  • TV

Scrivi nella colonna “Apparati” tutto ciò che pianifichi di installare o collegare all’impianto elettrico del tuo camper e nella colonna “Quantità” il numero di ciascun apparato (esempio: frigo : 1, faretti led: 8, etc).

Quante ore al giorno potresti arrivare ad utilizzare ciascuno di essi? Un Esempio:

  • Faretti Led (5 ore)
  • Frigo (24 ore)
  • Pompa dell’Acqua (15min –> 0.25 ore) 
  • TV (90 minuti –> 1.5 ore)
  • Piano a Induzione (30 min –> 0.5 ore)

Una volta che avrai stimato il tuo uso massimo giornaliero di ciascun apparato, inserisci questi valore nella colonna “Ore Giornaliere” facendo attenzione a tradurre i minuti in ore (15min= 0.25 ore, 30min= 0.5 ore etc.).

 

Corrente Diretta 12V o Corrente Alternata 230V?

Ora che hai riflettuto su cosa ti piacerebbe installare sul tuo furgone camperizzato e per quanto tempo vorresti utilizzare i tuoi apparati elettrici, la parte difficile è fatta. Adesso bisogna solamente compilare “meccanicamente” le colonne rimanenti.

Nella colonna “Voltaggio” inserisci ora i Volt con cui funzionano i differenti apparati. In questa colonna avrai normalmente solo due valori: 12V per gli apparati a corrente diretta (es. faretti, pompa acqua, ventola etc.) e 230V per apparati a corrente alternata (es. TV, caricatore PC, phon etc.).

Se sei insicuro sul voltaggio di un apparato, cercalo sul libretto d’istruzioni oppure sulla targhetta sul retro o sul caricatore dell’elettrodomestico che pianifichi di installare.

 

Inserisci il Wattaggio dei Vari Apparati

Una volta inserito il voltaggio (V), inserisci nella colonna “Wattaggio” i Watt massimi consumati da ogni apparato/elettrodomestico.

Per sapere qual’è il Wattaggio massimo di un’apparato, ancora una volta consulta il libretto di istruzioni.

 

3.3 Osserva la Magia, e Scopri il tuo Fabbisogno Giornaliero

Lost on the Route Vanlife Template - Esempio Camperizzare Van Elettricità

Quando avrai finito di inserire tutti i dati, il template excel ti calcolerà in automatico il tuo fabbisogno giornaliero massimo, misurato in Watt/ora (Wh = Watt x ore). (Nell’immagine sopra c’è un esempio del mio fabbisogno giornaliero.)

Questo dato ti sarà utile per capire di che batterie e di che inverter avrai bisogno per soddisfare le tue necessità (se usi la nuova versione automatica della tabella, lei lo farà per te! 🙂 ).

Infatti, utilizzando la sacra formula W=V*A possiamo facilmente dividere i Watt/ora totali per il voltaggio delle batterie (12V) e scoprire di che banco di batterie (minimo) avrai bisogno per far funzionare tutti i tuoi apparati in una “giornata tipo”.

La quantità di energia che può esser stoccata dalle batterie viene misurata in Amper/ora (Ah).

Sempre osservando il foglio Excel, puoi vedere quanti dei Watt totali saranno consumati da apparati a bassa tensione 12V ed alta tensione 230V.

La somma del Wattaggio di tutti gli apparati a 230V è il tuo fabbisogno massimo istantaneo di corrente alternata: per soddisfarlo (ossia per far funzionare tutti questi apparati AC allo stesso tempo), ti servirà un Inverter con potenza maggiore. Come vedremo nel capitolo 13 Come Scegliere un Inverter per il tuo Camper, questo numero non è necessariamente la potenza dell’inverter che ti serve, ma solo un numero per orientarsi su cui poi bisognerà riflettere un poco di più.

(Normalmente, alla somma dei Watt consumati da corrente AC si aggiunge un 15% per tenere in conto la dispersione di energia elettrica che produce l’invertitore durante la conversione, successivamente parleremo maggiormente di questo).

Ora che hai calcolato il tuo fabbisogno energetico giornaliero ed hai pensato a cosa ti piacerebbe installare nel tuo furgone camperizzato, è l’ora di cominciare a costruire il tuo impianto elettrico: prima procurandoti i componenti adatti, e poi collegandoli nella maniera giusta.

4. Batterie per Camper: Tipologie, Caratteristiche e Quali scegliere

Cominciamo dal cuore del tuo impianto elettrico: le batterie! 

4.1 “Batterie Motore” vs “Batterie Servizi”

Le batterie sono il tuo serbatoio di energia ed avere un banco di batterie appropriato può fare la differenza tra una casa su ruote confortevole e dover mangiare cena al buio.

Tutti i gli autoveicoli, inclusi furgoni camperizzati e camper, possiedono già di loro una “batteria di accensione” (o batteria motore) che è la batteria che fa partire il veicolo, che alimenta i fanali del tuo veicolo e che si ricarica costantemente tramite l’alternatore ogni qual volta il veicolo è in movimento.

La batteria di accensione, è ciò che mette in moto il tuo veicolo. E’ installata per questo e solo per questo. Senza di lei, sei a piedi. Per questa ragione, non va mai utilizzata per alimentari altri apparati.

E allora di che batterie stavamo parlando fino ad adesso?

Per alimentare tutti i tuoi apparati (DC e AC che siano), ciò di cui hai bisogno sono delle Batterie Servizi: ossia delle batterie a ciclo profondo (deep cycle – che rilasciano energia costante) che andrai ad installare esclusivamente per alimentare i comfort della tua casetta su ruote. 

Queste sono quelle che vedremo nel prossimo paragrafo.

NOTE SULLE BATTERIE MOTORE:

  • Solitamente sono ad acido, gel o agm.
  • Le batterie al litio LifePo4 non sono adatte come batterie motore ed altamente sconsigliate (hanno un voltaggio leggermente differente, non ricaricano a temperature sotto 0° e molte non hanno uno spunto sufficiente per avviare il veicolo.

4.2 Tipi di batterie Servizi

La tecnologia evolve ogni giorno più velocemente, e con lei anche la composizione delle batterie, la loro convenienza ed i loro prezzi.

Al momento, se stai pianificando l’impianto elettrico per il tuo furgone camperizzato, le alternative di batterie servizi sul mercato sono essenzialmente quattro

In questo paragrafo ti lascio i Pro e Contro di ciascun tipo di batteria ed una volta illustrati ti svelerò quali ho scelto di installare io sul mio VW Crafter e perchè.

Batterie al Piombo Acido (FLA)
fla battery piombo acido batteria vanlife diy fai da te

La tecnologia più arretrata, si basa su una reazione chimica tra piombo e acido liquido per immagazzinare energia. 

PRO
  • Costo Iniziale Basso
  • Si trovano di Varie Dimensioni
  • Tecnologia Consolidata
  • Con la giusta manutenzione, può durare fino a 5-8 anni
CONTRO
  • La Tecnologia più Arretrata
  • Mediamente Ingombrante
  • Se si scarica sotto il 50% si rovina e si riduce la vita utile
  • Se sovraccaricate o urtate, possono rilasciare gas potenzialmente pericolosi (acido, idrogeno)
  • Nel peggiore dei casi, possono persino esplodere
  • Richiedono Manutenzione Regolare, anche quando non in uso
  • Possono emettere fumi acidi/tossici, non consigliate per la zona abitativa

 

GIUDIZIO PERSONALE

Il prezzo relativamente basso non bilancia i vari contro. Le batterie piombo-acido sono una tecnologia arretrata e nel campo dei veicoli ricreativi, dominata da altre opzioni.

Sconsigliate.

 

Batterie al GEL
batterie al gel 100ah camperizzare un furgone battery

Simili alle batterie FLA, ma con gel al posto dell’acido liquido. Più performanti e meno laboriose da mantenere. 

PRO
  • Non rilasciano Gas pericolosi
  • Sono sigillate e non c’è rischio che perdano liquidi
  • Si possono installare anche orizzontali
  • Sopportano Bene i Climi più Estremi
  • Non necessitano di Manutenzione
  • Possono essere lasciate in disuso per periodi lunghi (fino a 6 mesi)
CONTRO
  • La Batteria si può rovinare se viene svuotata più dell’80%
  • Più costose delle FLA o AGM
  • Ricaricano Lentamente
  • Possono danneggiarsi se Sovraccaricate
  • Longevità media di 2-4 anni

 

GIUDIZIO PERSONALE

Le batterie al gel sono una opzione economica con buona qualità/prezzo. Prestando attenzione al processo di carica, sono una buona opzione a basso costo, senza bisogno di manutenzione.

Le potrei consigliare per impianti low-cost e per sostituire le batterie a gel/agm pre-esistenti su un impianto già fatto, con capacità fino a 200ah max.

 

Batterie AGM Ciclo Profondo
migliore batterie servizi per camper agm - electronicx

Le batterie AGM sono lo standard per la maggior parte dei camper e autoveicoli di serie e tutt’oggi le batterie maggiormente utilizzate.

PRO
  • Non necessitano manutenzione
  • 20% più piccole rispetto alle batterie GEL
  • Possono essere lasciate in disuso per periodi lunghi (fino a 6 mesi)
  • Possono esser installate orizzontalmente
  • Sigillate: senza rischio di perdita gas
  • Resistente alle vibrazioni
CONTRO

 

  • Più Ingombranti e Pesanti rispetto alle LifePO4
  • Se si scarica sotto l’80% si rovina e si riduce la vita utile (normalmente si usano per il 50%)
  • Costo maggiore rispetto a FLA e GEL
  • Longevità di 3-4 anni

 

GIUDIZIO PERSONALE

Le batterie AGM sono testate, sicure e convenienti.

Adatte se non hai problemi di spazio/peso, se vuoi sostituire batterie esistenti senza stravolgere l’impianto, e se hai un budget molto limitato.

Detto questo, nel 2024 le trovo ormai anch’esse una tecnologia arretrata che ha fatto il suo tempo, e per qualunque impianto serio e longevo, ad oggi le litio LiFePo4 battono le AGM a mani basse.

 

Batterie Litio-Fosfato LifePO4
batterie power queen mini

Le batterie agli ioni di litio LifePo4 sono oggi la tecnologia di batterie più avanzata.

Negli ultimi 2 anni i prezzi sono precipitati, e ad oggi sono l’investimento da fare per un impianto elettrico che duri nel tempo.

 

PRO
  • Le batterie più Compatte e Leggere (-60% rispetto le AGM/GEL)
  • Si possono scaricare fino al 100% senza rovinarle (ciclo profondo – si consiglia però fino all’80%!)
  • Per questo hai bisogno di meno Ah
  • Non necessitano di Manutenzione
  • Possono essere lasciate cariche in disuso per periodi lunghi (fino a 6 mesi)
  • Longevità: Lunga Vita (10-15 anni)
CONTRO
  • Investimento iniziale leggermente alto
  • Non caricano con temperatura sotto 0°C
  • Necessitano di appositi caricatori/isolatori specifici per batterie LifePO4

 

GIUDIZIO PERSONALE

Compatte, leggere, versatili, longeve, e finalmente a prezzi onesti, le batterie LifePo4 sono ormai il presente dell’elettricità in camper.

Costano un 30-40% in più delle AGM e GEL, ma pesano meno della metà, tengono doppia energia e durano 4 volte tanto!

 

4.2 Scegliere le Batterie Giuste per Te

La scelta della batteria più adatta a te dipende esclusivamente dalle tue esigenze, da dove vorrai viaggiare e per quanto tempo. Qui di seguito ti lascio un sommario delle informazioni precedenti per aiutarti a scegliere:

  • Lascia stare le batterie FLA, non sono performanti e possono esser pericolose
  • Le batterie più leggere e compatte sono le LifePO4 (meno della metà di una AGM/GEL)
  • Le migliori batterie per climi estremi sono le LiFePo4 auto-riscaldanti (o alternativamente le GEL)
  • Le migliori batterie per qualità/prezzo sono le LifePo4.
  • Le batterie più economiche, ma con prestazioni accettabili sono le AGM
  • Le batterie più costose sono le LifePO4
  • Le batterie più longeve (fino a 20 anni) sono le LifePO4

Inoltre, è importante notare che è fortemente sconsigliato svuotare completamente le batterie: si rovinano e si compromettono la loro durata e la loro longevità.  Per questo, gli Ah (Amper/ora) che si possono utilizzare di ciascuna batteria non sono quelli nominali ma bensì:

  • Per le batterie GEL si consiglia di non utilizzare oltre il 50-60%
  • Per le batterie AGM si consiglia di non utilizzare oltre il 50-60%
  • Per le batterie LifePO4 si consiglia di non utilizzarle oltre il 90% (anche se saltuariarmente si può fare!)

Che cosa significa questo? Per fare un esempio, gli Ah (Amper/ora) utilizzabili da una batteria AGM da 100ah saranno 50ah, mentre da una LifePO4 da 100ah saranno 90ah.

A seconda del produttore, questo numero può cambiare leggermente, però ora hai un’idea di quanti Ah (Amper/ora) di una determinata tipologia di batterie puoi aver bisogno per soddisfare il tuo fabbisogno energetico.

Nel prossimo paragrafo, ti spiegherò quali dati osservare per decidere che batteria comprare. 

4.3 Che dati osservare durante l’acquisto di una batteria

Quando si compra una batteria, bisogna tenere d’occhio alcuni dati per vedere se la batteria effettivamente soddisfa le nostre esigenze. Di seguito, trovi i punti più importanti su cui concentrarti:

Esempio scheda tecnica delle mie batterie (LifePO4):

v
  • 1 – Voltaggio Nominale: Il voltaggio di tutte le batterie servizi per camper e furgonati è 12V. Questo è il voltaggio con cui funzionano la stragrande maggioranza di apparati per camper (ventola, pompa acqua, luci etc.) ed è il voltaggio che ti serve per le tue batterie. Controlla che questo parametro sia intorno (leggermente superiore) a 12.
  • 2 – Capacità Nominale: La capacità in Ah (Amper/Ora) della batteria. Ricordati che è solo un dato nominale ed a seconda del tipo di batteria potrai usarne una parte più o meno grande (AGM/GEL 50%, Litio 90%).
  • 3 – Cicli di Vita: Sono i cicli di vita che ha una batteria. Nel caso della mia batteria, ha 2000 cicli di carica, caricata e scaricata a 0.2C ossia in 5 ore. (1C equivale a 1 ora, più “C” è alto, più performante è la batteria e meglio sopporta i cicli di carica e scarica rapidi)
  • 4 – Modalità di Carica: qui si vedono i voltaggi di carica, utili quando si dovranno acquistare “regolatori di carica” per il solare o per l’alternatore (ne parleremo dopo)
  • 5 – Massima Corrente di Carica: questa è la corrente massima con cui puoi ricaricare la batteria. Nel caso della mia batteria è 50Amp. Ciò significa che la batteria di 100ah potrebbe potenzialmente caricarsi in 2 ore.
  • 6 – Corrente Continua Massima: Quanta corrente può esser rilasciata dalla batteria in maniera continua. Nel mio caso 80A non erano sufficienti per il mio fabbisogno elettrico (avendo pianificato un piano a induzione), però unendo 3 batterie ho raggiunto 240A, a questo punto sufficiente.
  • 7 – Condizioni di Operazione: Temperatura di carica, scarica, stoccaggio e resistenza a acqua e polvere.
  • 8 – 9 – Dimensioni e Peso: Se avete uno spazio limitato nel vostro progetto (come lo avevo io) sarà molto importante verificare le dimensioni della batteria prima di acquistarla per esser sicuri entri nel vostro veicolo 

4.4 Cosa ho installato io sul mio VW Crafter: Batterie LifePO4

Nel mio progetto di camperizzazione, mi ero messo in testa di avere un piano a induzione per cucinare.

Sinceramente non me la sentivo di dover lavorare con il gas, ed in più, farmi omologare il sistema gas in Germania prima di fare il collaudo (se vuoi saperne di più su come ho omologato il mio furgone leggi Come Omologare un Furgone in Italia – La Guida Completa ).

Per questo, avevo bisogno di stoccare molta energia elettrica (circa 250-300ah).

Sei batterie AGM da 100ah (6 batterie x100ah potenza x50% scarica max. consigliata = 300ah) mi avrebbero occupato troppo spazio (oltre che pesare 120kg!) che mi serviva per altre cose (lo spazio in un van è poco e molto prezioso!) e che non ero disposto a compromettere.

Al contrario le batterie al litio LifePO4 che ho trovato erano compatte e tre erano sufficienti per coprire il mio fabbisogno (3 batterie x 100ah x 90% scarica max. consigliata =270 ah). Aggiungendo la maggiore longevità delle LifePO4 rispetto alle AGM, (pianifico di viaggiare full-time per molto tempo) decisi di fare l’investimento.

I prezzi che vedevo in giro mi lasciavano molto perplesso. Addirittura 1000 Euro a batteria, fuori di testa!

Dopo tanto cercare, decisi di fidarmi del sito BatterieLitioItalia (ex. Camperbattery), un sito italiano che offriva batterie LifePO4 a prezzi di fabbrica veramente stracciati -ora non più!- rispetto alla concorrenza (importate direttamente dalla Cina!). 

Ordinai 3 batterie LifePO4 di 100ah l’una a 475 Euro l’una.

Il sito diceva che i tempi di invio erano intorno ai 30/45 giorni, io essendo all’inizio della mia camperizzazione, non avevo fretta.

Dopo 25 giorni, ho ricevuto le mie batterie ben imballate e wow, funzionavano benissimo: viva il litio!

Qui le foto delle mie batterie prima di essere montate:

Batterie Yabomax Lifepo4 100ah installate
LifePo4 batterie compatte

Aggiornamento 2024: ora i prezzi di BatterieLitioItalia sono aumentati fino a 620-650Euro a batteria, e non le trovo più competitive. Al momento se dovessi investire in batterie al Litio dall’ottima qualità/prezzo, acquisterei le Batterie PowerQueen .

Qui trovi una mia video-recensione delle batterie PowerQueen:

LE MIGLIORI BATTERIE AL LITIO (2024)

electronicx - migliori batterie agm

1. ELECTRONICX

BATTERIE AGM SOLIDE, TESTATE E CONVENIENTI!

Electronicx è un’azienda tedesca che produce una grande varietà di batterie AGM e GEL, pensate appositamente come batterie servizi per camper e barche.

Le batterie AGM Electronicx sono lo standard del settore e quelle più scelte dai produttori di camper europei.

Queste batterie le trovo ideali per chi vuole espandere un banco batterie AGM esistente, o per creare un impianto economico da zero.

Vedi Tutti i Modelli ed i Prezzi:

batterie power queen mini

1. POWERQUEEN

MIGLIORI BATTERIE AL LITIO 2024 – POCA SPESA, MASSIMA RESA

Nell’ultimo anno, l’azienda cinese PowerQueen (con sede in Germania), ha tagliato i prezzi delle sue batterie di quasi il 50%, e ad oggi offre alcune delle batterie più piccole e performanti sul mercato.

Il prezzo davvero conveniente e l’ottimo customer service, gli hanno fatto raggiungere il primo posto della mia personale classifica (vedi il mio video-recensione sulle batterie Power Queen Mini). I

ll catalogo di batterie è molto vasto, e spazia dalle Mini (leggere e performanti), batterie da 12V, 24V, autoriscaldanti ed altro ancora… c’è qualcosa per tutte le esigenze!

Vedi Tutti i Modelli ed i Prezzi:

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In Conclusione: Scegli le Batterie che meglio si adattano al TUO progetto!

Io ho scelto le batterie LifePO4 per salvare spazio e per la loro longevità, e cercato giorni in internet per trovarle ad un prezzo ragionevole (comunque alto!).

Per concludere la scelta della Tua batteria, osserva bene il tuo fabbisogno energetico che hai calcolato.

Poi poniti un budget di quanto vuoi spendere.

Pensa all’uso che vuoi fare della batteria, esamina quanto spazio del tuo veicolo sei disposto a riservare per il banco batterie e vedi le offerte sul mercato.

Quindi fai la tua scelta informata 🙂

Non esiste una batteria che va bene per tutti, ogni progetto di camperizzazione è a se 😉

Una volta che avrai scelto ed ordinato le tue batterie, puoi proseguire con i prossimi paragrafi, in cui ti spiegherò come collegarle e le varie alternative di ricarica.

5. Come connettere le Batterie (in serie o in parallelo)

Il cuore dell’impianto elettrico del tuo furgone camperizzato, specialmente se pianifichi un sistema “off-grid” (ossia indipendente dalla rete/colonnina), sono le batterie.

Per questo, il primo passo per installare il tuo impianto elettrico è connettere il banco batterie. 

Se hai solo una batteria, il problema non si pone: c’è un polo positivo ed uno negativo, e tutto il resto verrà connesso a questi due poli.

Se invece una batteria non è sufficiente per coprire il tuo fabbisogno energetico (come nel mio caso) ora ti spiegherò come collegarne più di una nella maniera corretta.

5.1 Come collegare più batterie in parallelo (e non in serie!)

La maniera più facile per alimentare degli apparati a 12V (la maggior parte degli apparati che vengono normalmenteinstallati in un camper/furgone camperizzato) è ovviamente avere delle batterie che funzionano a 12V.

 

Se vogliamo unire più batterie a 12V, aumentando gli Ah (Amper/ora) a nostra disposizione ma mantenendo il voltaggio costante a 12V, dobbiamo collegare le nostre batterie in parallelo. 

 

Nel mio caso, ho deciso di unire 3 batterie da 100Ah per ottenere i 300Ah di cui avevo bisogno. 

 

Di seguito vi lascio un diagramma di come ho collegato le mie batterie. (se stai cercando una guida pratica su come calcolare la sezione dei cavi adatta alle tue batterie o a come connettere i capicorda alle batterie, ne parleremo più avanti nell’articolo).

 

DOMANDE FREQUENTI:

Si possono collegare batterie AGM con batterie LifePo4? NO!

  • Collegare due batterie di diversa tecnologia le rovinerebbe entrambe in breve tempo (hanno sequenze di ricarica totalmente differenti! 

Si possono collegare batterie di Voltaggio diverso (es. 12V e 24V)? NO!

  • Collegare due batterie di voltaggio diverso è la ricetta perfetta per creare un’esplosione e rovinarle entrambe, non farlo mai 🙂 

Si possono collegare batterie di voltaggio uguale ma capacità differente (es. 100Ah e 200Ah)? SNI!

  • Il collegamento in questo caso è possibile, ma non è ottimale, e con il tempo si potrebbero creare degli squilibri nei valori di carica e scarica (una batteria lavora più dell’altra) ed una delle due batterie potrebbe rovinarsi prematuramente.

Si possono collegare batterie di età differente? SNI!

  • Collegare due batterie uguali (stessa marca), ma di età differente è come collegare tra loro due batterie leggermente differenti (una sarà già parzialmente rovinata). Alla lunga (3-4 anni), queste differenze potrebbero portare una batteria a rovinarsi prematuramente.

Si possono collegare batterie uguali, ma di marche differenti? SNI!

  • Stesso discorso precedente: si può fare, ma essendo le due batterie probabilmente leggermente differenti, caricheranno e scaricheranno leggermente squilibrate, portando nel tempo ad un usura maggiore di una batterie ed inferiore nell’altra. 

 

IN CONCLUSIONE:

Quando colleghi più batterie tra loro, assicurati che tutte siano identiche (stessa dimensione, età, voltaggio, capacità e produttore!). In questo modo, otterrai la massima longevità possibile!

So che a volte bisogna far modifiche in corsa, e ci stà…però se stai costruendo un impianto da zero ti consiglio di pianificare fin da subito la giusta grandezza del banco batterie per massimizzarne al massimo la resa 🙂

STEP 1. Collegare le Batterie in Parallelo

Connettere Batterie in Parallelo

Per collegare più batterie in parallelo, connetti i poli positivi tra loro e i poli negativi tra loro. Segui il mio diagramma per ottenere il maggior equilibrio di carica/scarica tra le varie batterie (in modo da massimizzarne la longevità).

Una volta collegate le batterie in parallelo, queste diverranno virtualmente un’unica grande batteria, in cui gli Ah verranno sommati mentre il voltaggio rimarrà lo stesso (12V). 

Nei prossimi capitoli, vedremo i vari modi per ricaricare il nostro banco batterie.

6. Ricaricare le Batterie del tuo Camper Metodo 1: i Pannelli Solari

Il primo metodo per ricaricare le batterie del tuo camper/furgone camperizzato sono i pannelli solari.

Al giorno d’oggi, la tecnologia dei pannelli solari si è molto evoluta ed è totalmente possibile ricaricare le batterie di servizio del tuo camper non solo d’estate, ma anche d’inverno!

Il tetto del tuo veicolo è lo spazio perfetto per posizionare dei pannelli solari. Per una guida sui pannelli solari presenti sul mercato e su come scegliere i pannelli perfetti per te, ti rimando alla Guida Completa alla Scelta e Installazione dei Pannelli Solari per il tuo Camper.

In quest’articolo invece, ti mostrerò semplicemente il diagramma su come connettere i pannelli solari alle tue batterie.

Sul mio furgone, ho installato 600Watt di pannelli solari (3 pannelli da 200Watt l’uno, con un voltaggio di 12V). Avendo pianificato tutto il mio impianto a 12V, ho connesso i miei pannelli in parallelo e questo è l’esempio che ti mostrerò nel diagramma. 

STEP 2. Connettere i Pannelli Solari in Parallelo

connettere pannelli solari in parallelo

Una volta che avrai collegato i pannelli solari tra di loro (se pianifichi di installarne più di uno), sarà la volta di collegare i tuoi pannelli alla batteria.

Purtroppo, l’energia solare non è costante, ma varia in base a mille variabili: l’ora del giorno, la stagione, il tempo atmosferico, la latitudine etc. Per questo motivo, non è possibile collegare direttamente i pannelli solari alla batteria (gli sbalzi di energia rovinerebbero la batteria istantaneamente).

Quindi come puoi sfruttare l’energia solare che i tuoi pannelli producono per ricaricare le batterie del tuo camper?

Per rendere l’energia solare costante ed utilizzabile ci vengono in aiuto i regolatori di carica.

6.1 Cos’è un regolatore di carica e quale scegliere per il tuo progetto

 Un regolatore di carica è un apparecchio specificatamente creato per rendere “omogenea” ed utilizzabile l’energia solare.

Un regolatore infatti, limita la velocità con cui la corrente elettrica viene aggiunta alle batterie elettriche . Previene il sovraccarico (se le batterie sono cariche, smette di inviare energia) e può proteggere dalla sovratensione, che può ridurre le prestazioni o la durata della batteria e può rappresentare un rischio per la sicurezza. 

Quali Regolatori di Carica si trovano sul mercato e quale scegliere?

Al di  là dei vari brand, i regolatori di carica si dividono in due tipi: PWM e MPPT.

In questo articolo non entrerò nei dettagli specifici di come funzionano entrambi i tipi di regolatori di carica (se vuoi approfondire ti consiglio questo articolo), ma ti spiegherò solo la differenza sostanziale che ti serve sapere per scegliere quale regolatore montare nel tuo impianto elettrico.

Un regolatore di carica MPPT (Maximum Power Point Tracking) riesce ad incanalare alle batterie la potenza massima prodotta dai pannelli solari in qualunque momento. Un regolatore di carica PWM (Pulse width modulation), invece no.

Per esempio, se un pannello fotovoltaico lavora a 18V e la batteria lavora a 12V, il regolatore di carica MPPT riesce a tramutare il surplus di 6V in energia extra (ampere extra per la tua batteria). Al contrario, con un regolatore PWM, il surplus viene perso.

In generale, un regolatore di carica MPPT converte tra il 15-30% di energia in più rispetto a un PWM. Il vantaggio del regolatore di carica PWM però, è che in generale costa un decimo del costo di un MPPT.

Indipendentemente dal tipo di regolatore che sceglierai (PWM o MPPT); perchè sia quello giusto per te, assicurati durante l’acquisto che l’apparato sia abbastanza potente da poter processare tutta l’energia (gli ampere) che provengono dai tuoi pannelli solari.

Avere un regolatore di carica troppo sotto-dimensionato non ti permetterà infatti di utilizzare a pieno la potenza dei tuoi pannelli solari.

Qui di seguito, ti lascio due dei migliori modelli di regolatori di carica (PMW e MPPT) con dei suggerimenti su quando scegliere uno o l’altro:

Regolatore di Carica PWM
regolatore di carica solare pwm
Opzione Budget

  • Ha un’efficienza intorno al 75%
  • Costo ridotto rispetto al MPPT
  • Suggerito per piccoli progetti
  • Suggerito per progetti in cui l’efficienza non è cruciale
  • La tecnologia più diffusa
  • Prodotto Solido e Durevole nel Tempo
  • Non adatto a batterie LiFePo4
Regolatore di Carica MPPT EPEVER
mppt caricatore solare base per batterie fla gel agm
Migliore Opzione Qualità/Prezzo

  • L’efficienza arriva al 99%
  • Prezzo mediano e buona qualità
  • Funziona per batterie FLA, GEL, AGM e Litio LifePo4
  • Non adatto a Batterie LifePO4
  • Funziona con impianti a 12 e 24V
  • Suggerito per progetti più grandi
Regolatore di Carica MPPT Victron
victron bluesolar caricatore di carica 150 45
Migliore Opzione Premium

 

  • L’efficienza arriva al 99%
  • Costo dell’investimento iniziale alto
  • Può collegare alla batteria anche pannelli solari a voltaggio maggiore fino a 100+ Volt
  • Suggerito per i progetti più grandi
  • Permette Monitoraggio Carica tramite Bluetooth

6.2 La mia scelta: MPPT Victron Charge Controller

Dopo un’eterna ed attenta ricerca, per il mio VW Crafter ho deciso di investire in un Victron Smartsolar MPPT Charge Controller.

Le mie ragioni sono state le seguenti:

  • per il piano induzione, avevo bisogno di tutti i watt disponibili
  • ottimizzare la produzione di energia anche d’inverno
  • adoro la possibilità di tenere sott’occhio la mia produzione energetica tramite bluetooth sul mio smartphone
  • un regolatore MPPT ottimizza la carica e la longevità delle mie batterie al litio LifePO4
  • Lascio aperta la porta ad installare pannelli solari di diverso voltaggio in futuro
  • Pianifico di viaggiare a lungo e per questo cercavo qualcosa che durasse molto nel tempo
  • Victron è uno dei Brand più conosciuto e rinomati del settore, un nome una garanzia! 

Avendo in mente un certo progetto, ho trovato questo regolatore di carica il più vicino alla mia idea di camperizzazione.

Ovviamente, nella scelta, tu dovrai pensare al tuo progetto e all’uso che intendi fare del tuo veicolo in futuro.

Avendo 600Watt di pannelli solari in policristallino funzionanti a 12V (con picchi a 22V), io ho optato per la versione 150-45 dove 100 sono il voltaggio massimo accettato dei pannelli solari, e 45 sono gli ampere massimi di ricarica alle batterie. 

Il costruttore dei miei pannelli indica come corrente massima generata 11.5 Amper a pannello che moltiplicati per 3 danno 34.5Amp. Ho scelto un regolatore di carica che possa gestire fino a 45Amp in entrata per lasciarmi un po’ di margine, qualora in futuro io decida di aggiungere un ulteriore pannello o cambi i pannelli attuali con altri più performanti.

6.3 Connettere i pannelli solari alle batterie di servizio tramite il regolatore di carica – diagramma

Una volta che avrai scelto il regolatore di carica più adatto alle tue esigenze, sarà il momento di collegarlo al banco batterie.

Di seguito, ti lascio lo schema su come collegare i cavi:

STEP 3. Collegare Pannelli e Regolatore di Carica alle batterie.

connettere pannelli solari con regolatore di carica e batterie

Il collegamento è molto semplice: ogni regolatore di carica ha quattro entrate, due per i cavi provenienti dai pannelli solari (+ e -) e due per i cavi che vanno al banco batterie di servizio (+ e -).

Per collegare correttamente il tuo impianto fotovoltaico, l’unica cosa che devi fare è semplicemente far attenzione a collegare ogni cavo come indicato sul tuo regolatore di carica (batteria +, batteria -, fotovoltaico +, fotovoltaico –).

Una volta collegato tutto, la magia dell’energia solare comincerà a caricare le tue batterie 🙂

NOTA: Più avanti in questo articolo, ti insegnerò a calcolare la sezione dei vari cavi di cui hai bisogno per connettere tutte le parti del tuo impianto.  

NOTA 2 : Più avanti in questo articolo, ti spiegherò cosa sono i fusibili, come proteggono i tuoi circuiti elettrici, come calcolarne la dimensione necessaria e come inserirli in tutti i circuiti (incluso quello che vedi ora nel diagramma per l’energia solare). 

7. Ricaricare le Batterie del tuo Camper Metodo 2: l’Alternatore

alternatore

L’alternatore è una macchina elettrica rotante presente in ogni veicolo che trasforma l’energia meccanica generata dal motore in energia elettrica.

Quando il motore gira, l’alternatore produce energia. Mentre tu guidi, produci energia elettrica.

Normalmente quest’energia viene utilizzata per ricaricare e mantenere carica la batteria d’accensione. In questo modo, ogni qualvolta tu provi a mettere in moto la macchina, lei si accende, i fanali si accendono, le spie si accendono etc…

L’alternatore è l’apparato che ricarica costantemente la tua batteria d’accensione sfruttando l’energia meccanica creata dal motore.

Quindi, perchè non utilizzare l’alternatore per caricare ANCHE le tue batterie di servizio?

L’alternatore ricarica la tua batteria d’accensione, quindi si potrebbe collegare le tue batterie di servizio alla batteria d’accensione per passare l’energia elettrica, no? Non proprio.

Se collegassi direttamente le due batterie, rischieresti di svuotare la batteria d’accensione ogni qualvolta che utilizzi degli apparati (induzione, luci, frigo, phon etc.); in fondo la batteria d’accensione ha generalmente una capacità molto minore rispetto ad un banco batterie di servizio.

Per ricaricare le batterie di servizio, ci serve quindi una maniera di collegarle alla batteria d’accensione solamente quando il motore è acceso e l’alternatore produce energia “in surplus”, e scollegarle quando il veicolo è spento.

Di questo lavoro, si possono occupare, a seconda del tipo di batterie montate sul nostro veicolo, un isolatore di batteria (manuale o intelligente) o un caricatore B2B.

Di seguito, ti spiego brevemente il funzionamento e le caratteristiche di tutti e tre, così che tu possa giudicare quale può fare al caso tuo:

Isolatore di Batterie Manuale
isolatore di batteria manuale
Migliore Opzione Budget

Un’isolatore manuale tra due batterie, richiede particolare attenzione. Infatti sarà tuo dovere collegare le batterie mentre guidi, e scollegarle una volta spento il veicolo.

  • Costo Minimo
  • Meccanismo Semplicissimo
  • Fa il lavoro per cui è preposto
  • Funziona per Batterie FLA, GEL e AGM
  • Bisogna far Attenzione ad attivarlo e disattivarlo
Isolatore di Batterie Intelligente
isolatore batteria intelligente smart battery isolator
Migliore Opzione Qualità/Prezzo

Un’isolatore intelligente non ha bisogno di alcun intervento manuale. Autonomamente, capisce quando il veicolo è in movimento e collega le batterie tra loro.

 

  • Costo Contenuto
  • Meccanismo Semplicissimo
  • Fa il lavoro per cui è preposto
  • Funziona per Batterie FLA, GEL e AG
  • Lo installi e te lo dimentichi
    Caricatore di Batterie B2B (Victron Orion)
    caricatore batteria auto camper vanlife B2B
    Migliore Opzione Premium 

    Un Caricatore di Batterie B2B possiede un algoritmo complesso che permette la carica di batterie al litio LifePO4 tramite l’alternatore. 

     

    • Costo Alto
    • Carica anche batterie LifePO4
    • Software Complesso
    • Può essere monitorato tramite Bluetooth
    • Lo installi e te lo dimentichi

    7.2 SCHEMA PER COLLEGARE UN’ISOLATORE O CARICATORE B2B

    Indipendentemente da quale isolatore/caricatore B2B tu scelga, il collegamento elettrico è identico e molto semplice.

    Nel mio caso, avendo scelto batterie al litio LifePO4, ho dovuto acquistare un Victron Orion 12-12 30, e questo apparato è quello che userò nello schema di collegamento come esempio. Gli isolatori, si montano esattamente allo stesso modo.

    STEP 4. Collegare  un’isolatore/caricatore B2B tra le due Batterie

    connettere alternatore e caricatore batteria a batteria isolatore

    L’alternatore è già collegato alla batteria d’accensione del tuo veicolo (infatti è sempre carica perchè viene caricata ogni qualvolta tu accenda il motore). Per questo, non ci interessa toccarlo.

    Per installare il nostro isolatore/caricatore B2B, tutto quello che dobbiamo fare è interporlo tra la nostra batteria d’accensione e le nostre batterie di servizio: cavo rosso (+) e cavo nero (-) dalla batteria all’isolatore, e poi cavo rosso (+) e cavo nero (-) alle batterie di servizio. Semplice e intuitivo.

    NOTA: la batteria d’accensione è normalmente nella parte davanti del tuo veicolo, mentre quelle di servizio, a seconda del tuo progetto, potrebbero trovarsi in fondo. Ti consiglio in fase di pianificazione di pensare come tirare i cavi da un’estremità all’altra del tuo veicolo (magari tirando un tubo). Studia bene il tuo van/camper per capire la maniera migliore di passare i cavi tra le due batterie.

    Una volta che avrai installato il tuo isolatore o caricatore B2B, sarai in grado di ricaricare le tue batterie semplicemente guidando. Caricare le batterie con l’energia creata dall’alternatore è un metodo di ricarica indipendente che torna molto comodo in assenza di sole o colonnine di ricarica.

    Nel mio caso, avendo installato un Victron Orion, posso monitorare la mia ricarica direttamente tramite Bluetooth con la App Victron Connect. Di seguito ti lascio due screens della app, per farti vedere cosa succede quando il motore del mio veicolo è acceso o spento.

    Con Motore Spento (Batteria Scollegate)

    orion smart - motore spento no carica batteria

    Con Motore Acceso (Batterie in Carica)

    orion smart motore acceso carica le batterie

    8. Ricaricare le Batterie del tuo Camper Metodo 3: la Presa Elettrica

    Oltre ai pannelli solari ed all’alternatore, esiste un terzo metodo di ricaricare le batterie di servizio del tuo veicolo ed è quello normalmente utilizzato dai camper di fabbrica: la presa elettrica (o colonnina).

    La presa elettrica (o colonnina) consiste semplicemente nel collegarsi alla rete elettrica tramite una presa di casa, di un garage o di un camping, ed attingere a quell’energia per ricaricare le proprie batterie (o nel caso dei camper di fabbrica, per alimentare direttamente i propri apparati).

    presa corrente esterna per furgone camperizzato conversione

    8.1 Attenzione: ricaricare le batterie o alimentare direttamente gli apparati a 220v?

    La stragrande maggior parte dei camper di fabbrica (quei veicoli che già nascono camper), non sono pensati per passare molti giorni lontani dalla rete elettrica. Se hanno dei pannelli solari installati sul tetto (la maggior parte no), normalmente sono di taglia medio-piccola, e vengono utilizzati solo per alimentare i circuiti DC a 12V. 

    La maggior parte dei camper non ha un’inverter collegato alle batterie!

    Come funzionano allora i circuiti dei camper “di fabbrica”?

    Semplicemente, la maggior parte dei camper hanno due circuiti: uno a 12V DC (che viene ricaricato principalmente tramite alternatore) per alimentare luci e apparatati che consumano poco; ed uno a 230V AC che può essere usato solamente quando il camper è connesso ad una presa elettrica (per esempio quando è parcheggiato in un camping).

    Il circuito ad alta tensione (230V AC) è totalmente indipendente dalle batterie di servizio: colleghi alla rete, funziona; scolleghi dalla rete, non funziona. Praticamente, per utilizzare i tuoi apparati AC (es. computer, TV, Bollitore, Phon etc.) devi esser fermo e collegato ad una colonnina.

    Nei progetti di camperizzazione Fai-da-Te, lo so, l’obiettivo di solito non è questo, ma al contrario è esser energeticamente indipendenti per il maggior tempo possibile.

    Per questo motivo, in questa sezione dell’articolo, non voglio spiegarti come creare un circuito AC (di cui parleremo in seguito), ma voglio semplicemente spiegarti come ricaricare le batterie di servizio del tuo furgone camperizzato utilizzando una presa esterna.

    8.2 Ricaricare le batterie tramite colonnina: il carica-batterie

    La corrente della rete elettrica viene fornita dalla rete in alta tensione (in Europa 220-240V AC).

    Le batterie del nostro veicolo sono normalmente a 12V DC (oppur 24V). Le batterie, lavorano quindi ad una tensione molto più bassa ed a corrente diretta, invece che alternata.

    Per questo motivo, non possiamo collegare direttamente le batterie ad una presa di corrente AC: si surriscalderebbe fino ad esplodere e prendere fuoco.

    Come possiamo dunque ricaricare le batterie del nostro veicolo senza creare situazioni pericolose?

    Per ricaricare le nostre batterie con l’energia elettrica della rete, quello che ci serve è un carica-batterie.

    Ti sei mai chiesto perchè serve un adattatore per caricare il tuo telefono e non puoi connetterlo direttamente alla presa elettrica? Se prendi in mano il tuo carica-cellulare, puoi leggere su di esso (in piccolo), la tensione di corrente in entrata (220-230V) e in uscita (12-14V). Quel caricatore, adatta la corrente della presa a quella richiesta dal tuo cellulare per caricare.

    Per caricare le batterie di un veicolo, il procedimento è esattamente lo stesso che per caricare le batterie di un cellulare: bisogna adattare la corrente della presa elettrica a quella richiesta dalle tue batterie.

    Questo è possibile farlo tramite dei carica-batterie, ovviamente leggermente più grandi di quello che usi per il tuo cellulare.

    Qui di seguito ti lascio due buone opzioni di caricabatterie che potrai esaminare e valutare in base alle tue esigenze. Nella sezione seguente, ti spiegherò poi con uno schema come connettere il caricabatterie alle tue batterie.

    Caricabatterie Intelligente
    caricabatterie da colonnina agm gel piombo acido
    Migliore Opzione Budget

    Un Caricatore Mobile, piccolo ma potente. Adatto per chi pensa di caricare occasionalmente tramite rete elettrica delle batterie FLA, GEL o AGM.

     

    • Costo Contenuto
    • 30Amp di Potenza di Ricarica
    • Carica Batterie FLA, GEL e AGM
    • Mobile
    • Soluzione Occasionale o per Emergenze
      Victron Phoenix Smart Charger
      victron phoenix smart charger
      Migliore Opzione Premium 

      Un Caricabatterie con Algoritmi Complessi per una soluzione da installare permanentemente. Carica tutti i tipi di batteria.

       

      • Investimento iniziale più alto
      • Carica anche batterie LifePO4
      • Protegge da Sovraccarica
      • Può essere monitorato tramite Bluetooth
      • Lo installi e te lo dimentichi
      • Disponibili in varie dimensioni (e prezzi)

      Ogni adattatore viene in varie taglie. Più è grande, più energia può convertire e più caricherà velocemente le tue batterie. Ovviamente anche i prezzi crescono rapidamente con la potenza del caricatore.

      Per scegliere quello giusto per te, ti consiglio di leggere sulle tue batterie la massima carica d’entrata (non avrebbe senso inviare alle batterie più energia di quella che riescono ad assimilare) e partire da li per vedere quale caricatore può essere il più efficiente per il tuo progetto e le tue tasche.

      Nel mio caso, avendo batterie al litio LifePO4 e tutto il sistema già interconnesso e gestito dalla app VictronConnect, ho scelto di installare un Victron Phoenix Smart 12-30|1+1, dove 12 è il voltaggio di output, e 30A la corrente massima di ricarica.

      UPDATE 2023: Victron ha rilasciato un nuovo caricabatterie per camper (Victron Blue Smart Charger) con le stesse funzioni e potenza del Victron Phoenix Smart, ma meno ingombrante e più economico. Se stavi pensando anche tu come me ad un caricabatterie Victron, ti posso consigliare di andare con il secondo 😉

      8.3 Come connettere il carica-batterie: schema

      Per far arrivare la corrente elettrica da una presa esterna fino all’interno del vostro furgone / van, sicuramente vi servirà una prolunga ed installare una spina di alimentazione adeguata (specifica per i camper) per collegare la prolunga in sicurezza.

      Di seguito, ti lascio i due prodotti che uso/ho installato io (nel caso volessi copiare la mia installazione) ed un paio di immagini della mia entrata.

      prolunga elettrica industriale per camper furgoni camperizzati
      Prolunga a 3 Poli (20metri)

      Utile per collegarsi a spine elettriche in campings/aree di servizio

      spina di alimentazione CEE per caravan
      Spina di Alimentazione CEE per Van / Campers

      Da montare da un lato del nostro veicolo, per ricaricare con facilità.

      Se ti interessa vedere come ho montato la mia spina di alimentazione, ne parlo in un altro articolo: Fori d’Ingresso per i Servizi del tuo Van Camperizzato.

      presa corrente esterna per furgone camperizzato conversione
      presa corrente montata

      La corrente alternata 230V dalla colonnina, arriva attraverso dei cavi composti da 3 fili di rame: uno blu, uno marrone ed uno verde/giallo. Questi fili (che poi vedremo più approfonditamente nella sezione “cavi”) sono:

      • Marrone: Conduttore di Fase. E’ il cavo che va maneggiato con più cura, attraverso cui l’elettricità a 230V raggiunge l’apparato da alimentare.
      • Blu: Conduttore Neutro. Viene attraversato dalla corrente “di ritorno”, ossia quella che ha già attraversato l’apparato interessato ed è pronta a tornare nel circuito.
      • Giallo-Verde: Conduttore di Protezione. Scarica le eccedenze e i sovvraccarichi di elettricità. Nel caso dei veicoli mobili, viene collegato alla scocca del veicolo.

      Nel caso tu abbia scelto una soluzione occasionale, una volta che avrai collegato il tuo caricabatterie alla corrente, tutto quello che dovrai fare è semplicemente prendere i morsetti e collegarli alle tue batterie finchè saranno cariche.

      Se invece hai scelto una soluzione permanente (come me), dovrai fare un po’ di lavoro di spelaggio e crimpaggio dei fili (come ti spiegherò nella sezione apposita) per connetterli al caricabatterie nella maniera corretta.

      Di seguito, ti lascio uno schema per installare il tuo caricabatterie, in modo da poter ricaricare le tue batterie tramite collegamento alla rete elettrica.

      STEP 5. Collegare un Caricabatterie per ricaricare dalla Rete Elettrica

      connettere caricabatterie colonnina camper vanlife italia camperizzare

      9. Mantenere i Cavi Ordinati: Cos’è una Bus Bar?

      Come probabilmente avrai notato nell’ultimo schema (STEP 5), se hai scelto di installare più di un sistema di ricarica nel tuo furgone camperizzato, probabilmente avrai già molti cavi positivi (+) e negativi (-) che confluiscono tutti al polo positivo (+) e negativo (-) del tuo banco batterie. E questi non sono ancora tutti!

      Avere troppi cavi che confluiscono in un unico polo non è sicuro ne consigliabile: aumenta il rischio di contatti accidentali e rende le operazioni di mantenimento molto più complicate. Se stai pianificando un progetto di camperizzazione permanente, ti consiglio (come ho fatto io) di utilizzare delle scatole bus bar.

      9.1 Che cosa sono le scatole bus bar e come funzionano?

      bus bar per camper fai da te conversione furgone
      Bus Bar 300A

      Per mantenere i cavi di ricarica e scarica delle batterie in ordine e in sicurezza.

      Una Bus Bar è essenzialmente una scatola di protezione contenente una barra di ottone/nichel con diversi pioli (nel mio caso 4).

      Ogni Bus Bar ha un amperaggio ed un voltaggio massimo, che cambia a seconda della sua grandezza. 

      Ogni piolo della bus bar è connesso a tutti gli altri e ne condivide l’energia elettrica.

      In poche parole, una bus bar è un “aggancio” più spazioso, dove è possibile far confluire vari cavi senza dover fissarli tutti sullo stesso bullone uno sopra l’altro.

      In questa maniera, i cavi rimangono facilmente accessibili ed è molto facile identificare e rimuovere solamente il cavo interessato qualora in futuro serva fare delle modifiche/test.

      Nell’impianto elettrico del mio progetto di camperizzazione, ho installato due bus bar (una per i cavi positivi, ed una per i cavi negativi). 

      Utilizzando le bus bar, lo schema (STEP 5) che ti ho mostrato prima, verrebbe semplificato così:

      STEP 5 (CON BUS BAR). Collegare i sistemi di ricarica alle batterie, passando per le Bus Bar

      connessione batterie furgone camperizzato con bus bar - schema

      Man mano che andremo nei prossimi capitoli ad aggiungere anche i circuiti di consumo dell’energia (12V e 230V), vedrai ancora di più l’utilità di avere una bus bar. Infatti, una volta collegate le scatole bus bar alle batterie di servizio, queste scatole diventeranno i tuoi nuovi poli della batterie (che non dovrai più toccare! 🙂 ).

      NOTA: Le sezioni dei cavi tra apparati e Bus Bar ti insegno a calcolarle più avanti nell’articolo. Alla fine dell’articolo trovi lo schema per l’impianto elettrico completo.

      10. Fusibili: Cosa sono, quali scegliere e come installarli?

      Ti sei mai chiesto che cosa succeda quando attraverso un cavo passa più corrente di quella che può portare? 

      Come un tubo di piccole dimensioni esploderebbe con troppa acqua, un cavo elettrico esplode e prende fuoco se attraversato da troppa corrente. Di seguito ti lascio un video di cosa succede:

      Siccome non vogliamo che ciò possa accadere nei nostri furgoni camperizzati, è importante prevenire eventuali sovraccarichi ai cavi elettrici.

      Come? Con i fusibili!

      10.1 COSA SONO I FUSIBILI E PERCHE’ SONO ESSENZIALI PER IL TUO FURGONE

      Ogni cavo di rame, a seconda della sua sezione, può portare in sicurezza fino ad una certa quantità di elettricità: 5 Amper, 10 Amper, 20 Amper, 100 Amper etc… se la supera, si fonde e brucia.

      Normalmente, se un impianto elettrico è stato ben progettato e costruito, le sezioni dei cavi (che vedremo più avanti) dovrebbero essere sufficienti a sopportare l’elettricità massima che un apparato può richiedere o generare.

      Detto questo, un’incidente di sovraccarica può sempre succedere: un apparato prende una botta e comincia a funzionare male… un errore nei collegamenti crea un corto circuito… le batterie o i pannelli solari inviano un’ammontare di energia anomala… etc. etc.

      Per evitare che un’incidente possa bruciare il tuo impianto (e la tua casetta su ruote!), è perciò importante proteggere i tuoi cavi (che peraltro, una volta terminata la tua costruzione non sono più, o sono difficilmente raggiungibili e sostituibili).

      Per questo esistono i fusibili, che non sono altro che dei sottili fili conduttori (dei “pezzetti” di circuito elettrico) che sopportano una corrente massima leggermente inferiore rispetto al resto del circuito in cui vengono installati. 

      Immaginati per esempio, che un determinato cavo supporti una corrente di 100 Amper, e nello stesso circuito, noi installassimo un fusibile che supporti al massimo 90 Amper. Nel caso la corrente dovesse avvicinarsi alla corrente massima del circuito (100), prima di arrivarci il fusibile si fonderebbe, spezzando così il collegamento e “spegnendo” così il circuito

      Così i cavi sono salvi e con loro il circuito e l’apparato ad esso connesso. Una volta risolto il problema che ha causato il sovraccarico, basterà cambiare il fusibile fuso con uno nuovo per riattivare il circuito. Di seguito, ti illustro con un’immagine ciò che ti ho appena spiegato:

      Circuito senza Fusibile all’aumentare della corrente

      circuito senza fusibile si incendia

      Circuito Protetto da Fusibile

      circuito protetto da fusibile furgone camperizzato

      10.2 CHE TIPI DI FUSIBILI ESISTONO?

      I fusibili possono essere di varie forme che cambiano a seconda del loro amperaggio massimo e dell’uso che ne verrà fatto. Indipendentemente dalla forma, tutti i fusibili funzionano più o meno allo stesso modo e servono tutti per proteggere i tuoi circuiti.

      Qui di seguito ti mostro i tipi più comuni di fusibili che ti troverai ad utilizzare per costruire l’impianto elettrico del tuo furgone camperizzato:

      fusibili tubo di vetro conversione furgone camper
      Fusibili Tubo di Vetro

      Sono i fusibili più piccoli e sensibili. Utilizzati molto all’interno degli apparati, poco nel settore automobilistico. Una volta fusi, sono da cambiare.

      scatola fusibili per auto vanlife italia
      Fusibili per Auto

      I fusibili standard nel settore automobilistico, usa e getta, utili per proteggere i circuiti a 12V DC del nostro impianto. In genere arrivano fino a un massimo di 40A-

      fusibile a interruttore impianto elettrico furgone camper fai da te
      Fusibili a Interruttore

      I fusibili a interruttore funzionano esattamente come quelli normali, ma con il vantaggio di poter esser sempre riutilizzati. Utili per salvaguardare cavi attraversati da amperaggi molto alti.

      10.3 Come installare i fusibili nel tuo furgone camperizzato

      I circuiti che devi proteggere nel tuo furgone sono quelli di carica e scarica delle batterie.

      Proteggere i circuiti di carica, significa assicurarsi che gli apparati di ricarica delle batterie (pannelli solari, regolatore di carica, caricabatterie, caricatore B2B etc.) non inviino alle batteria più energia di quella massima per cui sono costruiti e l’impianto è pensato. 

      Per proteggere questi circuiti, che di solito utilizzano cavi di un certo spessore, la soluzione migliore è installare un fusibile a interruttore per ogni circuito. Il fusibile a interruttore, oltre che proteggere i circuiti dalla sovraccarica, permette anche di “scollegare” manualmente in maniera rapida un determinato circuito nel caso tu ci voglia mettere le mani (premendo il tasto “reset”).

      Io, nel mio impianto elettrico ho inserito 5 fusibili ad interruttore: 

      • tra regolatore di carica (solare) e batterie
      • tra caricatore B2B (alternatore) e batterie
      • tra caricabatterie e batterie (colonnina)
      • tra batterie e scatola fusibili (che vedremo tra poco)
      • tra batterie e inverter (che vedremo tra poco)

      Nota: i fusibili, per convenzione, si inseriscono sul filo di fase (+)

      Di seguito, ti lascio lo schema elettrico che abbiamo fatto finora, con l’aggiunta dei fusibili nei circuiti di carica:

      STEP 5.3. Schema Circuiti di Ricarica con Fusibili ad interruttore

      CIRCUITI di carica con fusibili ad interruttore

      Una volta inseriti i fusibili nei circuiti di ricarica, sarà il momento di inserirli nei circuiti di scarico, ossia da quei circuiti che prendono energia dalla batteria per far funzionare i tuoi apparati elettrici.

      10.4 Come installare una scatola dei fusibili per i tuoi circuiti 12v dc

      Collegare un apparato alle tue batterie è molto più semplice di quello che puoi credere.

      Un filo deve fare contatto col polo positivo della batteria (+), arrivare all’apparato (+) uscire dall’apparato (-) e tornare al polo negativo della batteria (-). Di seguito trovi uno schema semplificato su come accendere una lampadina con una batteria:

      batteria luce connessiona schema elettrico

      Facendo il seguente collegamento, ovviamente la lampadina si accenderebbe; però il circuito non sarebbe protetto: senza fusibili, una sovracorrente accidentale potrebbe bruciare il circuito e la lampadina ad esso attaccata.

      Per evitarlo, dobbiamo inserire nel circuito della lampadina un fusibile. E non solo!

      Infatti, un fusibile è necessario per tutti i circuiti a 12V DC che andrai ad installare nel tuo furgone: lampadine, frigo, pompa d’acqua, ventola da soffitto, riscaldamento, luci da lettura, prese USB etc… ogni circuito ha bisogno di un fusibile calcolato su misura.

      Per non avere decine di fusibili sparsi per il nostro furgone e per tenere ordine, è stata inventata la scatola portafusibili, un semplice “pannello di controllo” per mantenere sott’occhio i vari circuiti ed eventuali problemi/guasti.

      scatola fusibili per auto vanlife italia2
      Scatola Portafusibili

      Protegge l’impianto elettrico da danni e mantiene i fusibili in ordine.

      Il funzionamento della scatola portafusibili è molto semplice ed intuitiva.

      Alle due estremità della scatola ci sono due bulloni grandi, a cui vanno attaccati un cavo positivo (+) ed uno negativo (-) provenienti dai due poli del banco batterie (oppure, nel mio caso, dalle 2 bus bars collegate alle batterie).

      Nella parte centrale della scatola ci sono 12 buchi per inserire i fusibili (modello per auto), e vicino ad ognuno di essi c’è una vite da cui far partire il cavo positivo per un determinato apparato (es. circuito lampadine).

      Infine, vicino al bullone grande negativo, ci sono 12 viti in cui il cavo negativo ritorna dall’apparato del circuito. 

      Collegando un apparato ad un polo positivo della scatola (+), una vite negativa di ritorno (-) ed inserendo un fusibile dalla resistenza sufficientemente alta, il circuito sarà attivo e l’apparato si accenderà.

      Di seguito, trovi lo stesso esempio della lampadina di prima, però questa volta passando per la scatola dei fusibili.

      (NOTA: ti insegnerò a scegliere la resistenza dei fusibili corretta dopo averti spiegato come scegliere i cavi adatti per ogni circuito, più avanti nell’articolo).

      STEP 6. Connettere la Scatola Portafusibili alle Batterie (circuiti 12V DC)

      collegare scatola portafusibili e una luce

      In questo caso, ora la lampadina è protetta dal fusibile e da possibili avarie/sovracorrenti.

      Nello stesso modo in cui ho collegato una lampadina, si può collegare tutti gli apparati che funzionano a 12V DC.

      Di seguito, ti lascio uno schema in cui ho inserito altri apparati elettrici (luce, frigo, pompa dell’acqua, caricatore USB e ventalo da soffitto) alla scatola dei fusibili. 

      STEP 7. Connettere apparati a 12V DC alla scatola dei fusibili

      connettere apparati 12v dc nel tuo van camperizzato

      Come puoi notare dallo schema, installare degli apparati che funzionano a corrente diretta a 12V è molto semplice: un cavo (per convenzione si usa il rosso) parte da un polo positivo della scatola dei fusibili (+) e arriva all’apparato, mentre un cavo (per convenzione nero) parte dall’apparato e viene collegato ad uno qualsiasi dei poli negativi della scatola fusibili (-).

      NOTA: se ti interessa sapere come connettere in maniera pratica i vari cavi tra loro (proprio come unirli insieme), te lo spiego nell’articolo Camperizzare un Van: Guida Completa per connettere i cavi Elettrici senza sbagliare .

      Nel caso un fusibile si dovesse bruciare, la luce corrispondente nella scatola dei fusibili si accenderà, segnalandoti la necessità di rimpiazzarlo.

      Prima di spiegarti come scegliere il fusibile giusto per ogni circuito, voglio spiegarti come scegliere i cavi adatti per ogni apparato. 

      Quando ho dovuto assemblare l’impianto elettrico per il mio van, capire che cavi usare per ogni circuito è stato il lavoro che mi ha dato più grattacapi ed ha richiesto più tempo di tutti. Per questo sono proprio felice di poter scrivere per te questo capitolo ora, e salvarti dalla confusione che spesso si incontra su questo argomento.

      In questa sezione, ti spiegherò tutto ciò che ti serve sapere per scegliere i cavi adatti all’impianto del tuo van camperizzato: dai tipi di cavi in commercio, al calcolare la sezione adeguata in base al wattaggio e la lunghezza del circuito , al colore dei vari cavi e come calcolare la resistenza dei fusibili adatta per ogni circuito.  

      11.1 come è fatto un cavo elettrico, e che cavi ci sono in commercio

      parti di un cavo elettrico vanlife conversione van

      Un cavo elettrico è composto da tre componenti:

      • una parte in metallo centrale che conduce l’elettricità (normalmente rame o alluminio),

       

      • un’isolante che avvolge la parte in metallo (normalmente di gomma, PVC o resine, può esser di qualunque colore)

       

      • una guaina protettiva esterna (può essere di qualunque colore, unisce vari conduttori in un’unico filo)

      L’interno del cavo elettrico: il metallo conduttore

      Il cuore del cavo, è il metallo attraverso cui passa l’elettricità. Questo normalmente ha una struttura “a fili” in cui tanti piccoli fili di rame sono intrecciati tra loro per formare il cavo principale.

      Nel caso di un’impianto elettrico in un van, che è una struttura mobile, i fili sono costantemente sottoposti a vibrazioni e movimento, che con il tempo possono portare a usura.

      Per questo motivo, è sempre bene optare per cavi con fili di conduttore multipli (fili elettrici multifilari): infatti più fili ci sono all’interno di un cavo, più questo sarà resistente alle vibrazioni e flessibile quando sollecitato. Questo perchè anche se qualcuno dei piccoli filetti si dovesse rompere, tutti gli altri continueranno comunque a fare il loro lavoro ed ad alimentare i tuoi apparati.

      L’Isolante attorno al Cavo Elettrico

      Per chi, come me prima di lanciarmi nella camperizzazione del mio van, non avesse mai toccato un filo elettrico, ti dico una cosa già adesso: il colore di un filo non cambia le sue proprietà. I fili di ogni colore sono tutti uguali come struttura e tutti i cavi possono esser teoricamente usati per qualunque collegamento, indipendentemente dal loro colore.

      I fili sono creati con isolanti di colori differenti per nostra comodità, per poterli riconoscere, per rendere gli impianti elettrici più sicuri e più facili da aggiustare e mantenere quando necessario.

      Lo strato più esterno: La Guaina

      La Guaina è lo strato più esterno di un cavo elettrico. E’ lo strato che avvolge più conduttori per tenerli uniti in un’unico cavo. La guaina è pensata per proteggere il filo dall’abrasione e tenere uniti vari componenti di uno stesso circuito (+, – , terra). Nei cavi destinati al 12V, può anche non essere presente.

      che cavi usare per camperizzare il tuo van sezioni cavi struttura a fili2

      Tipologie di cavi per la tua camperizzazione: unipolari, bipolari e tripolari.

      Di seguito ti mostro le tipologie di filo che dovrai utilizzare per costruire l’impianto del tuo furgone camper Fai-da-Te.

      cavo unipolare rosso per batterie camper van conversione
      Cavo Unipolare

      Un cavo singolo, per collegamenti singoli.

      Il cavo unipolare è la base di ogni impianto elettrico e di ogni tipo di cavo. 

      Nel corso della tua camperizzazione, utilizzerai i cavi unipolari principalmente per connettere le tue batterie tra loro ed agli apparati di ricarica.  

       

      cavo bipolare per camperizzazione furgone van camper fai da te 12V
      Cavo Bipolare

      Due cavi unipolari insieme. I cavi bipolari vengono usati per i circuiti a corrente diretta a 12V.

      Per convenzione*, nei veicoli si utilizzano i seguenti colori:

      Rosso: Fase (+)

      Nero: Ritorno (-)

       *non è obbligatorio, ma consigliato

       

      cavo tripolare per camperizzazione furgone van camper fai da te 230V
      Cavo Tripolare

      Tre cavi unipolari insieme. I cavi tripolari vengono usati per i circuiti a corrente alternata a 220-240V.

      Per convenzione*, si utilizzano i seguenti colori:

      Marrone: Fase (+)

      Blu: Ritorno (-)

      Giallo/Verde: Messa a Terra

       *assolutamente da rispettare

      11.2 sezione dei cavi elettrici, capacità massima e caduta di tensione

       

      Nei cavi elettrici, più la sezione del conduttore è larga, più corrente (Ampere) può trasportare in sicurezza (come in un tubo, che più è largo e più acqua può trasportare).

      La sezione di un cavo elettrico (che si intende sempre e solo del conduttore senza guaina) viene normalmente misurata tramite il diametro del cavo (in mm), tramite l’area della sezione circolare (mm2) o, in America, seguendo una scala chiamata AWG (American Wire Gauge).

      Di seguito, ti lascio una tabella con la capacità massima (amper) che possono portare dei cavi elettrici a seconda della loro sezione. Per tua comodità, ho affiancato la scala AWG alla sezione in mm2, nel caso ti possa esser utile al momento dell’acquisto dei cavi elettrici:

      Tabella Capacità Massima dei Cavi Elettrici in base alla Sezione del Conduttore 

      Tabella amperaggio massimo per cavi di rame

      NOTA: questa è la corrente MASSIMA che può trasportare un cavo di una certa sezione. Non è MAI consigliato utilizzare un filo “giusto giusto”, ma sempre meglio lasciare del margine e scegliere un cavo leggermente più spesso del minimo necessario.

      Oltre la sezione di un cavo, al momento della scelta del cavo più appropriato ad un circuito è anche importante considerare la lunghezza ((in metri!) del circuito stesso.

      Infatti, a differenza di un tubo d’acqua da cui in condizioni normali non esce nessuna goccia, un cavo elettrico disperde parte del suo contenuto (corrente) trasformandola in calore. 

      La piccola parte di corrente che surriscalda i cavi e che viene trasformata in calore, può causare delle piccole (o significative!) cadute di differenza potenziale (Volt), che variano a seconda del voltaggio del circuito e della sua lunghezza.

       

      TI SEI PERSO? Te lo spiego in parole semplici!

      • Più un cavo elettrico è lungo, più strada la corrente deve fare e più corrente viene dispersa nel tragitto
      • Un cavo piccolo si surriscalda più facilmente di uno grande, e per questo disperde più energia di uno con sezione maggiore
      • Perchè l’apparato inserito nel circuito funzioni, normalmente si considera accettabile una perdita di voltaggio del 3%

      • Nei circuiti a basso voltaggio (12V) la perdita di energia cresce velocemente con la lunghezza del cavo

      • Per i circuiti a 230V, considerate le distanze che dovrai percorrere nel tuo furgone camperizzato, la perdita è trascurabile

      Nei prossimi paragrafi, di spiegherò come scegliere i cavi elettrici adatti sia per i tuoi circuiti a corrente diretta 12V (inclusi quelli di ricarica delle batterie) e per i tuoi circuiti a corrente alternata 230.

       

      UPDATE Luglio 2023: Ho aggiunto un Approfondimento su Come Calcolare la Dimensione Corretta dei Cavi a 12V

       

      11.3 Come calcolare la sezione dei cavi elettrici a 12V dc per l’impianto elettrico del tuo furgone camperizzato

       

      Un circuito a 12V necessita di due cavi della medesima sezione. Per convenzione, nei veicoli e quindi anche nei camper e furgoni camperizzati, si utilizzano di colore uno rosso (+) ed uno nero (-).

      impianto camper fili schema connettere

      Nella selezione dei cavi elettrici per circuiti a 12V DC dovrai tener conto di due importanti fattori:

      • i Watt consumati (o forniti) dall’apparato connesso al circuito,
      • la lunghezza totale del cavo che deve portare l’elettricità

      Per sapere quanti ampere (massimi) possono passare in un determinato circuito, il processo è semplicissimo: ci basterà utilizzare la sacra formula dell’elettricità che abbiamo appreso all’inizio di questo articolo:

      Watt = Volt x Amper

      Il Wattaggio di un determinato apparato/elettrodomestico è sempre scritto sulle istruzioni.

      Di seguito ti porto un’esempio di calcolo che mi son trovato a fare per scegliere il cavo adatto alla mia ventola da soffitto Maxxfan Deluxe.

      Leggendo le istruzioni, posso leggere:

      • Tensione di Funzionamento: 12V
      • Potenza Massima: 60 Watt

      Con questi dati possiamo ottenere l’amperaggio massimo semplicemente girando la formula:

      Amper = Watt/Volt

      60 Watt / 12 Volt = 5 Amper

      Quindi, secondo il risultato della formula, l’amperaggio massimo che la mia ventola potrà richiedere sono 5 Ampere.

      Come possiamo notare dalla tabella vista in precedenza, 5 Ampere possono essere trasportati da un cavo di sezioni anche molto piccole (infatti, anche un cavo di 0,75mm2 può arrivare a portare fino a 15 Ampere).

      Però, c’è un grande “Però”: dobbiamo considerare anche la caduta di tensione!

      Come ti ho spiegato precedentemente, la lunghezza di un circuito DC è importante perchè i cavi a basse tensioni tendono a dissipare molta energia. Anche se un cavo non supera il suo amperaggio massimo (e quindi non rischia di bruciare), non è detto che riesca a portare abbastanza Ampere “utili” per far funzionare un determinato apparato.

      Di seguito ti lascio una tabella che ti mostra gli ampere che fili di varie sezioni possono portare a destinazione in un circuito a 12V:

      Scegliere i Cavi 12V adeguati in base alla lunghezza del Circuito.

      calcolare sezione cavi 12V lunghezza circuito

      Questa è la tabella che ti consiglio di seguire per scegliere i cavi per i tuoi circuiti a 12V. La distanza in metri riportata dalla tabella è da considerarsi di sola andata (quindi la lunghezza del filo rosso per arrivare all’apparato).

      Io ho utilizzato questa tabella per calcolare la lunghezza di tutti i cavi dei circuiti 12V DC del mio furgone camperizzato.

      Nel caso della mia ventola, essendo installata a circa 2.5 metri di distanza dalla scatola dei fusibili e richiedendo un amperaggio massimo di 5 Amper (alla massima potenza), ho scelto un cavo con sezione da 2,50mm2 (1,5mm2 potrebbe esser stato sufficiente, ma ho preferito installare una sezione in più per sicurezza).

      Nel caso tu voglia stare doppiamente sicuro, ti lascio anche un link a questo Tool per Calcolare la Sezione dei Cavi Elettrici, in cui è sufficiente inserire il tipo di corrente (continua o alternata), Watt, Lunghezza del Circuito e giocare con la sezione dei cavi per trovare quello appropriato che mantenga la dispersione di potenziale sotto il 3%

      Di seguito, ti lascio una nuova versione dello schema dell’impianto elettrico che abbiamo costruito fino ad adesso, con i wattaggi degli apparati 12V DC e le sezioni dei cavi che io ho usato (da usare come esempio per scegliere i cavi di cui TU avrai bisogno).

       

      STEP 8. Connettere apparati a 12V DC alla scatola dei fusibili – Wattaggi dei Circuiti e Sezione dei Cavi

      camperizzare un van - schema impianto elettrico 12v dc

      11.4 Come calcolare la sezione dei cavi elettrici a 230V ac

      foto di cavo alta tensione corrente alternata AC

      Nei circuiti AC, la perdita di intensità su piccole distanze (come nel caso dell’impianto per il tuo camper Fai-da-Te) è trascurabile.

      A differenza dei cavi per il 12V, in cui a seconda del Wattaggio degli apparati la sezione del filo può variare anche di molto, per i cavi AC ci sono degli standard che ci possono guidare e semplificare la scelta del cavo adatto.

      Per le prese elettriche a 16A (come quelle che hai in casa) si consigliano dei cavi di 2,5mm2. Questa sezione è quindi adatta per tutti i collegamenti AC del tuo furgone camperizzato, indipendentemente dalla distanza che percorrerai con tali cavi.

      L’unica eccezione (come nel mio caso) è nel caso decidessi di installare in maniera permanente un piano ad induzione (il mio è a 3000Watt) o qualche altro elettrodomestico con potenza sopra i 2000Watt. In quel caso, si raccomanda di salire alla sezione successiva ed utilizzare un cavo da 4mm2.

      Questo, è tutto ciò che ti serve sapere per acquistare i cavi elettrici per i tuoi circuiti AC. Nel capitolo 14.3 di questo articolo, ti spiegherò invece come connettere spine elettriche e prese AC ai tuoi cavi

      NOTA 1: seguendo la formula Watt=Volt*Ampere, puoi notare che lavorando con dei circuiti ad alta tensione (220-240V), l’intensità di corrente (ampere) è normalmente molto minore rispetto ai circuiti a 12V. Per questo i circuiti AC viaggiano normalmente su cavi conduttori molto più sottili.

      NOTA 2: nonostante che a parità di Wattaggio i circuiti AC richiedano sezioni di cavi molto più sottili, normalmente i cavi specificamente creati per condurre l’alta tensione hanno un’isolamento ed una guaina molto più spessi rispetto ai cavi destinati alla bassa tensione. Questo è perchè la corrente alternata ad alta tensione può essere estremamente pericolosa (può fulminare ed è potenzialmente mortale)

      NOTA 3: capendo le basi dell’elettricità e documentandosi per bene è possibile installarsi il proprio impianto AC totalmente Fai-da-Te (io l’ho fatto). Detto questo, se non ti senti sicuro di cosa stai facendo, ti consiglio vivamente di affidarti ad un elettricista esperto per la parte AC del tuo impianto elettrico. Io nei prossimi paragrafi ti spiegherò come montare il tuo sistema in sicurezza (come l’ho fatto io), però ci tengo a sottolineare che lavorare con l’alta tensione senza capire cosa stai facendo può essere molto pericoloso, ed i consigli che leggerai in questo articolo non sono da considerarsi in alcun modo esaustivi e completi sull’argomento AC.

       

      11.4 Come calcolare la resistenza corretta dei fusibili per i tuoi circuiti a 12v

      Una volta che avrai acquistato i cavi adatti ai tuoi circuiti DC, l’unica cosa che manca per terminare i circuiti elettrici dei tuoi apparati sono i fusibili della dimensione giusta.

      La teoria dei fusibili, come abbiamo visto, è molto semplice: sono la parte più debole di un circuito e la prima a “bruciare” nel caso di una sovraccarica di corrente.

      Per questo, la resistenza del fusibile corretta (in Ampere) deve essere:

      • Leggermente maggiore della corrente massima che un apparato può richiedere (circa +25-50%) (altrimenti salterebbe ogni volta che l’apparato viene impostato sulla potenza massima)

       

      • Minore rispetto alla corrente massima che un cavo può portare (altrimenti in caso di sovraccarica, il cavo brucerebbe prima che salti il fusibile)

       

      Rispettando queste due regole auree dei fusibili, è necessario scegliere il fusibile più “giusto” tra quelli in commercio.

      Nel caso dei fusibili per auto (quelli che utilizzerai con la tua scatola fusibili nel tuo furgone camperizzato), queste sono le resistenze disponibili:

      fusibili per auto dimensione standard - tutte le resistenze

      Personalmente, ho acquistato per pochi euro su amazon una scatola di fusibili completa con tutti i fusibili che mi servono più i ricambi per il futuro (ti lascio il link se volessi prenderla anche tu).

      L’idea per scegliere il fusibile giusto è quella di scegliere quello immediatamente superiore (circa +25%) all’intensità di corrente massima (ampere) che un determinato circuito può richiedere quando operato alla massima potenza.

      Cosa vuol dire questo? Ti faccio un paio di esempi per aiutarti a capire meglio.

      ESEMPIO 1. La mia ventola da soffitto opera a 60Watt massimi, che divisi per 12V danno 60/12=5Amper di consumo massimo. In questo caso, non posso scegliere un fusibile da 5Amper perchè rischierebbe di saltare quando utilizzo la mia ventola alla massima velocità. In questo caso, scelgo un fusibile da 7.5A (quello immediatamente superiore).

      ESEMPIO 2. Ho installato 8 faretti di luce dimmerabili di 3Watt ognuno, per un totale sul circuito luce di 24Watt. L’amperaggio massimo con le luci alla massima potenza è 24Watt/12Volt= 2Amper. In questo caso, scelgo il fusibile da 3A (quello subito superiore alla corrente massima del circuito).

      ESEMPIO 3. Il mio frigo (Isotherm Cruise 85) secondo il manuale può arrivare a raggiungere 15,7A in fase di accensione del compressore (poi consuma in media 0,8A/ora). In questo caso, non posso scegliere un fusibile da 15 anche se è il più vicino in termini di resistenza/ampere (perchè si fonderebbe), ma devo scegliere quello da 20A anche se è 4.3A più alto rispetto alla corrente massima che può essere richiesta dal mio circuito.

      Come linea generale, cerca di calcolare il fusibile con una resistenza del 25%-30% in più rispetto alla corrente massima che può richiedere un determinato apparato, arrotondando poi al fusibile disponibile più vicino.

      Di seguito ti lascio una nuova versione dello schema dell’impianto elettrico del mio van camperizzato in cui ho aggiunto il wattaggio massimo dei miei circuiti DC e le resistenze dei fusibili da me scelte. 

      circuiti 12V e fusibili, schema dettagliato

      Nota: Nel caso di elettrodomestici con motore (es. frigo, riscaldamento) il fusibile ed il cavo corretto sono indicati nel libretto di istruzioni dal produttore. Necessitando alcuni apparati un’energia di avviamento elevata (chiamata anche “surge”, consiste in un amperaggio elevato di pochi secondi necessario per l’avviamento), il fusibile corretto potrebbe non essere quello che calcoleresti in base agli ampere utilizzati normalmente dall’apparato una volta acceso. Per questo motivo per esempio, nonostante il suo consumo medio molto basso, il fusibile del mio frigo è di 20A.  

      11.5 scegliere i fusibili giusti per i tuoi circuiti di ricarica a 12v

      Oltre che i tuoi apparati, è bene installare dei fusibili anche per proteggere le tue batterie da possibili sovraccariche provenienti dal’esterno.

      Che tu abbia deciso di ricaricare le tue batterie tramite il solare, tramite alternatore o tramite colonnina, è vivamente consigliato di inserire un fusibile per proteggere i tuoi circuiti di ricarica nel caso di un’avaria.

      Per proteggere i circuiti di ricarica, normalmente si utilizzano i fusibili ad interruttore (come quelli in figura).

      fusibili a interruttore foto esempio

      Questi interruttori si trovano in resistenze molto maggiori rispetto a quelli da veicoli ed hanno il vantaggio di essere riutilizzabili nel caso dovessero saltare ed utilizzabili come interruttori nel caso si volesse disconnettere un circuito di ricarica per manutenzione o altri motivi.

      In questo caso, sceglierne l’amperaggio è molto semplice: basta vedere l’intensità di ricarica massima (ampere) che un determinato caricabatterie/regolatore di carica/caricatore B2B può raggiungere (si vede sul libretto di istruzioni!), ed installare il fusibile che si trova sul mercato che più si avvicina a questa intensità maggiorata di un 25%.

      Di seguito ti lascio l’immagine dello schema elettrico in cui ho aggiunto anche le resistenze dei fusibili di ricarica

      fusibili di ricarica

      Dall’immagine precedente già hai un’idea di come funzionano i circuiti a 12V DC. Se sei interessato a sapere come FISICAMENTE (come connettere) i vari cavi con apparati, capicorda e scatola fusibili; ti consiglio di dar un’occhiata all’articolo Camperizzare un Van: come connettere i cavi elettrici senza sbagliare. 

      In questa sezione invece, ripeteremo le basi di un circuito 12V DC, parleremo di come collegare più di un singolo apparato per circuito DC (esempio: più luci), e che ti spiegherò come inserire degli interruttori nei tuoi circuiti.  

      12.1 le basi di un circuito dc

      Come abbiamo visto per bene nei capitoli 10.4 Installare una Scatola di Fusibili 12V e 11.3 Come calcolare la sezione dei cavi elettrici a 12V DC, il funzionamento di un circuito 12V è molto semplice: la corrente dalle batterie (o dalle bus bar) arriva al polo positivo (+) della scatola dei fusibili e torna dal polo negativo (-).

      La scatola dei fusibili diventa il fulcro del nostro impianto elettrico, e da qui ogni circuito parte con un cavo rosso dal un polo positivo della scatola fusibili (+), raggiunge il polo positivo (+) dell’apparato che vogliamo collegare a quel circuito, riparte dal polo negativo (-) dell’apparato e torna ad un polo negativo (-) della scatola dei fusibili. 

      Inserendo un fusibile adeguato nella scatola dei fusibili (come abbiamo imparato a fare nel capitolo precedente) il circuito sarà attivo e funzionante. 

      12.2 Collegare più apparati (es. luci) in un unico circuito 12v dc

      Fin qui tutto semplice, ma cosa succede se vuoi collegare più di un apparato su uno stesso circuito? 

      Prima di tutto, ci tengo a sconsigliarti vivamente di installare apparati di potenza diversa su uno stesso circuito: non sarebbe possibile calibrare correttamente i fusibili ed il circuito diventerebbe pericoloso.

      Detto questo, immaginiamoci il caso più comune nella camperizzazione di un furgone in cui ci si trova a voler installare più di un apparato nello stesso circuito: le luci!

      Le luci a 12V DC normalmente installate in un camper fai-da-te sono strisce led o faretti LED: hanno un consumo energetico esiguo e producono una buona luminosità. Se vogliamo che tutte si accendano e spengano allo stesso tempo, averle su di uno stesso circuito è d’obbligo.

      Inoltre, per far in modo che tutte abbiano la stessa intensità, dovrai collegare i faretti in parallelo.

      Cosa significa? E’ un modo di collegare degli apparati che fa in modo che tutti vengano raggiunti dalla medesima intensità di corrente e tensione. Il wattaggio totale del circuito è la somma di tutti i singoli wattaggi ed il fusibile del circuito va calcolato di conseguenza.

      Di seguito, ti lascio uno schema elettrico su come collegare più faretti LED a 12V in un unico circuito nel tuo van camperizzato:

      connettere più faretti LED in parallelo schema diagramma elettrico

      Come puoi vedere dall’immagine, la connessione di più apparati (es. luci) su di un unico circuito a 12V è molto semplice: basta connetterli in parallelo! (Per connettere 3 cavi insieme, ti consiglio di usare dei morsetti rapidi, di cui parlo meglio in questo articolo). 

      Nel prossimo paragrafo invece, ti spiegherò anche come installare un interruttore nei tuoi circuiti a 12V.

       

      12.3 Come funzionano gli interruttori e come installarne uno in un circuito a 12v dc

      Installare un interruttore in un circuito DC a 12V è semplicissimo: basta inserirlo sul cavo di fase (rosso) tra la scatola dei fusibili e l’apparato connesso al circuito.

      Come funziona è altrettanto semplice: quando l’interruttore è su “off” il circuito è “aperto” e l’elettricità non può scorrere e raggiungere l’apparato collegato; quando invece è su “on” il circuito è “chiuso” e quindi attivo.

      Di seguito, ti mostro due schemi elettrici di come ho inserito due interrutori nel mio furgone camperizzato: uno per i miei faretti LED (interruttore dimmerabile 12V) e uno per la pompa dell’acqua (interruttore classico a 12V).

      installare un interruttore a 12V per pompa dell'acqua furgone camperizzato
      installare un interruttore dimmerabile per faretti led

      Nota: installare un interrutore su un circuito a 12V è molto semplice. Al momento dell’acquisto però, si sicuro che l’interruttore che stai comprando sia costruito appositamente per i circuiti a 12V (molto spesso infatti, gli interruttori per circuiti a 230V non sono compatibili con quelli a bassa tensione 12V).

      Nota 2: Gli interruttori dimmerabili si collegano esattamente come gli interruttori normali (sul cavo di fase + rosso). L’unica differenza è che hanno in aggiunta un cavo (normalmente bianco) da collegare al cavo negativo (-) proveniente dalla scatola fusibili. 

      Di seguito, trovi un’immagine aggiornata dello schema dell’impianto elettrico del mio camper, dove ho aggiunto più faretti LED in serie e gli interruttori per i Led e la pompa.

      STEP 9. Inserire più apparati su uno stesso circuito 12V DC ed inserire degli interruttori

      Inserire più apparati su uno stesso circuito 12V DC ed inserire degli interruttori

      13.1 COS’è UN INVERTER?

      Un’inverter è una macchina che converte la corrente diretta a 12V proveniente dalle tue batterie in corrente alternata ad alta tensione (in Europa a 230V).

      come funziona un inverter e a cosa serve

      13.2 che tipi di inverter esistono: onda sinusoidale modificata e pura

       

      Sul mercato esistono inverter di tre tipi:

      • a Onda quadra: gli inverter a onda sinusoidale quadra sono i più economici, ma non vengono quasi mai utilizzati. Infatti, trasformano l’energia in una corrente alternata “sporca” che può danneggiare la maggior parte degli apparati che normalmente connetti ad una normale presa elettrica. In tre parole: stanne alla larga!

      • a Onda Sinusoidale Modificata: questo tipo di inverter trasformano l’energia tramite dei segnali digitali, ma producono un’onda più vicina ad un’onda quadra che ad un’onda sinusoidale pura. Possono far funzionare determinati apparati semplici, ma rischiano di bruciare gli apparati più delicati e con motori elettrici complessi (es. caricatori dei portatili, TV, attrezzi da lavoro, etc.). Nonostante si possa risparmiare qualche spicciolo comprandoli, per un van camperizzato ciò che risparmieresti non vale il rischio di bruciare qualche apparato più costoso. Anche qui, in tre parole: stanne alla larga!

      • a Onda Sinusoidale Pura: questo tipo di inverter, nonostante sia il più costoso, è anche l’unico investimento che vale la pena fare se vuoi installare un’inverter nel tuo van camperizzato. Questo tipo di inverter producono una corrente pura, sicura e “pulita”, esattamente come quella che utilizzi con le prese di una normale abitazione. Personalmente, se stai pensando di installare un inverter nel tuo furgone, ti dico che quelli ad Onda Sinusoidale Pura sono gli unici che dovresti considerare.

       

      13.3 ti serve un inverter?

      Non tutti i progetti di camperizzazione necessitano di un inverter: ci sono moltissimi appassionati e vanlifer che viaggiano semplicemente con la corrente a 12V e riescono a soddisfare senza problemi tutti i loro bisogni.

      Detto questo, secondo me un’inverter è quel fattore che fa la differenza tra un “camper di fortuna” ed una vera e propria “casetta su ruote”. Infatti, avere un inverter significa avere accesso a delle prese ad alta tensione, ossia quelle stesse spine che utilizzi nella tua casa.

      Installando un inverter sul tuo Camper Fai-da-Te per esempio, può darti la possibilità di ricaricare il tuo laptop o la tua fotocamera, utilizzare un phon, una macchina del caffè, un bollitore, degli attrezzi di lavoro (es. seghetto alternativo, trapano etc.) o qualunque altro accessorio che utilizzi normalmente in una casa normale.

       

      13.4 di che inverter hai bisogno per le tue esigenze?

      Sul mercato ci sono inverter di ogni potenza.

      Al crescere della potenza cresce la quantità di elettricità ad alta tensione disponibile, ma crescono anche il prezzo, la dimensione ed il consumo energetico dell’inverter.

      Per questo, è importante scegliere un inverter dimensionato per le tue esigenze di camperizzazione: ne troppo piccolo, ne troppo grande.

      Come calcolare la potenza necessaria del tuo inverter

      Nel calcolo sul template excel del tuo fabbisogno giornaliero (capitolo 3) hai stilato la lista degli apparati/elettrodomestici che ti piacerebbe usare nel tuo van camperizzato. Nella colonna “Watts” puoi vedere il loro consumo massimo in Watts. 

      Per decidere che inverter scegliere, devi pensare a quali degli accessori AC che hai scritto nella lista potresti utilizzare allo stesso tempo, e fare la somma dei loro Watts. Quindi, dovrai aggiungere alla somma un +15% di energia che viene normalmente persa nel processo di trasformazione dell’inverter da corrente diretta ad alternata.

      Per esempio, se hai due laptops che vuoi ricaricare allo stesso tempo (50Watt l’uno) ti servirà un inverter di minimo 50+50=100+15%=115Watt e quindi potresti sceglierne uno da 150Watt.

      Però se decidessi che per te è sufficiente caricare un laptop alla volta, in questo caso ti basterebbe un inverter di minimo 50+15%=57.5Watt, e quindi potresti sceglierne semplicemente uno da 100Watt.

      Nel mio caso, ho installato un piano ad induzione da 2000Watt. Quando l’induzione al massimo, il consumo elettrico sarà di 2000+15%=2300 Watt. Per questo, ho deciso di installare una bestia di inverter da 3000Watt.

      Mentre cucino, posso così caricare allo stesso tempo due laptop da 50Watt (2000+50+50=2100+15%=2415W), però per esempio non posso utilizzare un phon da 1000Watt mentre cucino (2000+1000=3000+15%=3450).

      Nel caso che all’inverter venga richiesta più energia di quella che può convertire, questo (se ha un meccanismo di protezione interno, che ogni inverter di qualità deve avere) semplicemente si spegnerà (esattamente come quando salta la corrente in una casa).

      Io, dovendo alimentare un piano ad induzione super-energivoro, ho acquistato un Inverter Giandel 3000Watt. Giandel è un brand che produce inverter di varie dimensioni e potenze e posso estremamente raccomandarlo, una solida marca a buon mercato, specializzata in Inverter per furgoni camperizzati, van, camper e case mobili.

      Di seguito ti lascio 3 opzioni di inverter a onda sinusoidale pura che potrebbero soddisfare le tue necessità:

      NOTA: un Inverter consuma un po’ di energia anche quando non ha apparati attivi collegati. Per questo motivo, è consigliato spegnerlo quando non è in uso ed è importante non avere un inverter sovradimensionato (sprecheremmo energia extra inutilmente).

      Aggiornamento Novembre 2023: Ho pubblicato un articolo ancora più dettagliato sugli inverter e sui migliori modelli attualmente disponibili sul mercato.

      Inverter 300WATT
      inverter 300 watt
      Per Piccoli Progetti

      • Caricare PC/Laptops/Fotocamere
      • Caricatori USB
      • Può alimentare una TV
      • Per il prezzo, è un’affare!
      • A volte potresti dover scegliere tra utilizzare una cosa o l’altra
      Inverter 1000WATT
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      Per vivere come a Casa

      • Caricare/Tenere accese più Devices allo Stesso Tempo
      • Può alimentare un piccolo bollitore/mini ferro da stiro
      • Lampade e accessori di uso comune
      • Ottima Qualità/Prezzo
      Inverter 3000Watt
      inverter 3000 watt
      Per Cucinare con l’Induzione

       

      • 3000Watt di potenza permettono l’uso di piastre a induzione
      • Puoi utilizzare attrezzi da lavoro più energivori (seghetti, trapani etc.)
      • Phon per Capelli

      In questo capitolo ti spiegherò come installare i circuiti a corrente alternata nel tuo van camperizzato.

      Prima vedremo come connettere l’Inverter alle batterie e successivamente come connettere i tuoi apparati all’inverter e, nel caso tuo sia interessato, come installare delle prese elettriche in una parete.

       

      14.1 Collegare l’inverter alle batterie del tuo camper

      Per connettere l’inverter in maniera sicura alle tue batterie, ti consiglio di passare ancora una volta tramite le bus bar (+ e -).

      Inoltre, a seconda della potenza dell’inverter che pianifichi di installare, ti consiglio di inserire tra le bus bar e l’inverter un fusibile ad interruttore della potenza adeguata (leggere il libretto di istruzioni). Nonostante gli inverter di buona qualità abbiano già un sistema di protezione dalla sovracorrente interno, la sicurezza non è mai troppa.

      Riguardo ai cavi, un buon inverter dovrebbe esser già venduto con cavi della sezione adeguata al suo funzionamento. Se i cavi non sono presenti, calcola l’amperaggio che dovranno portare i tuoi cavi con la formula (Watt Inverter/12V).  

      Di seguito, c’è un’immagine di come io ho collegato il mio inverter alle mie batterie:

      come collegare un inverter nel tuo camper schema

      Oltre che alle batterie, un inverter ha anche un’uscita di terra (ground) che, nei veicoli, deve esser connesso alla scocca metallica del veicolo (in molti veicoli sono già presenti punti di messa a terra preposti, se questi non ti fossero comodi puoi sempre inserire una vite in un punto esposto della frame metallica del tuo veicolo).

      Di seguito un’immagine della messa a terra dell’inverter: 

      mettere a terra l'inverter su un veicolo camper van camperizzare

      14.2 CONNETTERE GLI APPARATI ALL’INVERTER

      Gli inverter sono degli apparati che già possiedono una (nei modelli più piccoli) o due (nei modelli più grandi) prese elettriche.

      In queste prese, puoi collegare direttamente i tuoi apparati e cominciare ad utilizzarli.

      Se vuoi collegare più di due apparati allo stesso tempo, come in qualunque casa puoi benissimo utilizzare una ciabatta in una delle prese dell’inverter e collegare i tuoi apparati su di essa (facendo attenzione che la ciabatta supporti i watt massimi che hai intenzione di connetterci).

      Io ho acquistato una ciabatta da 4000Watt da cui passa tutta la corrente alternata del mio van incluso piano induzione; ma per la maggior parte dei progetti di camperizzazione una ciabatta comune va più che bene.

      14.3 INSTALLARE UN DIFFERENZIALE MAGNETOTERMICO PER SICUREZZA

      Le prese di uscita dell’inverter, come abbiamo già detto, forniscono un’elettricità ad alta tensione a 220V.

      Questa elettricità è potenzialmente molto pericolosa (o mortale!) se a contatto con il corpo umano (è esattamente come quella nelle prese di casa!). Per questo è importante proteggere se stessi ed il circuito da eventuali problemi accidentali che potrebbero sorgere.

      Per fare ciò, normalmente si utilizza un differenziale-magnetotermico, comunemente detto “salvavita“.

      Un differenziale magnetotermico, è un’interruttore composto da due componenti: un differenziale e un magnetotermico.

      Il differenziale, è un interruttore che analizza la corrente in entrata (cavo di fase) ed in uscita (cavo neutro) di un circuito, e che nel caso dovesse notare delle perdite (dispersioni di corrente), scatta immediatamente spegnendo così il circuito. Dato che la corrente ad alta tensione è molto pericolosa, si consiglia di installare un differenziale molto sensibile (0,030A).

      Il magnetotermico, è invece un interruttore magnetico che funziona nei circuiti a 220V più o meno come i fusibili ad interruttore nei circuiti a 12V: se l’intensità di corrente è troppo elevata, lui scatta e protegge il circuito e gli apparati. Nel caso del magnetotermico, ne esistono con resistenza da 6A, 10A, 13A e 16A, ti consiglio di utilizzare sempre la formula W=A*V per capire quale può fare al caso tuo.

      Il differenziale magnetotermico va installato tra la presa dell’inverter e l’eventuale ciabatta/presa a muro. Di seguito trovi un’immagine dello schema:

      differenziale magnetotermico per camper fai da te - camperizzare un furgone

      NOTA 1: Assicurati che l’inverter sia spento (meglio ancora scollegato) mentre stai installando il diffenziale magnetotermico

      NOTA 2: Il differenziale magnetotermico si connette collegando il cavo di fase (marrone) e il cavo (neutro) nei due fori sotto l’interruttore e nei due fori sopra. Il filo di terra (giallo/verde invece rimane intoccato e solamente passa attraverso il differenziale (già arriva all’inverter che è collegato al telaio).

      Gli inverter più moderni già possiedono al loro interno una protezione contro i corto-circuiti.

      Detto questo, un differenziale magnetotermico può aiutare a stare più tranquilli e proteggere sia i circuiti (dal sovrassorbimento/sovraccarico) e noi stessi (da eventuali scosse accidentali nel caso qualche parte dell’impianto si danneggiasse). 

       

      14.4 CONNETTERE L’INVERTER A DELLE PRESE AL MURO

      Se hai un progetto di camperizzazione un po’ più sofisticato, potresti volere la possibilità di connettere i tuoi dispositivi AC creando delle prese a muro (come quelle di casa) e non direttamente nell’inverter o in una ciabatta.

      In questo caso, tutto ciò che devi fare, è procurarti:

      Unendo questi tre accessori, potrai portare la corrente dalla tua ciabatta alla tua presa elettrica ed installarla in qualunque posizione/parete tu voglia.

      Connettere una spina shuko ad un cavo tripolare è facilissimo (si svitano ed aprono, ogni filo ha il suo punto di fissaggio e si riavvitano).

      Stessa cosa per connettere una presa elettrica.

      NOTA: sia nelle spine che nelle prese elettriche, l’aggancio dove connettere la “terra” (filo giallo/verde) è sempre segnata, mentre spesso non sono segnati il “+” e il “-“. Questo è perchè con la corrente alternata non è importante dove connetti il cavo di fase (marrone) ed il cavo neutro (azzurro): semplicemente collegali uno in un foro e uno nell’altro.

      SUPER IMPORTANTE! Ogni volta che lavorerai con i circuiti ad alta tensione, devi assicurarti che l’inverter sia spento e scollegato dalle batterie! La corrente ad alta tensione può fulminare, quindi mai lavorare con l’inverter acceso! 

      Di seguito trovi un diagramma di come installare una presa a muro:

      installare una presa elettrica da muro nel tuo camper van camperizzare

      Nota: se ti interessa sapere come fisicamente connettere cavi/spine/fusibili etc. assicurati di leggere l’articolo Camperizzare un Van: Guida Completa per connettere i cavi Elettrici senza sbagliare.

      14.5 Come Alimentare i circuiti AC direttamente dalla Colonnina (con un Relay di Priorità!)

      presa elettrica per caricare direttamente le utenze camper

      Quando ci si collega alla rete elettrica tramite colonnina, si ricaricano le batterie e queste a loro volta alimentano i circuiti 12V DC e l’inverter con relativi circuiti 220AC.

      Se il tuo banco batterie ed il tuo inverter sono sufficientemente grandi da permetterti di alimentare tutti i tuoi apparati, questa è la soluzione più facile ed efficace per alimentare le tue utenze quando sei collegato a colonnina.

      Può succedere però, di voler installare sul proprio camper alcune utenze troppo energivore da non poter essere alimentate direttamente da inverter e batterie: pensiamo per esempio ad un condizionatore 220AC, riscaldatore elettrico, una piastra ad induzione 220AC, un frigo 220V, un phon, un bollitore etc.

      Queste utenze, spesso scelte da chi predilige il camping rispetto alla sosta libera, sono dei comfort che richiedono un’energia che la maggior parte degli impianti elettrici di camper e furgoni camperizzati normalmente non può fornire.

      In questi casi, per alimentare tali utenze molto energivore, l’unica soluzione è collegarsi direttamente alla rete tramite colonnina (quindi senza passare da batterie ed inverter).

      In questo capitolo ti spiego come si fa!

      NOTA: Normalmente, chi predilige le soste in camping ed aree attrezzate rispetto alla sosta libera, non ha bisogno infatti di investire in batterie, inverter e pannelli solari le (grandi!) cifre di chi vuole costruire il proprio camper principalmente per la sosta libera off-grid. La maggior parte dei camper di fabbrica, se ci hai mai fatto caso, non hanno grandi pannelli solari o batterie giganti: questo perchè sono pensati per collegarsi alla rete nei campeggi!

      14.6 RICARICARE LE BATTERIE ED ALIMENTARE DIRETTAMENTE DALLA RETE I CIRCUITI 220AC

      Quando colleghi la tua prolunga esterna alla presa della colonnina, stai prendendo l’energia dalla rete (un po’ come succede con le spine di casa) e la stai portando all’interno del tuo van.

      La prima cosa da fare, è dividere quest’energia in due: una parte dovrà andare a ricaricare le tue batterie servizi, mentre un’altra la utilizzeremo per alimentare le tue utenze a 220V.

      Per fare questo, il primo passo è spelare il cavo della 220V in entrata e dividerlo in due: un cavo che andrà ad alimentare il caricabatteria e quindi le tue batterie servizi, ed un altro che invece lo utilizzeremo per alimentare le utenze 220V senza passare dalle batterie/inverter.

      Il cavo AC, come abbiamo visto in precedenza, è composto da tre conduttori: fase marrone (+), neutro blu (-) e massa giallo/verde. Per duplicare il cavo, tutto quello che devi fare è unire ogni conduttore con le sue continuazioni (immagine a seguire):

      • Fase marrone dalla spina, con fase marrone che va all’inverter e fase marrone che va alle batterie
      • Neutro blu dalla spina, con neutro blu che va all’inverter e neutro blu che va alle batterie
      • Massa giallo/verde dalla spina, con massa giallo/verde che va all’inverter e massa giallo/verde che va alle batterie
      come collegare relay di priorità camper - parte 1

      Nota: per sapere come unire i conduttori, ti consiglio di leggere l’articolo Impianto Elettrico Guida Pratica: Come connettere i cavi e non Sbagliare

      Una volta fatto questo collegamento, la parte di circuito per la ricarica delle batterie servizi è già ultimata. Ora non ci rimane che connettere direttamente le utenze 220V AC.

      Al momento, ci sono due possibilità:

      • tutte le tue utenze 220V AC vengono alimentate da inverter quando non sei attaccato alla colonnina
      • alcune tue utenze 220V AC vengono alimentate da inverter quando non sei attaccato alla colonnina (es. prese, TV, etc), mentre altre non sono proprio connesse all’inverter perchè troppo energivore (es. condizionatore, riscaldamento elettrico etc.)

      Quello che faremo in questi casi è:

      • Per le utenze collegate all’inverter: noi vogliamo che il nostro impianto le alimenti tramite colonnina (quindi che dia PRIORITA’ alla corrente proveniente dalla rete, rispetto a quella proveniente dall’inverter) quando questa è collegata.
      • Per le utenze non collegate all’inverter: vogliamo che queste vengano alimentate direttamente dall’energia della colonnina

       

      Nei prossimi paragrafi, ti spiego come.

      14.7 INSTALLARE UN RELE’ DI PRIORITA’ PER ALIMENTARE LE UTENZE DIRETTAMENTE DA COLONNINA

      Per fare in modo che le nostre utenze AC vengano alimentate dalla rete elettrica e non dall’inverter, quello che serve installare nel nostro impianto è un “Rele’ di Priorità” (anche chiamato “Centralina di Priorità”, “Commutatore” o “Interruttore di Priorità” a seconda del modello).

      Un relè di priorità, è essenzialmente un interruttore che quando percepisce corrente proveniente dalla rete (quando colleghi la spina esterna!) la lascia fluire verso le utenze “preferendola” all’energia proveniente dall’inverter (che si può quindi tranquillamente spegnere). Nel momento in cui si stacca la spina, il relè “salterà” un’altra volta e le utenze torneranno ad essere alimentate dalle batterie + inverter.

      Esistono diversi tipi di “relè di priorità” che potresti preferire a seconda della potenza del tuo impianto e delle tue esigenze. Qui di seguito ti mostro le tre opzioni principali:

      ACCESSORI PER DARE PRIORITA’ ALLA COLONNINA

      Relè di Priorità a 8 pins
      heschen rele di priorità per camper 220v inverter rete colonnina
      Migliore Opzione Automatica Budget

      • Economico
      • Rilevamento Automatico
      • Richiede un po’ di dimestichezza per essere installato
      • Per circuiti AC fino a 2000W
      • Richiede alcuni collegamenti al suo esterno ed una scatola di derivazione esterna.
      Centralina di Priorità
      nds centralina di priorità rete inverter camper furgone camperizzato
      Migliore Opzione Automatica Premium

      • Rilevamento Automatico
      • Estremamente Facile da Collegare (schema stampato sull’apparato)
      • Per circuiti AC fino a 2300W
      • Non richiede di crimpare/collegare alcun cavo all’esterno della centralina
      Commutatore Manuale
      commutatore di priorità per circuiti 220V del camper - inverter o colonnina manuale
      Migliore Opzione per Impianti Potenti (2300W+)

       

      • Economico
      • Soluzione sicura per impianti sopra ai 2300W (fino a 4500W)
      • Soluzione Automatica
      • Permette di spegnere interamente i circuiti (su 0) nel caso serva lavorarci sopra.

      Qui di seguito, ti mostro con degli schemi semplificati come collegare ciascuno dei precedenti apparati al tuo impianto elettrico (ovviamente, a seconda del modello/marca che sceglierai, ti consiglio sempre di leggerne le istruzioni in quanto le posizioni dei collegamenti potrebbero essere differenti).

      SOLUZIONE 1: COLLEGARE UN RELE’ DI PRIORITA’ A 8 PIN

      COLLEGARE rele di priorità nell impianto elettrico del camper - schema di montaggio 2

       Non farti spaventare a prima vista dallo schema, in realtà è tutto molto più semplice di quello che sembra 🙂

      Andiamo con ordine:

      • Le utenze che vuoi alimentare sia da inverter che dalla rete non potranno più essere connesse direttamente alle prese dell’inverter, ma dovranno passare attraverso una presa comune (io consiglio una ciabatta ad alta resistenza). 
      • Il cavo di messa a terra (giallo/verde) proveniente dalla ciabatta, devi collegarlo sia al cavo giallo/verde proveniente dalla presa dell’inverter, sia al cavo giallo/verde proveniente dalla presa esterna: in questo modo, nel caso di un corto circuito sarai protetto sia che tu stia utilizzando l’inverter (scarica sul telaio) sia che tu stia utilizzando la colonnina (scarica a terra). 
      • I cavi rimanenti di fase e neutri, dovrai collegarli allo zoccolo del relè di priorità (parte inferiore) utilizzando dei capicorda (vedi articolo specifico) nella seguente maniera: 1-8 Neutro e Fase provenienti dalla ciabatta, 2-3 Fase proveniente dalla colonnina, 4 – 5 Fase e Neutro provenienti dall’inverter, 6 – 7 Neutro proveniente dalla colonnina.
      • Aggiungi il magnetotermico differenziale sul cavo tra ciabatta e relè, e il montaggio sarà concluso 🙂

      Personalmente, ti consiglio di installare saldamente il relè all’interno di una scatola di derivazione, in modo che sia sempre ben protetto. Se ti interessa vedere un montaggio in pratica di questo tipo ti relè, ti consiglio di vedere questo esempio dal forum di Camperonline.

      SOLUZIONE 2: COLLEGARE UNA CENTRALINA DI PRIORITA’ NDS/DOMETIC

      COME COLLEGARE CENTRALINA DI PRIORITA NDS CAMPER - COLONNINA, INVERTER E UTENZE

      La centralina NDS della Dometic è un’ottima soluzione per chi non vuole aver niente a che fare con morsetti e crimpature.

      La centralina infatti, semplifica molto le connessioni e biforcazioni rispetto al semplice relè: ogni apparato ha la sua entrata (rete, inverter, caricabatterie e utenze sia “switch” – ossia che possono funzionare sia con inverter che rete – e utenze energivore alimentabili solo tramite rete).

      La centralina si occupa di gestire sia la messa a terra sia dare la priorità alla rete (quando collegata) rispetto all’inverter.

      Personalmente, trovo questa soluzione come la più ordinata, sicura e completa; ovviamente, ha un costo anche maggiore rispetto ad un semplice relè.

      L’unica nota negativa di questo apparato, è che al momento supporta inverter fino ad una potenza massima di 2300W (che, per chi ha installato un inverter di potenza maggiore, è un poco limitante). Probabilmente in futuro ne usciranno di portata maggiore, ma al momento sul mercato non se ne trovano.

       

      SOLUZIONE 3: COLLEGARE UN COMMUTATORE MANUALE

      COME COLLEGARE commutatore manuale di priorita - COLONNINA, INVERTER E UTENZE

      Il commutatore manuale di priorità è semplicemente un interruttore manuale (facilmente incassabile a parete) tramite il quale tu manualmente potrai scegliere la fonte di alimentazione del tuo circuito 220V AC.

      E’ una soluzione economica, ma allo stesso tempo adatta ad impianti con inverter di potenza superiore ai 2000/2300W.

      Il montaggio è molto simile al relè di priorità: anche qui sul retro del dispositivo ci sono 8 fori (questa volta a vite, che non richiedono capicorda) dove collegare ai tuoi cavi. Nota però, che la numerazione è differente, quindi assicurati di seguire le istruzioni del tuo dispositivo specifico.

      14.7 ALIMENTARE LE UTENZE ENERGIVORE ESCLUSIVAMENTE DA COLONNINA

      Ora che abbiamo visto come inserire un relè di priorità che ti permetta di alimentare delle utenze alternativamente da inverter o da colonnina, in questo breve paragrafo parliamo di come alimentare ESCLUSIVAMENTE da colonnina (quando collegata) le utenze più energivore.

      Questo collegamento è utile specialmente per quelle utenze a 220V che, data la loro potenza, non possono essere alimentate dal tuo impianto (inverter sottodimensionato, svuoterebbero troppo velocemente le batterie etc.). Per molti camper, queste utenze sono: riscaldamenti elettrici, frigoriferi termoelettrici, condizionatori, forno elettrico, induzione, boiler elettrico etc.

      Per collegare questo tipo di apparecchiature, tutto ciò che devi fare è creare un circuito alternativo (non collegato a batterie/inverter) e proteggerlo con un magnetotermico. 

      Qui di seguito, ti mostro uno schema su come farlo (mettendo caso tu abbia installato un commutatore manuale:

      COME ALIMENTARE LE UTENZE ENERGIVORE DEL TUO CAMPER DIRETTAMENTE DA COLONNINA

      COME COLLEGARE commutatore manuale di priorita - COLONNINA, INVERTER E UTENZE - UTENZE ESCLUSIVE E CONDIVISE pt2

      Dividendo il cavo proveniente dalla spina esterna in 3, potrai così:

      • caricare le batterie servizi,
      • alimentare le utenze 220V più energivore che non puoi alimentare con l’inverter
      • ed alimentare le utenze 220V che normalmente alimenti con l’inverter tramite colonnina.

      Per dividere in 3 il cavo in entrata,ti consiglio di utilizzare una scatola di derivazione a 3 vie e dei morsetti rapidi a 3 vie (se non sai come si usano, ti lascio qui la guida pratica 🙂 ).

      15. Monitorare lo Stato di Carica delle Batterie

      con Monitor e Smartshunt

      Monitorare lo stato delle batterie ed il loro livello di carica è utile per poter gestire il proprio consumo energetico ed evitare così di svuotare del tutto le batterie servizi.

      La maniera migliore per monitorare lo stato di carica, oltre ad eventuali schermi già presenti sulle batterie (che comunque potrebbero essere difficilmente accessibili una volta terminata la camperizzazione), è l’installazione di uno SmartShunt e di un Display.

      Uno Smartshunt non è altro che un piccolo apparato che viene inserito tra le batterie e i vari circuiti di ricarica/carico (sul cavo negativo) e che ci da informazioni in tempo reale sullo stato delle batterie.

      Nel mio van, ho installato un Victron BMV-712 SmartShunt+Display per batterie al Litio LifePo4, e qui di seguito ti lascio uno schema del collegamento:

       

      victron bmv 712 smartshunt monitorare carica batterie litio vanlife

      NOTA: I cavi rosa/viola nello schema sono cavi in dotazione con lo Smartshunt Victron. Dall Smartshunt al Display parte un cavo Cat6 a 6 pins, mentre tra lo SmartShunt e la bus bar positiva passa un piccolo cavetto di controllo. 

       

      Personalmente, ho deciso di installare lo SmartShunt di Victron (come i sistemi di ricarica) perchè estremamente tecnologico e mi da accesso sia tramite display che tramite bluetooth ad una vasta gamma di informazioni sulle batterie quali: stato di carica, cicli di ricarica, voltaggio, consumo/ricarica istantanea, tempo restante di utilizzo e molte statistiche di consumo.

      Detto questo, se il tuo impianto elettrico non è molto complesso e non dovessi aver bisogno di molte statistiche, ma solamente dello stato di carica, in commercio ci sono anche modelli di SmartShunt più economici, tipo questo: SmartShunt Economico. Anche in questo caso, lo schema di montaggio è esattamente lo stesso 🙂

       

      16. PowerStations: un alternativa all’impianto classico di un camper?

      Le Power Stations sono apparati elettrici molto recenti (2020+) ed in continua evoluzione, che essenzialmente mirano a replicare un impianto elettrico completo ed autosufficiente, rendendolo semplice da installare e fruibile da chiunque.

      Negli ultimi mesi, ho dedicato due lunghi articoli al tema Powerstations.

      Se ti interessa approfondire l’argomento, li puoi trovare qui di seguito:

      Inoltre, ho girato anche questo video-recensione di una Bluetti AC180, in cui parlo dei pro e contro di una PowerStation rispetto ad un impianto elettrico classico di un camper 🙂

      17. Conclusione: Schema Dettagliato dell’Impianto Elettrico di un Camper / Van Camperizzato

      Unendo i circuiti AC nel diagramma precedente, completiamo finalmente lo schema dell’impianto elettrico di un van camperizzato (in questo caso, l’esempio è il mio furgone). 

      Di seguito, trovi lo schema completo dell’impianto elettrico in formato PNG, così che tu lo possa scaricare e zoommare quanto vuoi 🙂

       

      STEP 10: Schema Elettrico Completa per un Camper o un Van Camperizzato

       

      Schema Impianto Elettrico per Camper Fai-da-Te - LostOnTheRoute.com

      UPDATE Novembre 2022: Ho pubblicato un nuovo articolo con 4 DIVERSI SCHEMI di IMPIANTI ELETTRICI totalmente INTERATTIVI (incluso questo!), per venire incontro alle esigenze di progetti diversi e per rendere più facile reperire i vari componenti 🙂

      UPDATE Febbraio 2023: Ho pubblicato un nuovo Articolo che compara le Power Station Portatili ad un Impianto elettrico completo e analizza le Migliori Power Station Portatili per Camper.

      UPDATE Aprile 2023: Ho pubblicato un nuovo Articolo che analizza le Migliori Batterie Servizi per Camper al momento.

      UPDATE Luglio 2023: Ho aggiunto un Approfondimento su Come Calcolare la Dimensione Corretta dei Cavi a 12V

      Questo per il momento è tutto per questa guida.

      Se hai bisogno di ulteriori consigli su come installare il tuo sistema elettrico, se hai dei dubbi su alcune informazioni o pensi che manchi qualcosa da aggiungere, per favore aiutami a migliorare questa guida scrivendomi nei commenti qui sotto 🙂

      Se invece ti interessa come connettere l’impianto elettrico del tuo Camper Fai-da-Te da un punto di vista pratico (come spelare i cavi, come crimpare dei capicorda, come connettere i cavi agli apparati, che strumenti ti servono e quali usare etc…), assicurati di leggere la mia guida Camperizzare un Van: Guida Completa per connettere i cavi Elettrici senza sbagliare.

      Troverai tutto ciò che ti serve sapere 😉

      Per ultima cosa, ti lascio un piccolo video che feci durante la mia camperizzazione che ti mostra il mio impianto elettrico e le varie connessioni che ho fatto, spero ti possa essere utile!

       

      BONUS: VIDEO DELL’IMPIANTO ELETTRICO DEL MIO VAN CAMPERIZZATO

       

       

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      Grazie per leggere! Ci vediamo nella prossima guida! 🙂

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      191 Commenti

      1. Giovanni

        Gran Bel Lavoro! Complimenti.
        Finalmente ho trovato tutto in un posto senza bisogno di girare per il web.
        Veramente un bel lavoro.
        Grazie 1000
        Ora posso mettermi al lavoro sul mio mini progetto.

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Giovanni, e buona camperizzazione a te!

          Rispondi
          • Luca M.

            Hai fatto un lavoro mastodontico. Scrivere tutte queste guide richiede un numero infinite di ore. Solo per questo meriti un 10 e Lode. Traspira inoltre l’entusiasmo per quello che fai. Bravo continua così. Un giorno magari gestirai una officina di camperizzazione camper. In bocca al lupo.

            Rispondi
            • Dani

              ahah Grazie Luca 🙂

              Rispondi
        • Giuseppe Merico

          Ottimo lavoro…il meglio che ho visto in giro…2 domande: alll’uscita del o dei pannelli solari, tra questi e il caricabatteria, nessuna protezione? ho visto in altri schemi fusibili, diodi, o anche solo un magnetotermico differenziale 30mAm, come posso anche solo sezionare i pannelli?
          poi, messa a terra dell’inverter, davvero funziona il collegamento al telaio del camper? quella è una massa funzionale all’impianto del veicolo, ma non è una vera messa a terra…forse sbaglio
          grazie

          Rispondi
          • Dani

            Ciao Giuseppe! Il differenziale non serve su dei pannelli a bassa tensione, può avere senso un fusibile (tipo quelli a riarmo) nel caso il regolatore di carica o i cavi siano molto “giusti” (cosa che non dovrebbero mai essere), ma se l’impianto è calcolato bene non ne vedo la necessità (sulle istruzioni dei pannelli è riportata l’intensità massima di corrente che può essere generata, ed è impossibile che il pannello crei una sovracorrente oltre quel limite), il regolatore di carica fa il resto nel gestire gli sbalzi di corrente. I diodi di bypass normalmente sono già integrati nei pannelli moderni, mentre i diodi di blocco non fanno una grande differenza su un impianto così piccolo e compatto come quello di un camper.

            Per la messa a terra dell’inverter, ho semplicemente seguito quello che dice il libretto di istruzioni del produttore che li vende specificatamente per RV, nonostante non sia una vera messa a terra (per quello si può aggiungere una catenella che tocca il suolo – ottima per scaricare fulmini) sembra sufficiente ad assorbire e dissipare eventuali sovraccarichi della 220V. Spero sia d’aiuto:)

            Rispondi
      2. Bruno

        complimenti e grazie della bella ed esauriente guida passo passo adatta anche a me che sono un neofita. grazie mille

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Bruno! 🙂

          Rispondi
          • Luca

            Davvero complimenti, un lavoro davvero impeccabile! Molte cose già le sapevo, altre no e mi hanno dato spunti per il mio prossimo lavoro. Continua così ???

            Rispondi
            • Dani

              grazie Luca:)

              Rispondi
      3. Simone

        Fantastico!!!
        La migliore guida che ho trovato!
        A fine lavoro, se avrò trovato qualche difficoltà o mi sarà venuto qualche dubbio di cui non hai parlato te lo farò sapere, ma hai fatto un lavoro bellissimo, molto dettagliato e molto chiaro.
        Grazie!

        Rispondi
        • Dani

          Grazie per il tuo Feedback Simone! 🙂

          Rispondi
      4. Simone

        Ciao Dani!
        Ho iniziato a ragionarci e mi è sorto un dubbio, su 2 cose:

        Sul tuo impianto non hai impostato nulla oltre l’alternatore per ricaricare la BM, non sarebbe buono avere un collegamento anche solo di emergenza tra BS e BM? o anche usare un parallelatore per fare in modo che quando la BS è carica si ricarichi anche la BM tramite solare o caricabatterie 220?

        Non basterebbe Questo parallelatore per fare anche il processo inverso da BM a BS?
        Al posto dell’isolatore di batteria

        Non so bene a cosa servono invece i caricatori DC/DC che comunque hanno un costo abbastanza alto e penso che se esistano un motivo ci sia ?

        Ti ringrazio nuovamente ?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Simone!

          Per le emergenze in effetti, ho dei cavi sotto il sedile da collegare all’evenienza. Se la BM per qualche ragione muore (mi è successo per esempio una volta di dimenticare le luci davanti accese, sbadato me!), invece che fare ponte con un’altro veicolo, mi è bastato attaccare un momento i cavi alle batterie servizi nel retro del van e queste la riattivano.

          Come dici tu un parallelatore sicuramente eliminerebbe del tutto il problema, però visto che è più una cosa “per le emergenze” ed avevo già i cavi, sono andato sulla soluzione più economica 🙂 alla fine è molto raro che la BM si scarichi totalmente.

          I caricatore DC/DC sono come degli isolatori intelligenti che separano le batterie quando il veicolo è fermo e fanno ponte quando la BM è piena ed il veicolo è in movimento, per caricare anche le BS. Servono specialmente per ricaricare batterie al litio LifePO4 che lavorano ad un voltaggio leggermente diverso -più alto- dalla comune BM gel/agm (in questi casi infatti, gli smart isolator classici non funzionano).

          Grazie a te! 🙂

          Rispondi
        • Chiara

          Grazie davvero per questa guida così ben curata, complimenti! Mi è rimasto un dubbio di dettaglio, che tipo di interruttore hai usato per le luci a 12v? Nel video deve essermi sfuggito. Se capisco bene, gli interruttori con fusibili e riarmo manuale li consigli come dispositivi di sicurezza, giusto? Grazie in anticipo.

          Rispondi
          • Dani

            Ciao Chiara, grazie mille! Per i faretti a 12V ho utilizzato degli interruttori Acegoo dimmerabili (https://amzn.to/3Cqalx1) 🙂

            Si, ho utilizzato i fusibili ad interruttore a riarmo manuale per proteggere i principali circuiti a 12V (batterie, sistemi di ricarica, inverter), i fusibili per auto e scatola dei fusibili (per i circuiti a 12V) e dei magnetotermo (per le uscite dell’inverter a 230V).

            Rispondi
      5. licio

        Gran lavoro e perfetta spiegazione a prova di neofita! E’ da giorni che giro tutto il web per trovare qualcosa di completo e semplice, ma nulla! Alla fine ho trovate il tuo sito e finalmente posso iniziare il lavoro. Grazie x l’enorme sforzo fatto nel descrivere il tutto.

        Rispondi
        • Dani

          Grazie per il Feedback Licio! 😀

          Rispondi
      6. marco

        Complimenti per le guide e il sito, grazie

        Rispondi
      7. giancarlo giori

        Tutto bellissimo, ma i miei pannelli solari (di casa) sono dotati di un sistema per gli ombreggiamenti che in un camper sono molto frequenti non sempre si può parcheggiare in una posizione ideale, un pannello potrebbe essere meno irradiato dai raggi solari. Essendo tutti in parallelo quello non irradiato funzionerebbe come un carico. forse basterebbe collegare un diodo in serie ad ogni pannello., o forse i pannelli per i camper sono già previsti . Grazie per la risposta,

        Rispondi
      8. Mauro

        Ciao Dani. Mi chiamo Mauro, ho acquistato un CI 360 del 1990 su Ducato 1.9 TD con impianto elettrico disastrato. L’ho comprato apposta con l’intento di ricostruire la cellula da zero, dal telaio per intenderci. Montava una centralina Nordelettronica con colonie di ragni, assolutamente da sostituire e dimensione cavi e disposizione di batterie erano proprio tutte sbagliate. Ti dico solo che da una batteria nuova da 100 AH al circuito interno la tensione calava a 11.4 V se solo accendevo tre faretti led da 3 W ciascuno. Non tidico che lampeggio luci con la pompa acqua in funzione.
        Ora sto acquistando tutte le cose che suggerisci e di sicuro il lavoro verrà serio e sicuro.
        Grazie per questa guida, era proprio ciò che cercavo.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Mauro! Sembra un progetto molto ambizioso ed interessante!
          Felice che ti sia stata d’aiuto questa guida 🙂

          Fammi sapere come procede e buona camperizzazione! 😀

          Rispondi
      9. Francesco

        Ciao Dani, bellissima guida.
        E’ proprio quella che cercavo per l’impianto elettrico del mio furgone da camperizzare.
        Ho visto che parecchi montano uno sterling power come caricabatterie.
        Puoi spiegarmi meglio la differenza tra la tua soluzione e quella con lo sterling power? grazie

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Francesco 🙂

          I due caricabatterie si equivalgono come qualità e svolgono la stessa funzione: sono entrambi caricatori B2B.

          Il Victron Orion ha il piccolo vantaggio di funzionare a Bluetooth ed essere monitorabile tramite app (Victron Connect) dal cellulare.

          Avendo installato tutto il mio impianto utilizzando prodotti Victron compatibili (regolatore di carica, caricatore 230V, smartshunt etc.) io ho installato il caricatore B2B della Victron per avere tutti i dati del mio impianto elettrico nella stessa App.

          A parte questo piccolo (ma a mio avviso molto utile) vantaggio, credo che le soluzioni si equivalgano 😀

          Rispondi
      10. massimiliano

        Finalmente un articolo, o guida come preferisci, degno di nota. Ti faccio i complimenti più sinceri sia per la chiarezza che per l’impegno.
        Avevo 3000 dubbi sull’impianto elettrico del camper, dovendoci mettere mano, e con con questa lettura me li sono tolti tutti. Se hai un canale di supporto fammelo sapere, sarò ben lieto di offrirti un caffè con pasta.
        Grazie

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Massimiliano, felice che la guida ti sia stata d’aiuto 🙂
          Buon Lavoro!!

          Rispondi
      11. Bruno A.

        wow alla faccia della guida….grande!! ora mi sento pronto a elettrificare il mio van…. mi hai sciolto parecchi dubbi GRAZIE ciao

        Rispondi
        • Dani

          Buon Lavoro!! 🙂

          Rispondi
      12. Antoniomaria Lazzarini

        Ciao,
        ottimissima guida.
        Ho trovato molte conferme, tante risposte e molti spunti.
        Grazie

        Rispondi
      13. Mario

        Complimenti sei stato bravissimo . Ho intenzione di seguire i tuoi consigli e ti ringrazio.

        Rispondi
        • Dani

          Grazie a te Mario per le tue gentili parole!! Buona Camperizzazione! 🙂

          Rispondi
      14. Giorgio

        Grandissimo .. finalmente un video chiaro e utile per capire come funziona l’impianto elettrico di un camper…
        Era una vita che volevo spostare la batteria del mio camper dall’esterno all’interno mettendone due sotto al sedile passeggero ma non sapendo come funzionasse l’impianto del camper non ho mai avuto il coraggio!
        ADESSO POSSO PROVARE!!!
        Una domanda. Perché se monto due batterie queste ultime devono essere uguali nella marca e nel tipo?
        Grazie per tutte le preziosissime informazioni.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Giorgio!
          Batterie di tipo diverso (gel, agm, litio etc.) lavorano a voltaggi leggermente diversi ed hanno capacità di carica/scarica diverse. Connetterle insieme potrebbe rovinarle, limitarne la capacità ed accorciarne di molto la longevità.

          Se le batterie invece sono dello stesso tipo (es. tutte al litio, tutte agm etc.) però di marche diverse, è consigliabile leggere le specifiche tecniche per vedere se i loro comportamenti sono compatibili (corrente massima in entrata/uscita, carica, scarica, algoritmo di ricarica etc.). In questo caso dovrebbe esser più facile poterne collegare di differenti, però è bene controllare.

          Normalmente si consiglia sempre (quando possibile) di utilizzare batterie della stessa marca e dello stesso tipo in quanto si è sicuri che si comporteranno tutte allo stesso modo, e così facendo si massimizza la longevità del banco batterie:)

          Buon lavoro a te!!! 😀

          Rispondi
      15. Eduardo

        Ciao ho letto tutto ciò che hai scritto complimenti sono argomenti utilissimi per chi vuole iniziare una nuova esperienza o fare una delucidazioni su cosa e come fare una determinata cosa a me personalmente mi è stato assolutamente utile e una infarinatura su come ci si comporta con un impianto elettrico etc etc. Grazie di tutto alla prossima

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Leonardo!! Grazie per il tuo feedback e buon inizio! 🙂

          Rispondi
      16. Luigi

        Veramente bravo! Complimenti! Una guida ben fatta e alla portata di tutti. Concetti espressi in modo semplice ma chiaro….non si poteva chiedere di meglio!

        Rispondi
        • Dani

          grazie 🙂

          Rispondi
      17. Giancarlo

        Ciao, grazie e complimenti per tutto il lavoro di spiegazione e degli schemi molto chiari. Avrei un paio di dubbi/quesiti:
        1) le tre fonti di caricamento (panneli solari, DC-DC e CB a 220V) le hai connesse direttamente in parallelo tutte e tre sulla batteria, questo non cauda problemi nel caso di contemporeneità, cioè, se viaggio e c’è sole, funziana il DC-DC e il MPPT, oppure se fermo e collegato alla rete, funziona il caricabatterie e i pannelli ?
        2) ho un Renogy DC-DC 20A per una batteria LiFePo4 100Ah, volendo risparmiare su un caricabatterie, potrei pensare di mandare in ingresso al DC-DC una semplice alimentazione 12V 20A ad esempio, quando connesso alla 220V?
        Grazie ancora di tutto il lavoro certosino di spiegazione. Giancarlo

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Giancarlo!
          1) le tre fonti le ho connesse tutte in parallelo alle bus bar (positiva e negativa) che portano alla batteria, non si crea nessun problema di contemporaneità ed i sistemi victron dialogano molto bene tra loro 🙂
          2) si, in linea teorica è possibile, ovviamente bisognerà fare i collegamenti opportuni

          spero ti possa aiutare:)

          Rispondi
          • Carlo

            Ciao ti posso chiedere come hai scelto il Victron Orion 12/12 30? Ho visto che ci sono altri amperaggi.

            Rispondi
            • Dani

              Ciao Carlo!! Allora, per il 12-12 ovviamente è una scelta obbligata avendo batteria d’avviamento a 12V e batterie servizi a 12V. Per l’amperaggio ho scelto quello con amperaggio maggiore che genera maggior potenza (30A x 12V = 360Watt). 360Watt ovviamente non è tantissimo considerando il nostro banco batterie da circa 3600W, però è una buona integrazione ai pannelli solari (che quelli si producono la maggior parte dell’energia che utilizziamo). Se si volesse aggiungere maggior potenza dall’alternatore, è utile notare che si possono montare più di un Orion in parallelo ottenedo la somma delle loro potenze come ricarica:)

              Rispondi
      18. Marco

        Ciao. Trovo la tua pagina davvero molto informativa. Hai fatto proprio un buon lavoro. Ho una domanda, se ho comprato smart battery isolator 12 V 140 A, avrò bisogno di un fusibile a interruttore di 175 A?? Grazie in anticipo.

        Rispondi
        • Dani

          ciao Marco! si, da 175A andrà bene 🙂

          Rispondi
      19. Fabio

        Bellissima guida, completa e chiarissima, complimenti e grazie infinite

        Rispondi
        • Dani

          Sono molto felice che sia d’aiuto 😀

          Rispondi
      20. Federico

        Ottimo articolo completo e super dettagliato!
        Ho appena fatto permuta del mio California Beach per passare ad un Ducatone 5,40 e appena lo ritiro valuto gli spazi per implementare l’impianto elettrico passando al litio.

        Non vedo nel tuo schema il BMS. E’ integrato nelle batterie che hai acquistato?
        Ad oggi le batterie da te acquistate non ti hanno dato nessun tipo di problema? Rispetto alle Victron costano la metà..
        Montando caricabatteria e inverter per risparmiare spazio conviene installare il Multiplus della victron?

        Grazie per il tuo prezioso contributo!

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Federico!! 🙂

          Si, il BMS è già integrato nelle batterie (qui c’è una descrizione completa http://www.camperbattery.it/store/product/batteria-lifepo4-bms100ah12v)
          Per il momento, ad un anno di distanza, posso dire che hanno funzionato perfettamente e non mi hanno mai dato nessun problema, se in futuro dovessi espandere l’impianto confermerei la mia scelta.

          Il venditore ci mette abbastanza a procurarle in quanto le ordina direttamente dal produttore cinese (le mie ci hanno messo quasi due mesi), però visto il prezzo e la qualità, secondo me se non hai fretta valgono l’attesa 🙂

          Per il caricabatteria e inverter invece, hai ragione, se tornassi indietro mi sa che anche io installerei il Multiplus (https://amzn.to/3676N6D): tutto molto più concentrato ed in più è comodo avere tutto in un’unico apparato (meno cavi di grosso spessore da tagliare/crimpare e fusibili individuali, che comunque hanno un costo non proprio irrisorio).

          Grazie a te per il tuo feedback, e buon lavoro con il Ducatone!!! 😀

          Rispondi
      21. Walter

        Oooh! Finalmente una guida chiara ed esauriente per chi, come me, inizia a valutare l’idea di camperizzare un van ma vuole avere le idee ben chiare prima di imbarcarsi! Grazie tante e complimenti per l’ottimo lavoro!

        Rispondi
      22. Guido

        Ciao Dani, mi aggiungo anche io a complimentarmi per la guida che hai realizzato. Volevo chiederti un dubbio che ho riguardo al calcolo del Mppt. Tu scrivi che bisogna sapere il valore massimo di volt e amper di produzione dei pannelli. I due pannelli da 190 w l’uno che vorrei prendere io hanno una scheda che dice corrente di corto circuito 9,80 A, Tensione di circuito aperto 24,12 V e Corrente MPP max 9,30A e Tensione MPP max 20,50 V. Quale di questi valori devo prendere per abbinare un MPPT, è sufficiente un 100/30 della victron?
        Grazie

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Guido!! 😀
          Nella scheda tecnica del pannello dovrebbe esserci il valore Imp (Corrente alla Massima Potenza) Moltiplicalo per due pannelli e avrai la corrente massima che i due pannelli possono generare insieme in condizioni ottimali. Per ottimizzare al massimo l’energia assorbita, il regolatore di carica deve avere un’entrata massima di corrente (Amp) maggiore.
          Visti i tuoi valori un, un Victron 100/30 (dove 30 sono gli Ampere in entrata massimi) è sicuramente sufficiente 🙂

          Rispondi
      23. Matteo

        Dani, molto utile come video, bisogna vederlo almeno 10 volte perché sia capito dal mio cervello ? ?. Tu, naturalmente pagandoti, non camperizzeresti un mio mezzo futuro? Grazie mille e complimenti ancora ?

        Rispondi
        • Dani

          Ahah grazie per il tuo commento Matteo, felice che sia stato utile 😀 chissà, mai dire mai! 😉

          Rispondi
      24. davide piazza

        ciao sono Davide e sto seguendo pari pari il tuo impianto per un futuro progetto e nel frattempo sto ordinando i vari pezzi. però in un negozio nel momento dell’ordine mi ha chiesto e ti giro la domanda come mai un interruttore da 300am tra inverter e bus bar che poi va alle batterie. lui afferma che un magnetotermico da 40a è sufficiente ed una sezione di fili di 10/16 mm, tutto sotto visione del tuo schema che gli ho mostrato . grazie 1000

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Davide!!! La risposta sarà un po’ lunga, ma voglio spiegarti bene il perchè ho costruito così l’impianto 🙂

          Nel mio caso, avendo installato un inverter da 3000Watt di potenza, ho calcolato che nel caso lo utilizzassi al massimo della potenza, potrebbe arrivare ad utilizzare 3000W/12V=250A di energia a 12V (più un 10% circa di consumo extra, dato che c’è sempre un po’ di dispersione farebbe 250*(1+10%)= 275A. L’interruttore a fusibile immediatamente superiore a questa corrente che ho trovato era 300A e quindi ho installato quello. I cavi e la loro sezione sono ovviamente anche loro calcolati per poter trasportare più di 300A (così in caso di sovraccarico, prima salterebbe l’interruttore e non si brucerebbe il cavo o l’inverter).

          Poi, onestamente parlando, non ho ancora mai utilizzato l’inverter alla massima potenza e penso che mai lo farò per il momento: per cucinare con l’induzione è sufficiente mettere il fornello sui livelli dall’ 1-5 su 10 e si cucina molto velocemente senza stressare troppo le batterie (ogni batteria ha un corrente di scarico massima indicata nella scheda tecnica, oltre alla quale se scaricata più rapidamente può rovinarsi); phon/bollitore etc. anche utilizzano al intorno ai 1000Watt etc. Ovviamente però, ho installato cavi e fusibile/interruttore calcolando per l’evenienza in cui l’inverter venisse utilizzato alla massima potenza.

          Col senno di poi, posso dirti che il mio impianto elettrico è abbastanza sovra-dimensionato per le nostre necessità, in quanto inizialmente in Germania per omologare il van, un tecnico Dekra mi chiese che il piano ad induzione fosse incassato e fissato saldamente alla cucina, e quello che ho installato era il meno potente che ho trovato ad incasso (una piastra ad un fuoco solo mi sarebbe bastato, ma non ne ho trovata neanche una che fosse da incasso). Per darti un’idea, con i 600Watt di pannelli solare, anche in inverno non siamo mai scesi sotto al 50% delle batterie.

          Tornando all’argomento iniziale, il magnetotermico va installato per sicurezza alla corrente in uscita dall’inverter (230V) ma non serve per la corrente 12V-DC in entrata all’inverter… personalmente credo che in negozio non abbiano ben capito l’impianto elettrico che stai cercando di costruire (mentre costruivo il mio impianto, ho chiesto suggerimenti e conferme a 4 elettricisti diversi, ed in effetti pure loro hanno avuto inizialmente non poche difficoltà a capire l’impianto di un camper ed il suo funzionamento). Sto giusto in questi giorni preparando un video a supporto dell’articolo, per spiegare a voce ed in maniera semplice tutto l’impianto elettrico ed il suo funzionamento (e come calcolare sezioni dei cavi, fusibili etc.), dovrebbe uscire settimana prossima, spero sia d’aiuto 🙂

          Rispondi
      25. davide piazza

        ok ora ho capito. una domanda da uno che non se ne intende, dato che installerò il tuo impianto invece di 3 batterie di servizio si può installarne solo 2 con il medesimo progetto, per un eventuale installazione di una terza batteria se necessario, grazie

        Rispondi
        • Dani

          Diciamo sni, si potrebbe fare, però tutte le sezioni dei cavi (sia delle batterie che quelli che vanno all’inverter) sono calcolati sull’energia che possono dare 3 batterie.
          Ovviamente, la terza batteria ti permette di utilizzare l’induzione a potenza più alta oltre che elettrodomestici energivori (es. phon, bollitore etc.) senza mettere sotto eccessivo sforzo le altre batterie, e quindi prolungandone la longevità 🙂

          Rispondi
      26. Valter

        Hai fatto un capolavoro, Dani, complimenti davvero. Devo aiutare mia figlia a camperizzare un Ducato e i tuoi suggerimenti sono stati veramente preziosissimi. Ancora non ho finito. Grazie veramente.

        Rispondi
        • Dani

          Buon lavoro a voi!! 🙂

          Rispondi
      27. oscar locatelli

        Cosa dire, mai trovato nulla di simile, precisione e semplicità nelle spiegazioni, impareggiabile, complimenti

        Rispondi
      28. aldo

        veramente utilissimo e fatto bene. complimenti. posso chiederti una cosa? se collego il vecchio caricabatterie 10ah per la AGM al dc-dc in parallelo con i cavi in arrivo della batteria motore, può andare? (parlo nel caso montassi la lithio) ah… già che ci sono: alternatore 80ah, batteria servizio 100ah lithio, quanti ah dovrebbe avere il dc-dc? grazie mille ?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Aldo! Per il DC-DC un 30ah è sufficiente. Per il caricabatterie dell’AGM bisognerebbe vedere a che voltaggio opera (le batterie al litio normalmente hanno un voltaggio leggermente maggiore), se hai una foto del libretto d’istruzioni con le specifiche tecniche posso darci un’occhio:)

          Dani

          Rispondi
      29. pilotti sandro

        grazie per questo articolo che mi ha spalancato le porte deiproblemi elettrici delle mie prime esperienze ! non mi resta che mettermi al lavoro con basi un po piu solide! ti seguiro’ anche per altri temi! sei un grande!!!!

        Rispondi
      30. paolo

        molto bello esplicito e aiuta tanto i profani bravissimo

        Rispondi
      31. Alessandro

        il miglior articolo sull’impianto elettrico di un van che si trova sul web. Complimenti. sei un fenomeno.

        Rispondi
        • Dani

          ahah thx Alessandro 🙂

          Rispondi
      32. Carlo Neri

        Complimenti Dani, veramente fatto bene utilissimo
        Ciao!
        Carlo

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Carlo 😀 😀

          Rispondi
      33. Alberto

        Ciao Dani!
        Come stai? Non mi sono fatto più sentire (meglio per te, visto che ho sempre duemila dubbi ahahah) ma in questi mesi ho proseguito i lavori di camperizzazione e direi che sono a buon punto. Naturalmente ho fedelmente seguito le tua guide e i tuoi video. Complimenti, vedo che la comunità e i materiali da consultare aumentano in fretta, bravo ottimo lavoro!
        Però un paio di critiche te le devo fare! : ))
        1) Riguardo al collegamento del caricatore DC to DC non risulta ben chiaro dove bisogna collegare la sua spina di alimentazione C13…ho provato a capirlo dal video nel quale spieghi l’impianto elettrico ma purtroppo non si vede bene…e a questo proposito ti vorrei anche chiedere come si collegano i tre Victron in parallelo e se sconsigli di utilizzare un caricatore di un’altra marca tipo Renogy per questo collegamento. E a proposito di Renogy, quello DC to DC da 50A fa anche da Mppt, come ti sembra come opzione tutto incluso?
        2) la seconda critica è la più importante e dolorosa. Non fai mai vedere la marca della birra! Ammmoooore!!! Io ormai mi sono così immedesimato in questa guida che voglio assolutamente assaggiare la tua birra ghiacciata preferita! Sicuro che non sono l’unico…non ci deludere! ; )

        Un saluto!

        Alberto

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Alberto!!!

          Stai parlando del caricatore DC to DC o del caricabatterie da colonnina? Nel primo caso, non mi ricordo avesse una spina C13… nel secondo, io ho collegato la spina C13 ovviamente nel suo buco del caricatore (dove c’è lo spazio per cui deve entrare) e l’altra estremità l’ho crimpata al cavo tripolare (blu, marrone, verde/giallo) che entra dalla presa esterna. Spero fosse questa la domanda, sennò chiariscimela che non ho capito xD

          Per collegare i tre victron in parallelo, trovi lo schema più sotto, oppure lo spiego in questo video nei dettagli https://www.youtube.com/watch?v=2YR3bQvucZs&t=3205s&ab_channel=LostontheRoute
          Alla fine puoi inserire i caricatori che vuoi, la marca è indifferente:) Io ho scelto Victron perchè tutti gli apparati comunicano tramite bluetooth sulla stessa app ed è molto comoda per monitorare l’impianto e trovare eventuali problemi.

          Ahahah per la birra è complicato, dipende dal momento! Una Castello o una Forst per i lavori di routine, una Heineken per i lavori leggeri, una Becks per i momenti di Relax, Perlenbacher o Paulaner per riprendersi da uno sforzo, la lista è lunga, sono tutte sorelle!!!! 😀

          Rispondi
          • Alberto

            Ciao Dani!
            Si scusa, intendevo il caricabatteria a colonnina! Abbi pazienza, con tanti caricatori ho un po’ di casino in testa : )
            Comunque sei stato chiarissimo, grazie!
            Senti ma invece questo Renogy 2 in 1, cioè sia MPPT che DC to DC come lo vedi? Il prezzo è vantaggioso però proprio per questo ho qualche dubbio : ))
            https://www.amazon.it/dp/B07SJGLGY8/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_JV4PQ97J8SBR0BP76P3E

            Quello che invece non sono riuscito a capire è quanti ampere ricarica questo caricabatteria manuale:
            https://www.amazon.it/dp/B07B2RZVH4/ref=cm_sw_em_r_mt_dp_VRH41VF8TXKH39H7WF9R?_encoding=UTF8&psc=1

            Birre segnate, ottima scelta! Le conosco quasi tutte, credo anche la Castello però dovrei riprovarla, non sono sicuro…comunque sarebbe da organizzare un meeting di van camperizzati con la tua super guida e andarcene tutti insieme al prossimo Oktoberfest a Monaco! ; )

            Rispondi
            • Dani

              Ciao Alberto!!

              Il Renogy 2 in 1, dai dati sulla carta sembra fantastico, soprattutto per quel prezzo! Non ti saprei dare un’esperienza diretta, però c’è da dire che Renogy è uno dei brand più rinomati del settore per la qualità dei prodotti, insieme a Victron.

              Il secondo è uno switch, che sarebbe da girare manualmente all’occorrenza, supporta 275A (potenze che comunque non raggiungerai mai). Secondo me però, personalmente vedo uno switch manuale molto scomodo se vuoi usarlo per caricare le batterie servizi con l’alternatore, l’alternativa Renogy per risparmiare qualche soldo mi sembra molto più valida:)

              Ahahah l’hai detto! Chissà che un ritrovo potremmo organizzarlo in futuro:D

              Rispondi
              • Alberto

                Ciao Dani!

                scusa ma mettendomi all’opera per collegare il caricabatterie a colonnina al Victron mi è sorto un altro dubbio:
                – si può collegare un’estremità del cavo C-13 direttamente dal Victron Phoenix Smart Charger alla presa esterna (tagliandolo ovviamente dalla parte dove c’è la presa shuko)? Cioè senza dover collegare alla presa esterna un cavo tripolare che poi va crimpato (come già mi avevi spiegato) alla C-13?
                – e se non si può fare e quindi bisogna per forza usare un cavo tripolare collegato alla presa esterna e crimparlo alla C-13, in questo cavo tripolare che sezione devono avere i cavi al suo interno, 4mm o vanno bene anche da 2,5?

                Grazie!

              • Dani

                Ciao Alberto!

                Se hai un cavo C-13 già abbastanza lungo sicuramente si lo puoi pelare dalla parte della shuko e collegarlo direttamente:)

      34. raffaele

        questa non e una guida…, questo e il SACRO GRAAL dell’impianto elettrico per un furgone!! erano mesi che , nonostante avessi gia visto molti video e foto al riguardo.., non e che avevo capito molto…!! ma ora dopo questa guida , sono davvero molto piu sollevato sul lavoro da fare…!! sei un grande davvero!!! grazie infinite per condividere il tuo sapere!!! dopo avere visto tutto, mi hai reso felice!!!

        Rispondi
        • Dani

          ahahah grazie!! 😀 😀

          Rispondi
          • raffaele caporale

            ciao daniiii! avrei due curiosita da chiederti… 😉 , prima : nel tuo fantastico impianto hai messo 3 batterie da 100…, se ne mettevi una da 300 cambiava qualcosa in fatto di resa ??

            seconda : scusa gia in partenza la mia ignoranza in merito ..;( , guardando per esempio la zona dove c’e la ricarica alternatore , sul cavo rosso hai scritto : 10mm 2×1 m…., presumo che il 10 sia la grandezza del cavo…, ma purtroppo non mi spiego il 2×1..scusa la domanda stupida..eheh ( calcola che ho preso solo come esempio quel cavo…, perche fortunatamente per noi…, lo hai scritto su tutti i cavi.. <3 ). grazieee!!

            Rispondi
            • Dani

              ciao Raffaele 😀

              per la batteria no, non sarebbe cambiato niente da un punto di vista dell’impianto (a parte che avrei risparmiato sui cavi per connetterle ahah). L’unico rischio a metterne solo una è che se quella per qualunque motivo si rompesse, si rimane senza elettricità. Detto questo, credo che il rischio sia comunque bassissimo, e tornando indietro probabilmente metterei anche io una sola batteria.

              Quella è stata un’imprecisione mia 10mm2 è la sezione del cavo (avrei dovuto scriverlo 10mm² o 10mmq xD) e 1m è la lunghezza 🙂

              Rispondi
              • raffaele

                gentilissimo come sempre 🙂 , ora la faccenda dei cavi l’ho capita..eheh!! scusami ma sono io che ho ancora tantissimo da imparare…, ma grazie a te pian piano sto capendo qualcosa :)) grazieeeeee!

              • Dani

                Ahah tranquillo:) Meglio metterci un po’ di più ma capire per bene, con l’elettricità bisogna esser sicuri di dove mettere le mani 🙂

        • Alberto

          Perfetto, grazie mille!

          Rispondi
          • raffaele

            sopratutto per quelli come me, che stanno cercando di capirci qualcosa…eheh!!

            “stranamente avrei un dubbio.., ma come mai non hai messo uno staccabatterie per tutto l’impianto ?

            o magari ce ed io non lo visto..eheh!! te lo chiedo perche lo visto in vari impianti sul van….

            Rispondi
            • Dani

              Ciao Raffaele!! 🙂 Non ho messo uno staccabatteria perchè per tutti i circuiti di ricarica/utenze ho utilizzato dei fusibili ad interruttore/riarmo (uno per ricarica solare, uno per ricarica DC/DC, uno per utenze 12V e uno per Inverter/AC). Qualora mi servisse staccare le batterie, è sufficiente premere tutti i 4 bottoncini rossi di ciascun circuito per spegnerli e lasciare le batterie scollegate 🙂

              Rispondi
              • raffaele

                immaginavo fosse cosi…, ma ovviamente sentirtelo dire e un altra cosa!!! ti ringrazio sempre infinitamente per il tuo aiuto… 🙂

              • Dani

                welcome 🙂

      35. Maurizio

        Sei talmente bravo che ti porterei il mio bestione bianco per fartelo fare a te!!!
        Sei bravissimo e sopratutto chiaro passo a passo anche per chi non ha delle basi di elettricita’ !
        Grazie 10000000000

        Rispondi
        • Dani

          Ahah grazie Maurizio!! Felice che sia d’aiuto!! 😀

          Rispondi
      36. Ema

        Gran bella guida, ha reso tutto più chiaro. Complimenti per il bel lavoro che hai fatto.
        Grazie Dani!

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Ema!!

          Grazie per il feedback! 😀

          Rispondi
      37. francesco

        Ciao..
        cercavo un piccolo aiuto sulla rete che mi permettesse di potermi districare nel grande mondo dell’impiantistica elettrica in un camper.. ho trovaro invece nel tuo lavoro un GRANDISIMO supporto.. spiegato con pazienza e professionalità..complimenti!!! Posso disturbarti eventualmente per piccoli chiarimenti?
        Ancora grazie per il tuo lavoro

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Francesco, grazie tanto per il tuo feedback!! Quando serve qualcosa scrivimi pure, se posso aiutare più che volentieri 🙂 ti lascio il mio whatsapp in caso: +39 3518584191

          Rispondi
          • francesco

            Grazie.. gentilissimo

            Rispondi
      38. Giuseppe

        ciao ti volevo fare una domanda si è rotto il frigo trivalente e voglio mettere uno normale a 220 piccolo 60w con l’inverter e

        fattibile

        e quale inverter debbo comprare

        grazie anticipatamente i tuoi commenti ottimi

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Giuseppe!!

          Se è un frigo termoelettrico è fattibile, ovviamente calcola o di essere attaccato a colonnina, o di avere abbastanza energia nel banco delle batterie servizi. Se alimenti solo il frigo, un Inverter 100/200W è sufficiente. Una versione economica potrebbe essere così (https://amzn.to/3ybCrub), una versione un po’ più di qualità così (https://amzn.to/3AluXrs). Normalmente gli inverter così piccoli si attaccano all’accendisigari, nel caso tu voglia collegarli invece alla batteria servizi permanentemente, è sufficiente tagliare i cavi verso l’accendisigari e collegare positivo e negativo (cavo rosso e nero) alla scatola dei fusibili con dei capicorda 🙂 Spero sia d’aiuto!

          Rispondi
      39. carlo

        FINALMENTE!! grazie per il tuo impegno e complimenti per il lavoro che hai fatto

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Carlo!! Felice di essere d’aiuto 🙂 Buona Camperizzazione!

          Rispondi
      40. Federico

        Davvero complimento per l’articolo. Scritto benissimo, in modo chiaro e semplice.
        La migliore guida che ho letto sull’argomento

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Fede 🙂

          Rispondi
      41. Stefano

        Guida spettacolare…. La migliore che io abbia mai letto.
        Chiara, semplice, intuitiva… ora mi sento davvero pronto per mettermi all’opera.
        Davvero bravo, complimenti.

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Stefano!! 😀

          Rispondi
      42. marco ravida

        ciao Dani complimenti per il sito che hai fatto, mi hai dato lo spunto per allestire un camper fai da te , ora sono fermo sull’impianto elettrico credo che sullo schema con i mm2 dei cavi ci deve essere dei errori , tu metti 95 mm2 collegamento delle tre batterie e 120 mm2 per arrivare all’invertir sono cavi che non si trovano neanche in commercio mi puoi dare dei chiarimenti su questo anche il cavo che va ai fusibili hai messo 35 mm2 per una lunghezza di 0,5 metri per alimentare i 50 amper se guardi la tua tabella superiamo alla grande 35 mm2 a 2,5 metri abbiamo 157,5 amper mi puoi aiutare il perché hai messo questi cavi cosi grossi ciao grazie , hai fatto un sito bello chiaro e molto dettagliato

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Marco!! Calcolando un consumo massimo in ampere di Inverter (3000W/12V=250A) + utenze DC tutte accese allo stesso tempo (circa 45A), arriviamo ad una richiesta istantanea di corrente di circa 300A. I cavi sono pensati per lo scenario peggiore in cui tutto viene acceso o in caso di consumo anomalo (può succedere per errore di accendere troppe cose). Un cavo di 120mm2 ha una capacità massima (ampacity) di 344A, il che lo rende adatto a supportare il nostro impianto in ogni occasione. Tra una batteria e l’altra non passeranno mai 300A (questi potrebbero uscire solo come somma dall’ultima batteria) e per questo tra le batterie sono stati sufficienti 95mm2.

          I cavi li ho ordinati al metro da un negozio locale di elettrica che me li ha procurati:) alternativamente, si potrebbero anche connettere 2 cavi più piccoli in parallelo per ottenere la stessa portata massima (ma ovviamente servono fare il doppio delle crimpature:).

          Per le utenze DC in effetti avevo montato quel cavo perchè mi avanzava più che altro, e l’ho copiato come l’avevo montato sullo schema senza pensarci xD ora che me l’hai fatto notare, sarebbe da aggiornare (un 10mm2 è sufficiente), appena posso lo cambio. Errore mio 🙂

          Rispondi
      43. Alex

        Ciao Daniele! Complimenti per la guida e i video, davvero tutto ben fatto!

        Mi rimane solo un dubbio, ovvero: la sezione dei cavi per il parallelo delle batterie. Come sei arrivato a dimensionarli a 95mmq?

        So che la loro sezione deve essere come minimo quella del carico più grande (di solito l’inverter).

        Nel mio caso ho un banco batterie da 400Ah, composto da 2 LiFePo4 da 200Ah ciascuna. L’inverter invece è da 3kW.

        Utilizzando un tool online ho calcolato che la sezione minima sarebbe 72mmq, pertanto potrei stare su un 95mmq o mi perdo in un bicchier d’acqua? Oltre l’inverter, il consumo della 12V rimane dentro i 50Ah.

        I miei dubbi nascono anche da una delle due tabelle di questa guida sulle sezioni dei cavi.

        Secondo la tabella, dovrei usare cavi da 185mmq (che supportano una corrente massima di 448A), ma anche nel tuo caso hai usato i 95mmq, immagino per via della lunghezza ridotta.

        Quindi, quella tabella lì, passa in secondo piano se il calcolo della caduta di tensione rimane entro i limiti anche con un cavo che teoricamente supporterebbe meno corrente di quella che ci faccio passare?

        Grazie 🙂

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Alex! Abbiamo dei consumi molto simili sia come inverter (3kW) che DC (45ah circa). Puoi stare su un 95mm2 tra batteria e batteria senza problemi:)

          Tra il positivo (+) della prima batteria ed il negativo (-) dell’ultima e le bus bars, ci metterei 120mm2 (li l’intensità di passaggio è maggiore rispetto a quella tra una batteria e l’altra, notavo che un 95mm2 benchè faccia il suo lavoro, si riscalda molto (prima avevamo messo 95mm2) e per questo l’abbiamo sostituito. Personalmente, credo sia più saggio non andare mai “giusti giusti”, alla fine è un impianto che poi deve durare per anni e se fatto bene, quasi mai più essere toccato 🙂

          Quando hai letto la tabella mi sa che hai considerato l’amperaggio delle batterie invece che quello dei consumi. 3kW di inverter sono 3000W/12V=250A, sommandoci altri 50ah di utenze DC arrivi ad un consumo massimo istantaneo di circa 300A, per questo ti consiglio 120mm2 (che hanno una portata massima di 344A).

          Spero sia d’aiuto 😀

          Rispondi
      44. claudia

        Guide fantastiche!!!
        grazie mille
        Claudia

        Rispondi
        • Dani

          thx Claudia 🙂

          Rispondi
      45. Cristian

        Condivido il pensiero di chi ha scritto prima di me: guida spettacolare. Da completo niubbo sto ri-progettando e iniziando a rifare l’impianto elettrico del camper che ho da poco acquistato. Qualche settimana fa non mi sarebbe mai passato per la testa.

        G R A Z I E

        Rispondi
        • Dani

          Felice che sia d’aiuto 😀 buon lavoro Cristian!!

          Rispondi
      46. Gian Paolo

        Alla fine grazie al tuo enorme lavoro di divulgazione, ho capito come funziona, a questo punto ho deciso di fare l’impianto da me.
        Grazie

        Rispondi
        • Dani

          Buon lavoro Giampaolo!! 🙂

          Rispondi
      47. Sofia

        Grazie mille per tutto il tempo e l’impegno che hai dedicato a spiegare ad altri (in modo chiarissimo!) tutto quello che c’è da sapere riguardo all’impanto elettrico.
        Ora mi spaventa meno l’idea di cominciare a progettare quello del mio bus.
        Sono però allettata dall’idea di non provarci proprio (lol) e di comprare una power station portatile di grande capacità connessa ai pannelli solari, da installare sul mio mezzo.
        Vorrei sapere se hai un parere a riguardo e se lo sconsiglieresti e perchè.
        Grazie mille.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Sofia!! Grazie per il tuo commento. Senti, per la power station dipende un po’ da che apparecchiature stai pensando di collegare, di quanta energia hanno bisogno, se sono a 220V o 12V… è un po’ difficile dare un giudizio senza sapere cosa ti serve alimentare, ciò che può andare bene in un progetto potrebbe non essere adatto ad altri e viceversa 🙂 Se vuoi spiegarmi un po’ di più il tuo progetto, magari posso darti un’opinione più utile:) in caso ti lascio il mio whatsapp +39 3518584191

          Rispondi
      48. fabio

        buon giorno, al mio wingamm vorrei usare il tasto luce esterna per metter un led esterno, aperto il quadro mi sono trovato il sistema a circuiti e non capisco una mazza. come faccio a trovare l’uscita dei fili per collegare i led? grazie per eventuale risposta

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Fabio!! Non credo di aver capito esattamente il problema, se vuoi scrivimi per whatsapp (+393518584191) e mandami qualche foto, magari posso aiutarti meglio così 🙂

          Rispondi
      49. agostino

        Ciao,
        prima di tutto complimenti per la guida e per il sito (io ti seguo sul tuo canale youtube), vorrei avere maggiori informazioni in merito ai collegamenti dell’inverter per l’utilizzo della 220V.
        Mi spiego meglio: ho un inverter da 1000W (picco 2000W) per l’utilizzo di un frigo a compressore (domestico) collegato direttamente all’inverter.
        Vorrei collegare tra inverter e frigo una ciabatta e un magnetotermico differenziale (come hai fatto tu) ma ho un dubbio sul collegamento della “messa a terra”.
        In linea di massima dovrei collegare il filo Neutro, in uscita dall’inverter e in ingresso al differenziale magnetotermico, alla massa della carcassa metallica dell’inverter (che a sua volta è collegata al telaio del mezzo).
        Dove devo collegare invece la messa a terra (il cavo che poi sarà in ingresso) della ciabatta?
        Il magnetotermico differenziale ha comunque sempre due ingressi e due uscite (fase e neutro); se l’ingresso del neutro è collegato, in definitiva, al telaio del veicolo, lo deve essere anche l’uscita? che sarà poi collegata alla messa a terra della ciabatta immagino.
        Un’ultima domanda, che tipo di magnetotermico mi consigli? dovrebbe bastare un Tipo AC con Curva C, giusto? da quanti Ampere visto che in definitiva ci sarà collegato praticamente sempre il solo frigorifero e saltuariamente qualcosaltro?
        Ti ringrazio per le eventuali informazioni.
        ciao e grazie per la condivisione di tutte le informazioni (preziosissime).

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Agostino!! 🙂

          Con impianto spento, partiamo dal collegare la ciabatta all’inverter. Il frigo sarà quindi collegato alla ciabatta. Se ho ben capito, ora quello che vuoi fare è inserire il magnetotermico sul cavo tripolare che connette l’inverter alla ciabatta corretto?

          In questo caso, quando installi il magnetotermico, tagli il filo blu (neutro) ed il filo marrone (fase) e ci installi in mezzo il magnetotermico, il cavo giallo/verde della messa a terra non serve tagliarlo (può continuare). L’inverter ha l’uscita di messa a terra collegata alla carcassa/telaio corretto? Si, tipo AC C per il magnetotermico va bene, calcola ovviamente per la resistenza anche ciò che saltuariarmente potresti collegare alla ciabatta oltre al frigo:)

          Spero sia sufficientemente chiaro, se ho tralasciato qualcosa scrivimi pure e proverò a essere più completo:)

          Rispondi
      50. Paolo

        Grazie Dani
        articolo perfetto per risolvere tutti i dubbi di chi come me si appresta a elettrificare per la prima volta il Van. lavoro molto prezioso

        Rispondi
        • Dani

          Grazie a te Paolo per il feedback!! E buon lavoro! 🙂

          Rispondi
      51. Gianluca

        Molto interessante e completa la tua guida, bel lavoro, bravo!

        Vorrei chiederti quale dei due sistemi di carico della batteria (DC-DC Orion oppure Regolatore di carica MPPT) ha la priorità nel tuo camper, a motore acceso?
        Entrambi caricano la batteria LiFePo4, ma in marcia che succede? Se per esempio lasci l’inverter acceso in marcia, e c’é un bel sole, il suo consumo è coperto dal DC-DC oppure dal sole?
        Ovviemente sarebbe piu’ interessante usare il sole, visto che è gratuito.
        Grazie.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Gianluca!

          I sistemi di ricarica sono montati in parallelo sulle stesse bus bar a cui sono collegate le batterie e l’inverter. Quindi mentre si guida sotto il sole, le batterie (ed eventualmente un’inverter acceso, che però è bene ricordare si consiglia di spegnere durante la marcia) vengono ricaricate/alimentate in contemporanea sia dal regolatore di carica che dal caricatore DC-DC 🙂

          Rispondi
      52. Marius

        Bravissimo ho preso uno del 2007 ed vorrei copiare tuo modello passo a passo

        Rispondi
      53. Gabriele

        Ciao, vedo che alcuni installano un ulteriore trasformatore CC/CC prima dei carichi a 12V in modo da garantire sempre una tensione a 12V. Nel tuo caso avendo tutto connesso alla busbar, quando caricherai dal caricabatterie 220V oppure dall’MPPT potresti avere ai dispositivi fino a 14V di tensione invece che 12V. Non ti ha mai causato problemi? Soprattutto i led, alcuni sono solo 12V.

        Grazie

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Gabriele!! Per il momento no, tutto il 12V ha funzionato a dovere:) però pensandoci è un’osservazione molto buona, non ci avevo mai pensato, devo informarmi di più su questo trasformatore 🙂

          Rispondi
      54. Vittorio

        Grande Dani hai fatto un super lavoro complimenti hai reso tutto più semplice Grazie
        Aiutami ho un dubbio ,dalla batteria motore fino al dc/dc12/12 30A che carica la batteria servizi posto vicino alla stessa che sezione deve avere il cavo lunghezza circa 6 mt grazie mille

        Rispondi
        • Dani

          ciao Vittorio!! 10mm2 dovrebbe andare bene:)

          Rispondi
      55. alessio

        Ciao, bellissima guida e soprattutto chiarissima.
        Volevo chiederti giusto una delucidazione riguardo il sistema 220 V. Quando siamo attaccati alla colonnina tramite il caricabatterie ricarichiamo (e teniamo sempre cariche) le BS, però per usare le utenze a 220 V dobbiamo per forza passare per l’inverter.
        Quello che chiedo è: quando siamo attaccati alla colonnina 220 V è possibile usare una parte della corrente per il
        caricabatterie e una parte per far funzionare le utenze a 220 V in modo da “escludere” l’inverter e quindi preservare le batterie, mentre quando siamo staccati ovviamente far funzionare l’inverter.
        Grazie mille

        Rispondi
      56. Massimo

        Ciao Dani e complimenti sinceri per il lavoro che hai fatto: chiaro e completo; peregrinando sul web non avevo trovato nulla di simile, BRAVO! Volevo chiedere: a motore acceso e quindi in marcia, l’alternatore riesce a carica le BS in modo adeguato pur lasciando attive alcune utenze a 220 V? Ti confido che non ho un camper ma sto pensando di realizzare un impianto concettualmente simile per poter disporre dell’energia sufficiente per gestire un piccolo appezzamento di terra coltivabile dove non ho nessuna intenzione di far mettere un’utenza da contatore (visti i costi attuati e credo anche futuri). Ho escluso i pannelli perché essendo un luogo isolato, durerebbero da Natale a Santo Stefano…
        Ho divagato dall’argomento principale ma ti ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta.
        Massimo

        PS: ho visto che hai lasciato il contatto whatsapp ad alttri utenti ma non é mia abitudine approfittare della disponibilità altrui, se non autorizzato.

        PPS: birra in arrivo! 🙂

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Massimo!! Dipende un po’ da cosa vorresti alimentare e per quanto tempo? La ricarica da alternatore contribuisce a creare energia ma da sola non fa miracoli.
          Scrivimi pure su whatsapp qualche info in più sulla tua idea di progetto senza problemi, e magari posso aiutarti più nello specifico 😉

          Rispondi
      57. igor

        Sei un grande.. Veramente istruttivo e semplice.

        Rispondi
        • Dani

          grazie Igor:)

          Rispondi
      58. Daniele

        Complimenti per la guida, chiara e precisa, posso solo immaginare le ore e l’impegno impiegato.
        Sicuramente prenderò spunto per il mio progetto.
        Grazie mille per la condivisione.

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Daniele,

          buon lavoro a te 🙂

          Rispondi
      59. Eros

        Ciao Dani, veramente tanti tanti complimenti per tutto!!! Devo confessare che sono un neofita :)) Ho intenzione di copiare il tuo progetto ma con qualche variazione. Innanzitutto non metterò i pannelli solari, quindi niente ricarica dolare, poi non metterò batterie per un totale di 300 Ah ma mi accontenterò di 200Ah. Le altre variazioni rispetto al tuo progetto non sono altro che alternative ai prodotti victron per abbattere un pò prezzi perchè sono veramente tanto cari. Vorrei chiederti pareri su questi prodotti:
        -Alternativa a victron orion —> Renogy Caricabatterie 40A DC-DC
        -Alternativa a Victron Energy BMV-712—> https://www.amazon.it/voltmetro-tensione-misuratore-corrente-piombo-acido/dp/B07CTKMLVD/ref=sr_1_1_mod_primary_new?keywords=AILI&qid=1665681313&qu=eyJxc2MiOiIyLjI0IiwicXNhIjoiMS4zNyIsInFzcCI6IjAuNzIifQ%3D%3D&sbo=RZvfv%2F%2FHxDF%2BO5021pAnSA%3D%3D&sr=8-1
        -Alternativa a Inverter GIANDEL 2000W 12v 230V —> https://www.vevor.it/invertitore-onda-sinusoidale-pura-c_10760/inverter-onda-sinusoidale-pura-2000w-4000w-dc-12v-a-ac-240v-invertitore-per-auto-p_010688695509?gclid=Cj0KCQjwy5maBhDdARIsAMxrkw0x6QCZVGiSz4oMAsk0KcTucF6jeOqz3EP3YhFE14NupBtq7Hzcsr4aAvHsEALw_wcB
        -Ti chiedo in base alla tua esperienza e conoscenza nel campo un’alternativa valida per risparmiare al Victron Phoenix Smart IP43 per la ricarica dalla colonnina in quanto non sono riuscito a trovarne una. ( la funzione del bluetooth non mi interessa più di tanto).

        Per il resto invece cosa ne pensi delle alternative che ho trovato io ? Sono super aperto a tuoi consigli e/o altre tue alternative ai prodotti victron.
        Tutto il resto dell’impianto (sezione cavi, bus bar, interruttori e fusibiliera) lascerei tutto uguale a te. cosa ne pensi?

        Aspetto con ansia una tua risposta :))

        PS: Per farti il commento mi sono gustato una Amarcord Tabachera. Se non la conosci te la straconsiglio.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Eros! 😀 Scusa per la risposta un po’ tardiva!
          Il Renogy è un ottimo caricabatterie, lo schermo per le batterie funziona anche con Litio quindi sembra ok, la VEVOR è una buona marca, quindi anche non conoscendo quel modello di inverter lo proverei anche io. Al posto del Phoenix, come ho già aggiornato nell’articolo, la Victron ha lanciato un nuovo modello più piccolo e economico, il Victron Blue Smart Charger (https://amzn.to/3NHyKnh – ce ne sono di varie potenze).

          Spero sia d’aiuto, un buon lavoro a te!!! 🙂

          Rispondi
      60. Sandro

        Domandina stupida: mi è piaciuto molto il portafusibili, pero’ vorrei chiederti qual è il vantaggio di avere anche i negativi separati per ogni utenza connessa?

        Mettendo un negativo unico per tutte le utenze,la connessione sarebbe piu’ semplice. Penso al mio caso dove ho in coda telecamera, pompa maceratrice wc e apertura valvola scarico grigie. Ovviamente mi tocca far passare un cavo positivo per ogni utenza, pero’ userei un unico negativo comune a tutti. Un po’ come succede prendendo il negativo dal telaio.

        In questo caso potrei usare una scatola come questa: https://m.media-amazon.com/images/I/81mF+2GyS-L._SL1500_.jpg
        Che ha solo positivi.

        Mi spiegheresti differenze/vantaggi/svantaggi?

        Rispondi
        • Dani

          ciao Sandro! Tecnicamente si può fare, anche noi l’abbiamo fatto per alcune piccole utenze (es. ventolina bagno e sonda acque etc.).

          Detto questo, tenere i circuiti separati rende più facile trovare e risolvere dei problemi in futuro: immaginati il caso in cui un negativo per qualunque ragione si brucia, se solamente un apparato non funzionasse, sapresti già da dove viene il problema, se invece ti si brucia un negativo generale sarà molto più difficile risalire al problema.

          Spero sia d’aiuto:)

          Rispondi
      61. davide manna

        GRAZIE……dettagliato chiaro preciso , il migliore…..mi sara molto utile per la realizzazione sul mio camper…GIANDEL Inverter a onda sinusoidale pura 2000W…..su amazon a 285 euro….scalda ?….fa rumore ? che batteria a litio da 300ah prendo ?….sto decidendo cosa comprare…..ho 530w di pannelli sunpower con 2 regolatori di carica victron….la batteria va nel camper sotto sedile dinet…distante da …alternatore circa 5 metri al massimo,se metto il DC-DC…dopo la batteria motore e vado fino alla batteria con cavo da 16mm per meno di 5 metri con 2 fusibili,uno vicinopolo positivo batt. motore e uno batt. servizi da 300ah sempre sul positivo ….che ne pensi ?…hai qualche suggerimento ?
        grazie…e i prodotti su amazon li acquisto dai link che hai su questo sito….buona vita…

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Davide! L’inverter non scalda eccessivamente, ma un po’ di rumore lo fa quando sale sopra ai 45° (normalmente d’estate o quando è sotto molta pressione).
          Per le batterie ci sono molte opzioni valide, si possono ordinare direttamente dalla cina, oppure da BatterieLitioItalia, Victron, Amazon…dipende un po’ dal budget e per quando ti serviranno:)
          16mm per 5metri vanno bene, un fusibile è sufficiente.
          Buona lavoro a te Davide 🙂

          Rispondi
      62. Nicolo

        Ciao Dani, una cosa non mi e’ chiara.
        Hai scritto che il solar charger da te scelto e’ un 100/45, quindi 45A massimi in uscita.
        Quello che io ho capito e’ che a 12 volts (le batterie che hai scelto sono a 12V) questo ci da 12*45 = 540W massimi in uscita. Di conseguenza non potrai mai usare in pieno i 600W di pannelli installati, e meno ancora aggiugere altri pannelli.
        Se mi sbaglio, potresti chiarirmi dove sto sbagliando? Perche’ sto cercando di scegliere a mia volta il solar charger adatto. Grazie mille!!!

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Nicolo’! Il 100/45 può processare l’energia di pannelli fino ad una potenza nominale di 650W (il conto che fai è giusto, 45A in uscita è corretto, però il voltaggio non è 12V ma un po’ di più (intorno ai 14,4V circa), per questo è consigliato per impianti fino a 650W. Nel dubbio, ti consiglio di riferirti a questa tabella ufficiale della Victron in cui ci sono i dati di ciascun modello https://www.victronenergy.it/upload/documents/Datasheet-SmartSolar-charge-controller-MPPT-150-45-up-to-150-70-IT.pdf , aiuta molto la comparazione dei diversi modelli.
          Se pianifichi di espandere l’impianto in futuro, stare un po’ larghi sicuramente è una scelta saggia. A noi 600W occupano quasi tutto il tetto, non penso potremo espanderlo ancora anche volendo:)

          Spero sia d’aiuto:)

          Rispondi
      63. Eddie

        Complimenti, in una sera prima di andare a dormire mi hai risolto tutti i problemi!
        Domani mi metto al lavoro.
        Grazie
        Estremamente esaustivo, a prova di principiante.

        Rispondi
        • Dani

          ahah buon lavoro Eddie!! 😀

          Rispondi
      64. Marco

        Ciao, volevo segnalarti un problema.
        In questa pagina fai riferimento ad un articolo “Fori d’Ingresso per i Servizi del tuo Van Camperizzato”,
        però non riesco a ritrovare la pagine; probabilmente manca il link o l’articolo non è raggiungibile.
        Avrei piacere di leggerlo 🙂

        Ps. Grazie per publicare tutto quello che hai imparato sono in pochi quelli che non pensano a monetizzare.

        Rispondi
        • Francesco “Korse”

          Ciao Dani.
          Negli ultimi tempi mi sono letto tutto il tuo mega blog super top anche le parti che non servono per camperizzare la mia “Nerina” una Ford ranger, pick-up senza hard top.
          Alla fine ho scelto di usare il tuo schema litio starter perché ho esigenze energetiche più basse di Arancino.
          Ovviamente non tutte le ciambelle nascono con il buco, ho un problema con Victron Caricabatterie Orion-Tr Smart da 12/12-18A .
          In realtà ho più di un problema:
          1-non arriva corrente all’impianto
          2- dopo poco si disattiva dicendo di aver rilevato lo spegnimento motore, quando ovviamente il motore gira.
          Spero non sia andato anche perché è la prima volta che lo uso.
          Magari tu sai come sistemare la cosa…
          Grazie

          Rispondi
          • Dani

            Ciao Francesco, piacere di conoscerti 😀
            Posso chiederti che batteria hai installato? AGM giusto?
            Per il Victron Orion, quello che mi viene in mente è che probabilmente sarà settaggio da fare sulla app per impostare i voltaggi corretti 🙂
            Per la corrente che non arriva all’impianto mi sembra abbastanza strano… magari dovrei vederlo.
            Ti lascio il mio contatto whatsapp +393518584191, se mi fai qualche foto dei collegamenti tra batterie e utenze e qualche screen della app dell’orion magari posso aiutarti meglio 😀

            Dani

            Rispondi
      65. Dorian Rainelli

        Salve a tutti, mi sono deciso e vorrei lanciarmi in questa avventura!
        Ho 25 anni e dato che lavoro in smart working ma allo stesso tempo mi devo spostare continuamente in varie città, vorrei provare a concentrare tutta la mia quotidianità nella vita da camperista fulltimer. Appoggio molto l’idea di gassfree e la possibilità di creare un camper super performante che riesca a generare più energia possibile, così da poterla stoccare in grandi batterie che mi diano un ottima utonomia.
        Sicuramente voglio cercare di massimizzare il reperimento di energia per avere tutti i confort possibili e far si che non diventi un noioso impegno gestire il camper (es. i pochi che parlano di lavare panni hanno terribili cinesate molto impegnative, mentre io spero di poter mettere una lavasciuga LG Lavasciuga Slim Smart AI DD™ 60x47x85, mi sembra la più compatta e funzionale proprio per asciugare senza rendere umido l’ambiente). Essendo solo in camper e avendo una routine da sportivo, con la possibilità di accedere ogni giorno a tante palestre in tutta italia, non ho neccessità di dover subito massimizzare le riserve d’acqua.

        Ora come ora non vorrei apportare troppe modifiche al camper perché non ho tempo da dedicare allo smontaggio, ma mi vorrei provvisioriamente organizzare per poter stare nelle zone di Courmayeur durante questo inverno, in modo da essere vicino agli appartamenti che affitto a turisti, dato che tra una prenotazione e l’altra dovrò fare dei lavori.

        Il Camper è un Mc Louis 431 Motorizzato Fiat Ducato 1.9 TD, 66Kw con il seguente allestimento:
        – Frigo trivalente 110 (Piccolo per le mie esigenze)
        – Stufa Truma 3000
        – Scaldabagno
        – Bombola doppia
        – Batteria servizi da 100A al gel
        – Pannello solare piccolo (penso 100w)
        – Doppio serbatoio acqua chiare da 100lt (Uno interno e uno esterno da coibentare + resistenza o spostare al posto dello scaldabagno sotto dinette)
        – Serbatoio acqua grigia esterno (da coibentare + resistenza)
        – Cassetta acqua nere (a cui vorrei maggiorare con Kit Speedy coinbentato)
        – Le altre apparecchiature come invertire ecc. non ho avuto modo di approfondirle perché in questi giorni devo ancora fare passaggio e assicurazione.

        Come dicevo adesso manterrò il gas e non farò modifiche e troppi acquisti, mi limiterò a utilizzare il serbatoio interno e a tenere sempre accesa la stufa a gas per mantenerlo in temperatura (chissà quante bombole farò fuori.. ) per il lavaggio di vestiti mi toccherà andare in un centro lavasecco se l’area di servizi per camper ne sarà sprovvisto (purtroppo anche negli appartamenti non ho l’asciugatrice). Non penso neanche di ampliare subito il set di pannelli solari perché con la neve che ci sarà dubito di fare molto e sopratutto di fare un buon lavoro in poco tempo. Più che altro vorrei avere tanta autonomia per caricare computer e dispositivi vari e non so se potrebbe essere una buona scelta prendere una centrale elettrica della EcoFlow, così da poterlo portare in casa per la ricarica, piuttosto che prendere delle grosse batterie al litio e sbattere la testa per fare in modo che siano da subito ben connesse all’impianto da poi integrare con tutto il resto degli aggiornamenti da fare. 

Voi avete una soluzione non impegnativa per il serbatoio dell’acque grigie senza coimbentazione? Mi sembra di aver letto di usare il liquido antigelo che però è inquinante o di ripire per 1/3 il serbatoio con del sale… ma non mi sembrano idee ottimali, mi piace molto la soluzione con la resistenza che lo scalda ma non ho modo di smontare e coibentare tutto bene.

        Rispondi
      66. giovanni

        hai fatto un lavoro egregio in questi casi bisogna ringraziare veramente te e chi ha inventato internet che purtroppo, troppo spesso viene usato male
        BRAVO e grazie

        Rispondi
        • Dani

          ahahah grazie Giovanni!! 😀

          Rispondi
      67. Giancarlo

        Davvero molto bravo….un bel documento da leggere, fatto molto bene, ricco di particolari e spunti da seguire per capire realmente come è fatto e come si potrebbe migliorare un impianto elettrico in un camper.
        Sei stato utilissimo, ho appena acquistato il mio primo camper, che naturalmente è da sistemare.
        GRAZIE!!!

        Rispondi
        • Dani

          Grazie a te Giancarlo, sono felice che sia d’aiuto 😀
          Buon lavoro!
          Dani

          Rispondi
      68. Ema

        Ciao Dani.
        Per quanto riguarda la connessione della ciabatta al differenziale magnetotermico e all’inverter ho dei dubbi per quanto riguarda la linea di terra.
        Nella nota 2 su come hai connesso la linea di terra, non mi è chiaro se devo connettere il filo di terra proveniente dalla ciabatta direttamente al telaio del camper oppure sia sufficiente non connetterlo, in quanto l’inverter è già connesso al telaio per i fatti suoi.
        Grazie in anticipo e complimenti per la guida.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Ema! Non è necessario connetterlo al telaio, in quanto l’inverter ha già la sua uscita per la messa a terra 🙂

          Rispondi
      69. Vito Basile

        Ciao Dani veramente Complimenti hai creato qualcosa di Utilissimo ,
        senza andare piu in giro su mille siti ,qui grazie a te c’e’ tutto Grazie

        Rispondi
        • Dani

          Grazie Vito 🙂

          Rispondi
      70. Giovanni

        Ciao Dani,
        Mi unisco agli altri per dire che è la migliore guida in assoluto trovata. Questo in generale, non solo per l’argomento trattato ma per la forma ed esposizione. Veramente professionale.
        Domanda da neofita e quindi magari scontata: ho letto che non è buona norma caricare e scaricare la Batteria Servizi contemporaneamente, è vero? Voglio dire: posso lasciare ad esempio il frigo a 12v in funzione durante la marcia? Quindi l’impianto caricherà la BS e allo stesso tempo alimenta il frigo?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Giovanni! 🙂

          Certo che puoi caricarla e scaricarla allo stesso tempo: il frigo per esempio, normalmente si lascia attaccato 24ore quando in uso, i pannelli solari caricano tutta la giornata (anche mentre utilizzi la tua corrente) etc.

          Sottraendo la corrente in uscita dalle batterie a quella in entrata otterrai il “wattaggio” di carica o scarica (per fare un analogia con l’acqua, immagina una fontanella che riempie un secchiello: l’acqua che esce dalla fontana è l’energia che stai caricando (tramite solare, alternatore o colonnina), se ne bevi un po’ mentre sta uscendo (consumi energia), le batterie (secchiello) ovviamente si ricaricheranno si, ma più lentamente.)

          Spero sia d’aiuto 🙂

          Rispondi
      71. mauro

        ciao dani complimenti per la tua guida. mi sto allestendo un ducato 9 posti e ho iniziato con l’isolamento acustico/termico. prossimo passo l’impianto elettrico. trovo molto utili le tue informazioni che sto portando all’interno del mio ducato. buon anno e buona birretta.

        Rispondi
        • Dani

          ahahah grazie Mauro!! Buon anno altrettanto, che sia pieno di felicità e viaggi 😀

          Rispondi
      72. Mirko

        ciao Dani,
        il tuo blog e stato un grandissimo aiuto per la conversione del nostro furgone.
        Ti volevo chiedere che non mi e ben chiaro sto collegando due batterie al litio da 100 ah l´una e 12,8V in parallelo una di fianco all´altra ma non sono sicuro come calcolare lo spessore dei cavi che le collega mi potresti dare un aiuto? inoltre il cavo che va dalle batterie alle bus bar posizionate a 50 cm di distanza deve essere di una sezione maggiore oppure non c´e bisogno?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Mirko!! 😀

          Per le batterie, per capire il cavo più adatto devi vedere sulla tabella tecnica l’amperaggio di scarica massima, e poi osservando la tabella della misura cavi a 12V, tenerti alla misura superiore. Tra batterie e bus bar il cavo deve essere di sezione superiore, passando di li la somma della corrente creata dalle singole batterie.

          Se vuoi mandami la tabella su whatsapp che ci do un’occhiata (+393518584191), ma sono quasi sicuro che tra le batterie con un 25mm2 (max Amp =129) ci stai largo, tra batterie e bus bars con un 50mm2 (max Amp = 198) pure 🙂

          Rispondi
      73. luca majuri

        ciao e complimenti,una guida molto esaustiva e dettagliata!!!!!!

        Rispondi
        • Dani

          grazie Luca 🙂

          Rispondi
      74. Gianni Ferrandu

        Buongiorno Dani,
        voglio ringraziarti per le informazioni, ho trovato molto utile questa guida, ben fatta, a prova di “tonto”!!!
        Ho seguito diverse delle tue indicazioni e ho trovato conferma della bontà di materiali selezionati.
        Sto facendo un impianto simile su una barca: pannelli fotovoltaici, regolatore di carica, caricabatterie 220V e 12V dall’alternatore.
        Grazie grazie grazie

        Gianni

        Rispondi
        • Dani

          Mi rende felice che sia d’aiuto, buon lavoro per il tuo progetto Gianni! 😀

          Rispondi
      75. IOSCA SALVADE'

        Davvero complimenti per questa guida adatta anche ai neofiti ed a chi si approccia per la prima volta al mondo del camper ed impianti fotovoltaici.
        Una manna dal cielo 🙂
        grazie per il contributo reso disponibile a tutti, me lo studierò per benino prima di valutare qualsiasi eventuale upgrade all’impianto presente ormai vecchio di vent’anni.
        Un saluto e buoni viaggi 😀

        Rispondi
        • Dani

          Grazie mille, altrettantooo!!

          Rispondi
      76. Glauco

        Ciao, complimenti per la tua guida davvero ben fatta.
        Ho però un perplessità, dovrei collegare la batteria motore caricata dall’alternatore del mio Pickup Ford Ranger ( di tipo , purtroppo “intelligente” ) alla cellula abitativa nel cassone ( circa 6 metri di distanza), nella quale ho 2 batterie AGM da 100 ah ciascuna. Applicherei in prossimità della batteria Stop and start da 85 Ah questo isolatore https://www.amazon.it/gp/product/B09HKPV1P4/ref=ox_sc_act_title_13?smid=AJ7HPY7B7JROC&psc=1 e da li devo posare il doppio cavo + e – che , secondo le tue indicazioni deve essere di 16 mmq.. IL problema è che devo trovare poi uno spinotto di collegamento (se possibile stagno) per collegarmi alla presa sulla cellula, ma non esistono che accettino tali diametri di cavi. Un elettricista mi ha detto che sono più che sufficienti due cavi da 6 mmq. ( i quali sarebbero spinottabili) in quanto la corrente che passa dal cavo non sarà mai piu di 20 Ah, ( non è collegata ad un “utilizzatore”, tant’è che mi farebbe mettere un fusibile all’uscita dell’isolatore da 20/30 Ah. Che ne pensi?
        Inoltre, che soluzione vedresti per “spingere” l’alternatore “intelligente” a produrre di piu’? ( ho letto che alcuni semplicemente staccano il suo contatto di consenso alla batteria. Grazie mille!!!

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Gianlu!

          Quell’isolatore lo potresti mettere tra la batteria servizi e quella motore.

          Il cavo da 6mm è davvero troppo sottile per fare un tragitto di 6 metri. Ti lascio qui la tabella per le sezioni consigliate stando sotto ad una caduta di tensione del 3% (https://i0.wp.com/lostontheroute.com/wp-content/uploads/2021/10/sezione-cavi-12V-lunghezza-circuito.png?resize=883%2C403&ssl=1). Essendo la batteria motore a 12V e le batterie servizi pure, mantenere la caduta di tensione al minimo nel tuo caso è ancora più essenziale per assicurarsi la maggior carica possibile. Ti lascio il mio whatsapp 3518584191, se mi mandi qualche foto di dove vorresti fare il collegamento, magari ti posso aiutare con lo spinotto (forse quelli per i ganci traino si potrebbero adattare…) 🙂

          Dani

          Rispondi
      77. Andrea b

        Ciao Dani,

        riguardo la sezione dei cavi, mi ritrovo con diversi metri di 35mm che mi avanzano, e noto che il 120 è difficile da reperire e costosto, potrei mettere ad esempio 3-4 cavi che dal solito m8 della bus bar arrivano all’inverter che voglio alimentare?

        grazie

        Andrea

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Andrea!

          Si, questa è una soluzione, però calcola che in questo caso sarebbe meglio mettere un fusibile adeguato su ciascun cavo: immagina il caso in cui uno dei cavi per qualunque motivo saltasse, i rimanenti verrebbero sottoposti ad una corrente molto maggiore, con rischio di prendere fuoco. Meglio stare sicuri 🙂

          Rispondi
      78. ilaria g

        Ciao Dani, dovresti farci un libro con questa guida 😉

        una domanda semplice, negli schemi sia l’andata , positivo che il ritorno negativo sembrano sempre della solita lunghezza, ci sono problemi se ad esempio il positivo è più lungo e il negativo più corto o viceversa? o vanno fatti identici?

        grazie mille, buon lavoro

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Ilaria!! 🙂 A dir la verità, piano piano lo sto scrivendo ahah ma ci vorrà ancora del tempo:)

          Non c’è nessun problema a metterli diversi, calcola la sezione individualmente di uno e dell’altro se le differenze sono MOLTO differenti 🙂

          Rispondi
      79. Sandro

        Ciao Dani,
        scusa il doppione, ma non trovo piu’ la mia domanda di ieri…quindi te la rifaccio.
        Io mettero’ una batteria LiFePo4 da 300Ah, e poi Victron BlueSmart come regolatore solare e DC-DC Victron.
        Tutto con Bluetooth, inclusa la batteria che ha un’app dedicata connessa al BMS.
        In questo scenario, e secondo la tua esperienza, ha senso montare uno shunt come il Victron 722, oppure è ridondante, vista l’abbondanza di dati che già si possono leggere su batteria e regolatore/caricatore?
        Grazie in anticipo.

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Sandro!! 😀

          Senti, il Bluesmart, Bluesolar e Orion si occupano tutti del loro impianto di ricarica e di quanta energia sta fluendo attraverso essi, ma nessuno da dati riguardo alla corrente che sta venendo scaricata dalle batterie o la percentuale di carica delle batterie; per questo normalmente si installa lo smartshunt.
          Detto questo, considerando le batterie che hai scelto, se sia necessario oppure no lo Smarshunt dipende da quali informazioni ti da la app delle batterie: essenziale sono sicuramente lo stato di carica ed il voltaggio, opzionale ma altrettanto utile è conoscere l’energia di scarica istantanea (quanti Watt/Ampere si stanno consumando in un dato momento).
          Alcune batterie nella loro app già forniscono queste informazioni (come se avessero uno smartshunt integrato), altre danno la percentuale di carica, ma quando la batteria è connessa ai pannelli solari sballano il voltaggio. Se vuoi dirmi il nome delle batterie o mandarmi foto della app/istruzioni posso darci un’occhiata e dirti di più 🙂

          Spero sia d’aiuto,
          Dani

          Rispondi
          • Sandro

            Assolutamente si, grazie mille, prendero lo smartshunt.

            Ora pero’ ho un’altra domanda: i bus bar. Vedo che ce ne sono tanti: da 150, 250 & 600 Ampere.
            Vista la batteria da 300A dovrei prendere quelli da 600A che costano un botto (136€ l’uno, contro i 20€ di quelli da 150A)? Confermi? Oppure sono sufficienti quelli piu’ economici?

            Rispondi
            • Dani

              Ciao Sandro! Scusami per la risposta tardiva 🙂

              Le bus bar non devi calcolarle in base alla capacità delle batterie, ma in base alla corrente massima che richiedono le tue utenze.

              Per esempio, se hai un inverter da 3000W/12V=250A, aggiungici un 20-30A di 12V e viene 280A. Quindi in questo caso da 300A sono perfette.
              Per sapere quali vanno bene a te, calcola gli ampere richiesti dalle tue utenze, e poi vai alla dimensione di bus bars superiore 🙂

              Rispondi
      80. Maddalena

        Ciao Dani! Complimenti per l’utilissimo lavoro che hai fatto! Ti offrirò una barretta fredda s mai ci incontreremo on the road. Curiosità l’inverter della Giandel come regge a distanza di tempo? Lo raccomanderesti?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Madda! Ahahahah ci conto!! 😀

          In quasi due anni, di cui uno on the road full-time, mai avuto un problema 🙂 E’ un prodotto molto solido con un buon customer service, secondo me vale la pena per il prezzo, rispetto a brand molto più blasonati e costosi (es. Victron/Renogy) che in campo Inverter non offrono molto di diverso.

          Rispondi
      81. Sandro

        Ciao Dani, volevo chiederti una curiosità sulla connessione del Victron MPPT 100/45: io ho inserito i cavi appositamente spellati, ma anche stringendo le viti al massimo, vedo che i fili non sono solidamente bloccati nel regolatore.
        Tu come hai fatto?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Sandro! Scusami molto per la tarda risposta, non so come mi ero perso il messaggio!
          Probabilmente hai già trovato la risposta… il trucco sta nel girare bene le viti ed eventualmente inserire il cavo nella parte sinistra del buco in modo che girando la vite lo prenda saldamente.

          Buona lavoro a te!

          Rispondi
      82. Danir

        Ciao Dani, grazie mille davvero per questa guida super esaustiva!
        Sto progettando l’impianto del mio Bulgaro e ho (per ora) tre quesiti sulla scelta dei cavi:

        1- Mi confermi che la tua “TABELLA: SEZIONE GIUSTA DI UN CAVO A 12V” va consultata raddoppiando le distanze tra il dispositivo e le bus-bar (quindi sommando la lunghezza del positivo con quella del negativo) mentre nella tabella “Scegliere i Cavi 12V adeguati in base alla lunghezza del Circuito” (come anche nel tool online sul sito della Oppo) si considera solo l’andata (quindi la lunghezza di un solo cavo)?

        2- Sul tetto ora ho un pannello 12v da 150W che dista dalle bus bar circa 5,5mt. Installando un cavo da 10mm2 avrei una perdita di tensione di soli 2.04% (in realtà, se ho studiato bene, molto meno considerando che prima di entrare nel regolatore di carica il pannello lavora a voltaggi superiori che mi riducono l’amperaggio).
        Siccome però vorrei tenermi la possibilità di raddoppiare con un secondo pannello uguale, a questo punto con 300W avrei un caduta di tensione di ben 4.08% che non è accettabile.
        Al di là del fatto che in realtà considerando i reali voltaggi del pannello probabilmente sarei comunque dentro una perdita accettabile, mi chiedevo: e se l’eventuale secondo pannello lo installassi in serie? Otterei una tensione doppia ma manterrei l’amperaggio di prima, giusto? In sostanza, se non prendo un abbaglio, con una semplice modifica di collegamento potrei permettermi un cavo molto più sottile (a patto di avere un MPPT che gestisca la tensione, certo). O sto sbagliando tutto?

        Rispondi
        • emergency

          Ciao Danir!! Scusami per la tarda risposta, mi ero perso il commento! xD

          Si, la tabella l’ho creata considerando il massimo margine possibile di sicurezza ed una caduta di tensione inferiore all’1%, mentre i calcolatori normalmente la mettono al 3%.

          Per i pannelli, se hai un regolatore di carica MPPT che può gestire anche un voltaggio a 24V, potresti si mettere i due pannelli in serie e lasciare lo stesso cavo (inoltre arrivando a 24V guadagneresti un po’ di produzione nelle ore di alba e tramonto) 🙂
          Te lo stavo scrivendo, e poi ho visto che già ci avevi pensato, ottimo!! 😀

          Rispondi
      83. Dimitri

        Ciao Dani, complimenti per il super lavoro che hai fatto, lo sto leggendo e rileggendo e ad ogni passaggio ci capisco qualcosa di più; ti volevo fare però una domanda: come mai non hai previsto di poter caricare anche la batteria motore quando sei collegato alla 220V? Se uno volesse farlo, come inseristi questa modifica nel tuo schema?

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Dimitri!! Non abbiamo previsto una carica della batteria motore perchè essenzialmente non abbiamo previsto di lasciare il camper fermo xD
          Detto questo, nel caso dovesse scendere troppo -da sola comunque ci metterebbe 3-4 mesi- (o lasciata accesa per errore, il che invece ci è successo più volte ahahah), ci portiamo dietro sia i classici cavi per rianimarla in parallelo (con le batterie servizi), sia un caricatore apposito per recuperarla nel caso fosse scesa troppo (questo: https://amzn.to/49lVlAj), che alimentiamo tramite l’inverter.

          Alternativamente, per un veicolo che comunque deve passarsi l’inverno fermo o comunque non è sempre in uso, si può pensare ad un parallelatore tra batterie servizi e motore (in modo che passi la carica della colonnina o dei pannelli solari nel caso ci siano :).
          Spero sia d’aiuto,
          Dani

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      84. Carlo Del Lupo

        Complimentoni per questa guida molto utile e dettagliata!! Top! Grazie mille per tutto il tempo speso per realizzarla!

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        • Dani

          Grazie per il tuo feedback Carlo!! Felice di essere d’aiuto 🙂

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      85. Danir

        Ciao Dani! Altra domandina: in alcuni MPPT Victron ho notato l’uscita “Load” accanto a “Batt” e “PV”.
        Serve per collegarci direttamente i Bus Bar invece che collegarli al pacco batterie, corretto?

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      86. Andrea Bighini

        Ciao, intanto grazie della guida, la migliore che abbia trovato, volevo farti due domande:

        1) il mio impianto, interamente a 12v, a massimo carico dovrebbe arrivare a 170A. mi chiedevo se la scatola dei fusibili che trovo linkata andasse bene anche a 100A di intensità di corrente in entrata massima poichè in tensione nominale a 32 volt o se c’è un’altra ragione. Non ne trovo superiori a 100A

        2) Visto che non ho necessità di usare delle bus bar, pensavo ti collegare direttamente i cavi + e – dalla batteria alla scatola dei fusibili. Il problema è che i terminali dei cavi batteria di sezione 70mm2 sono degli M8 mentre la scatola dei fusibili ha i collegamenti M5. Posso a tuo parere collegarli ugualmente e avvitare bene? in alternativa pensavo di comprare dei terminali M5 dai quali tagliare le parte in cui normalmente si infila il cavo di rame (la parte “tubolare”) e fare una specie di sandwitch infilando in ordine il terminale m8 del cavo batteria, il terminale m5 (la parte quadrata con il foro) e in fine il dado della scatola fusibili.

        Fammi sapere se ci fossero altre vie o se è fattibile senza creare una bomba artigianale 😉

        Grazie

        Andrea

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      87. Fabio Ferrari

        Ciao Daniele, mi aggrego ai vari complimenti che mi hanno preceduto. La tua guida ha dato la possibilità ad un neofita come me di risparmiare un sacco di tempo e danaro! Grazie grazie! Mi rimane un piccolo dubbio che vorrei sottoporti: alcune utenze tipo Maxxfan, frigo, piano induzione, hanno già dei cavi in uscita. La mia domanda è: nel caso ci fosse necessità di utilizzare dei cavi di sezione maggiore per il nostro impianto, possiamo collegarci a quei cavi o dobbiamo eliminarli attaccandoci direttamente alle utenze?
        Ti ringrazio anticipatamente e mi scuso nel caso tu abbia già trattato l’argomento. Buon cammino!
        Fabio

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