Camperizzare un Furgone: Guida all’Isolamento Termico

Come isolare un van - camperizzare fai da te

A cosa serve l’isolamento in un Furgone Camperizzato?

Come funziona la trasmissione di calore?

Che materiali usare per coibentare il tuo Furgone?

Quali sono i loro vantaggi e svantaggi?

In questa Guida,

troverai tutte le risposte a queste domande, ed a molte altre! 🙂

 

CAMPERIZZARE UN FURGONE: PERCHE’ LA COIBENTAZIONE E’ ESSENZIALE?

Se sei mai entrato in un auto parcheggiata durante una torrida giornata d’estate o dopo una fredda notte d’inverno, probabilmente già ti sarai reso conto di quanto un veicolo in metallo conduca il calore.

Se stai pensando di camperizzare un furgone più o meno grande, quello che devi sapere è che senza le dovute modifiche per il controllo termico, il tuo veicolo si comporterà esattamente come quell’auto parcheggiata: diventerà un potenziale forno rovente sotto al sole d’estate, ed un freezer gelido nei giorni freddi d’inverno.

Visto che un camper, inclusi i furgoni camperizzati Fai-da-Te, mira ad essere essenzialmente una piccola casetta su ruote, è perciò importante pensare a come renderla il più confortevole possibile, anche in termini di temperatura.

Per controllare la temperatura interna di un van, ovviamente si possono utilizzare una ventola da soffitto per il ricambio d’aria, un sistema di riscaldamento per mantenere la temperatura confortevole d’inverno, ed in alcuni casi pure un climatizzatore.

Detto questo, tutti questi apparati ovviamente consumano più o meno energia, ed è uno spreco (oltre che un gran costo!), tenerli accesi tutto il tempo perchè il calore penetra all’interno o si disperde all’esterno attraverso le pareti metalliche del tuo van.

E qui entra in gioco l’isolamento termico!

L’isolamento termico, altro non è che un’ “imbottitura” delle pareti/pavimento/soffitto e tutti i ponti termici del tuo furgone, che aiuta il tuo veicolo a mantenere il calore al suo interno d’inverno, ed all’esterno in estate.

Con un buon isolamento termico, il tuo camper sarà più piacevole e godibile da vivere in tutte le stagioni.

In questa guida, ti spiegherò tutto sull’isolamento termico di un van: come si trasmette il calore, i materiali coibentanti presenti sul mercato, le loro caratteristiche, la mia esperienza ed i miei consigli per fare un lavoro ancora migliore di quello che ho fatto io! 😉

Buona Lettura!

 

1. La Teoria: Capire come si Trasmette il Calore

teoria dell'isolamento termico di un camper

Prima di cominciare a parlare di isolamento per il tuo furgone, è importante capire i modi in cui si può muovere il calore. 

Nel caso di un camper infatti, il calore si può “muovere” (inteso come entrare, uscire e girare) in tre diverse maniere:

  • per radiazione,
  • per conduzione
  • e per convenzione. 

Nei prossimi paragrafi, ti spiegherò brevemente ciascuno di questi termini e perchè sono importanti da capire per isolare (anche detto “coibentare”) il tuo furgone camperizzato nella maniera più efficacie. 

Capendo la teoria, sicuramente sarai in grado di fare in totale autonomia le scelte migliori per coibentare il TUO furgone nella maniera migliore 🙂

1.1 LA RADIAZIONE: IL CALORE CHE PASSA ATTRAVERSO L’ARIA O IL VUOTO

 La radiazione è il fenomeno naturale per cui il calore si trasmette attraverso l’aria o un corpo vuoto.

Quando sei al sole e ti senti scaldare dai suoi raggi, quella è la radiazione solare: i raggi che senza toccare null’altro prima, portano il calore dove arrivano.

Nel caso del tuo van, i raggi solari possono scaldano la lamiera esterna per radiazione, e possono pure passare attraverso le finestre arrivando a battere direttamente sugli interni.

Per questo, oltre che scaldare ovviamente il telaio esterno del tuo veicolo, le radiazioni solari possono anche scaldarne l’interno, passando attraverso i vetri scoperti delle tue finestre.

Se questo processo può essere comodo e piacevole in inverno (o comunque con climi freddi), in estate può veramente trasformare il tuo van in un forno rovente (come quando parcheggi una macchina al sole d’estate).

Per fermare la radiazione solare attraverso le finestre (o qualunque altra superficie), normalmente si utilizzano delle superfici riflettenti che a seconda della direzione in cui vengono installate, possono mantenere il calore fuori, o all’interno del veicolo (di più in seguito). 

1.2 LA CONDUZIONE: IL CALORE CHE PASSA ATTRAVERSO IL CONTATTO

La conduzione è quel processo termico per cui il calore passa da una superficie calda ad una più fredda tramite il contatto.

Se per sbaglio, hai mai bevuto un caffè troppo caldo e ti sei scottato la lingua, sappi che te la sei scottata per conduzione (il calore è passato velocemente dal caffè caldo alla tua lingua, non appena l’ha toccata).

Nel caso del tuo van, il calore può passare per conduzione attraverso il tuo pavimento, le tue pareti ed il tuo soffitto e tutto ciò che si può toccare. 

Essendo la maggior parte del tuo furgone in metallo (che conduce benissimo), il calore può facilmente passare per conduzione dall’esterno verso l’interno e viceversa. 

Per ovviare a questo problema e per mantenere il calore fuori d’estate e dentro d’inverno, è necessario ridurre la capacità di conduzione termica del tuo furgone e per farlo si usa l’isolamento termico (anche chiamato “coibentazione termica”). 

Nota: la scocca dei camper di fabbrica è normalmente costruita in vetroresina bianca, un materiale che conduce molto meno calore della lamiera (magari pure colorata come nel nostro caso!) di un furgone. Per questo, l’isolamento nei furgonati è ancora più importante che nei camper!

1.3 LA CONVEZIONE: IL CIRCOLO DI CALORE ALL’INTERNO DI UN FLUIDO (LIQUIDO O GAS)

La convezione è il movimento del calore in un fluido (liquido o gas), dove il caldo sale verso l’alto, mentre il freddo (più pesante) scende verso il basso. 

Nel caso del tuo van, l’aria più calda tenderà a salire verso il soffitto, mentre quella più fredda a scendere verso il pavimento.

Capire la convezione è importante per capire dove concentrarsi di più con l’isolamento termico: infatti, isolare maggiormente il tetto del tuo van ti aiuterà maggiormente a preservare il calore d’inverno .

Nota bene: visto che nel camperizzare un van, ogni centimetro conta, è importante saper capire dove “investire” qualche centimetro in più in isolamento, e dove invece si può evitare. Personalmente, dico che l’isolamento non è mai “troppo”, ma ovviamente bisogna fare dei compromessi perchè porta via preziosi centimetri.

Detto questo, prima di continuare con i prossimi capitoli dell’articolo, vediamo insieme cosa intendiamo per isolamento termico.

 

1.4 CAPIRE COS’E’ L’ISOLAMENTO TERMICO E LE “TRE PREMESSE” DELL’ARTICOLO

Se già hai navigato un po’ in internet, ti sarai accorto come il tema “isolamento termico” per un van camperizzato sia un po’ un misto tra religione e scienza: tutti hanno un’opinione diversa su cosa sia meglio utilizzare e ci sono mille miti su tutti i materiali.

Lo scopo di questo articolo, non è confonderti ulteriormente, ma semplicemente aiutarti a capire la teoria dell’isolamento termico ed a fare la scelta più giusta per il TUO progetto.

Per questo motivo, prima di continuare ci tengo a mettere in chiaro tre punti fondamentali da tenere a mente:

  • L’isolamento termico di un furgone consiste nel mantenere il calore dove è: se è fuori, farlo rimanere fuori (d’estate), e se è dentro, farlo rimanere dentro (d’inverno). Per fare ciò, serve utilizzare materiali termo-isolanti che funzionino da barriera di calore (che quindi non tramettano facilmente il calore e che fatichino a scaldarsi). 
  • Opzioni di materiali isolanti ce ne sono tante, e non ce n’è una che è migliore delle altre in tutti i casi. Tutto dipende dalle TUE preferenze, dal TUO progetto e dal TUO budget. Io nei prossimi capitoli, ti mostrerò tutte le opzioni di isolamento con i loro vantaggi e svantaggi, in modo da darti in mano la possibilità di fare una scelta informata e utile a soddisfare le tue esigenze.
  • In questo articolo NON entrerò nei tecnicismi di come si trasmette il calore o di come si misura la resistenza termica (se comunque ti può interessare saperne di più, ti consiglio questo dettagliato articolo di Justmolla.it). Questo articolo è pensato per semplificarti la vita, spiegarti tutto ciò che c’è da sapere in maniera semplice, ed arrivare a fine articolo con una soluzione in tasca.

Messe in chiaro queste premesse, siamo pronti per lanciarci alla ricerca dell’isolamento perfetto per il tuo furgone camperizzato.

Nei prossimi capitoli, in ordine, ti spiegherò quali sono le caratteristiche dei materiali che devi tenere a mente, quali materiali esistono sul mercato, le loro proprietà ed infine ti spiegherò come io personalmente ho coibentato il mio van.

2. Caratteristiche da Considerare nella Scelta del Materiale Isolante

coibentare - isolare furgone camperizzato - camper fai-da-te isolamento termico

Prima di mostrarti le vari opzioni di coibentazione disponibili sul mercato, credo sia importante spiegarti brevemente le caratteristiche principali in cui i diversi materiali si differenziano.

In questo modo, avrai delle categorie chiare con cui paragonare le opzioni di isolamento che andremo a vedere di seguito, e con cui potrai confrontarle in base alle tue preferenze ed esigenze.

Di seguito, trovi le sei categorie che ti consiglio di tenere a mente quando valuterai quale materiale isolante scegliere: coefficiente di coibentazione, impermeabilità, facilità d’installazione, sostenibilità, tossicità e ovviamente costo (al metro quadro).

Se non ti interessa imparare la teoria o già la conosci, puoi saltare il seguente capitolo ed andare direttamente alla Tabella Comparativa dei Materiali Isolanti.

 

coefficiente di coibentazione - isolamento camper

2.1 COEFFICIENTE DI COIBENTAZIONE

La capacità di un materiale di isolare (bloccare la trasmissione del calore) viene comunemente misurata con un coefficiente di coibentazione chiamato Valore-R. 

R misura la capacità di bloccare il calore (resistenza termica) di un materiale di spessore 1Inch (2,54cm). 

Più R è alto, più il materiale è isolante. Se 1-Inch di un materiale ha valore R=6, isolerà il doppio rispetto ad un materiale con valore R=3, e la metà di 2-Inches dello stesso materiale (R=6+6=12).

impermeabilità isolante camper

2.2 IMPERMEABILITA’

Il vapore e la condensa possono essere dei problemi in uno spazio chiuso e ridotto come l’interno di un furgone camperizzato. 

Infatti, il vapore caldo che tende a librarsi verso l’alto nell’aria, quando entra a contatto con materiali più freddi può condensare in goccioline d’acqua (come succede sui vetri di un’auto parcheggiata con qualcuno all’interno) che potrebbero infiltrarsi all’interno del tuo isolamento.

Acqua vicino alla lamiera, nel lungo periodo significa ruggine. Un’isolamento non impermeabile, potrebbe dare luogo alla muffa per crescere. Per questo è bene capire bene tutti le tecniche di controllo dell’umidità (riscaldamento, finestre, ventola etc.) e valutare l’installazione di una barriera a vapore e l’uso di materiali isolanti impermeabili.

 

isolare un furgone camperizzato - guida

2.3 FACILITA’ D’INSTALLAZIONE

Se vuoi lanciare nell’equazione della tua scelta di coibentazione anche il valore del tuo tempo e della tua sanità mentale, probabilmente sarai felice di ponderare nella tua scelta anche la facilità d’installazione. 

Infatti, alcuni materiali isolanti sono estremamente semplici e veloci da installare: li prendi, li posi ed hai finito (poi vedremo quali).

Altri invece, necessitano di essere tagliati e lavorati. Altri ancora appiccicano, altri sporcano molto, altri sono potenzialmente tossici e vanno posati con guanti e mascherina… insomma ogni materiale va installato in maniera diversa e comporta un lavoro diverso.

sostenibilità - isolare un van furgone da camperizzare

2.4 SOSTENIBILITA’

Al giorno d’oggi sempre più persone cercano di incrementare la sostenibilità del proprio stile di vita in vari ambiti delle loro vite.

Se per te è importante sapere come vengono prodotti i materiali isolanti e che impatto ha il loro ciclo vitale sull’ambiente circostante, probabilmente ti interesserà tenere a mente questo criterio di giudizio.

Infatti, diversi materiali hanno impatti diametralmente opposti: alcuni sono semplici prodotti naturali, mentre altri sono prodotti di reazioni chimiche più o meno inquinanti.

isolamento termico per camper - tossicità materiali

2.5 TOSSICITA’

Alcuni materiali isolanti di quelli che ti mostrerò di seguito possono essere potenzialmente tossici per la tua salute.

Ovviamente, se installati bene e con le dovute precauzioni, nessuno di loro ti darà problemi (altrimenti neanche te li nominerei!).

Detto questo, credo sia importante informati dei rischi dei diversi materiali e delle precauzioni necessarie sia nell’installarli che nello sterilizzare la loro pericolosità una volta installati.

isolamento termico per camperizzare un furgone - cosa scegliere?

2.6 COSTO AL METRO QUADRO

Dulcis in Fundo, ma non per questo non di minor rilevanza: il costo!

Infatti, per quanto si possa voler tutto (es. un prodotto sostenibile, non tossico, super-isolante, impermeabile e facile da installare), se si ha un budget limitato purtroppo bisogna fare delle scelte e trovare dei compromessi.

Il costo di un materiale, indubbiamente guiderà la tua scelta, e per questo è incluso in questa lista. Ho deciso di includerlo come “costo al metro quadro” per aiutarti a paragonare materiali diversi che spesso vengono venduti in confezioni e dimensioni molto differenti.

Ora che abbiamo visto i parametri importanti per giudicare e scegliere un materiale coibentante per il tuo furgone camperizzato, entriamo nei dettagli di ciascun materiale isolante presente sul mercato.

3. Sommario dei Materiali Isolanti più comuni sul Mercato

isolamento pavimento giulia 2

Qui di seguito, ti lascio una Tabella Comparativa dei Materiali Isolanti più comunemente usati per le camperizzazioni Fai-da-Te. ho creato questa tabella in modo che tu possa cliccare facilmente sulla caratteristica dei materiali che più ti interessa ed ordinare i materiali secondo di essa.

NOTA: I valori espressi nella tabella sono indicativi di un prodotto medio e non sono precisi alla virgola. Alcuni produttori possono essere più sostenibili di altri ed ovviamente i prezzi possono oscillare nel tempo. La tabella è stata creata con lo scopo di darti un’immagine generale dei materiali disponibili e delle loro proprietà: poi ovviamente, per scegliere il meglio per il tuo progetto, dovrai sempre valutare le caratteristiche e la convenienza dei prodotti che troverai intorno a te.

 

Tabella dei Materiali Isolanti per Coibentare un Camper Fai-da-Te

Materiale Isolante Valore-R Impermeabile Installazione Sostenibilita Tossicita Prezzo m/2 (R=6)
Lana di Vetro3,5NOCon Maschera/GuantiMedia (Produzione Inquinante)Alta 2,5
Lana di Roccia3SI (al vapore)Con Maschera/GuantiMedia (Materiale Riciclato)Media4
Lana di Pecora3,5NOFacileAlta (Prodotto Naturale)Nulla10
Pannelli XPS5SIMedioScarsa (Produzione/Post-Uso Inquinante)Bassa5
Pannelli EPS3,8NOMedioMedia (Smaltimento Inquinante)Bassa8
Pannelli Polyiso6,5SIMedioMedia (Materiale Riciclato)Bassa8
Sughero3,8SI (trattato)FacileAlta (Prodotto Naturale)Nulla20
Schiuma Poliuretanica6,5SIMedio (cola e appiccica)Scarsa (Gas CFC Inquinanti)Media18
Reflectix1SIFacileMedia (Riciclabile)Nulla10
Thinsulate3,3SIFacileAlta (Materiali 100% riciclati)Nulla28
Denim3,5NOFacileAlta (Fibre di Cotone Riciclate)Nulla5
Armaflex4,2SIFacil(issima)Media (Produzione Inquinante)Nulla32

Ora che hai la tabella per comparare le caratteristiche dei vari materiali, voglio parlarti brevemente un po’ di più di ciascuno di essi e delle loro proprietà.

Qui di seguito, ti lascio la una breve descrizione di ciascun materiale termo-isolante, ognuno con i suoi vantaggi e svantaggi più rilevanti. 

Una volta che ti avrò mostrato nei dettagli i diversi materiali, ti mostrerò che cosa ho usato io per isolare termicamente il mio VW Crafter e, con foto e video, ti mostrerò tutto il mio processo di installazione passo a passo.

 

3.1 OPZIONI DI MATERIALI TERMO-ISOLANTI PER COIBENTARE UN VAN FAI-DA-TE 

lana di vetro - isolare un furgone camper fai da te

LANA DI VETRO

Prodotto morbido e versatile creato chimicamente attraverso la lavorazione del vetro. E’ un’isolante termico ed elettrico facile da inserire in cavità e posti angusti per via della sua grande flessibilità.

Negli ultimi anni viene poco utilizzata nella coibentazione di veicoli Fai-da-Te per via della sua potenziale tossicità: con il movimento, le fibre di vetro possono liberarsi nell’aria e sono potenzialmente cancerogene.

Per essere installata correttamente, è necessario l’uso della mascherina. Per essere sterilizzata e resa innoqua, è necessario essere sicuri di sigillarla per bene dietro le pareti del tuo allestimento.

+ Costo Bassissimo

+ Facile da Inserire nelle Cavità

– Potenziale Tossico/Cancerogeno, deve essere sigillata

– Non Impermeabile

lana di pietra per isolare un van furgone camper fai da te

LANA DI ROCCIA

Materiale creato dalla lavorazione di roccie e minerali. . Relativamente poco costoso e molto flessibile, è un materiale termo-isolante e fortemente ignifugo, normalmente usato per l’isolamento termico nelle case.

La lana di roccia, come la lana di vetro, deve esser installata con guanti e mascherina. Infatti, anche in questo caso c’è il rischio che piccole schegge di materiale si stacchino e vengano inalate.

Sul mercato si trovano tipologie di lana di roccia impermeabili, però mai al 100%. Per questo motivo, se non ben sigillata, la lana di roccia può essere un terreno fertile per l’umidità ed i problemi che ciò può comportare.

+ Costo Basso e Facile da Reperire

+ Reperibile in qualunque Brico

+ Facile da Tagliare ed Inserire nelle cavità

– Potenziale Tossico, deve essere sigillata

– Assorbe l’umidità

pannelli xps per isolare coibentare un furgone

PANNELLI XPS (Polistirolo Estruso)

I Pannelli XPS (Polistirene Estruso) sono dei pannelli formati da micro-celle chiuse contenenti micro-quantità di gas. Il loro coefficiente di coibentazione è molto elevato, con un valore-R di 5.

I pannelli XPS sono estremamente idrorepellenti (quindi impermeabili) e  sono molto resistenti alla compressione (ottimi per isolare il pavimento).

Il loro processo di produzione purtroppo li rende uno dei materiali isolanti meno “green” da un punto di vista ambientale. Si tagliano facilmente con un coltello o un taglierino.

+ Costo Contenuto

+ Impermeabili e Relativamente di Facile Installazione

+ Coefficiente di Coibentazione Molto Elevato (R=5)

– Il Processo di Produzione è Inquinante

– IQuando si tagliano fanno tante briciole

poliestirene espanso per coibentare camperizzare van

Pannelli EPS (Polistirolo Espanso)

Pannelli di polistirene in schiuma, spesso venduti rivestiti da una barriera alla radiazione (color argento).

Tra i pannelli è quello con il valore-R più basso (3,8) ma comunque più che decente.

Hanno una longevità minore rispetto ad altri pannelli invece, in quanto tendono ad assorbire l’umidità.

Nonostante i pannelli EPS siano leggermente meno inquinanti dei pannelli XPS, salvo tu trovi qualche offerta conveniente, personalmente li vedo come un’opzione dominata dagli altri pannelli.

+ Costo Contenuto

+ Facili da Installare

– Il Processo di Produzione è Inquinante

– Assorbono l’umidità

– Quando si spezzano, si sbriciolano in tante palline

pannelli polyiso per isolamento camper fai da te

PANNELLI IN SCHIUMA POLIYSO

I pannelli più sostenibili e meno tossici della lista. I pannelli in polyiso hanno un’altissimo coefficiente di coibentazione (R=6,5) che ti permette di risparmiare quasi la metà dei centimetri rispetto ad altre opzioni (es. le varie lane).

Inoltre, i pannelli polyiso sono totalmente impermeabili, rigidi ma comunque facili da installare, spesso usati in progetti di bioedilizia. 

Una parte dei pannelli è solitamente rivestita con una lamina su un lato, che funge da efficacie barriera calore e barriera termica radiante se installata con un cuscinetto d’aria di 1cm.

Le uniche note negative che ho riscontrato personalmente, sono che non sono così facili da trovare ed il loro costo è leggermente maggiore rispetto ad altri pannelli.

+ Altissima Resistenza Termica (R=6,5)

+ Impermeabili

+ Facili da Installare

– Difficili da Trovare/Procurare in piccole quantità

– Difficile da Tagliare a Misura

schiuma poliuretanica per coibentare un furgone camperizzato - guida all'isolamento

SCHIUMA POLIURETANICA

Schiuma dall’altissimo potere termoisolante (R=6,5), perfetta per riempire tutte le cavità del tuo van che non riesci a raggiungere con altri materiali.

La schiuma poliuretanica è un’isolante perfetto, però spesso è anche una soluzione definitiva da cui non si può tornare indietro una volta inserita. 

I lati negativi, è che oltre ad essere mediamente inquinante, applicarla bene è un procedimento divertente ma mediamente complicato (si espande molto, appiccica, cola etc.) e coprire tutto il tuo van solamente con schiuma è relativamente costoso.

+ Altissima Resistenza Termica (R=6,5)

+ Perfetta per riempire le Cavità 

– Costosa

– Appiccicosa, Pasticciosa e Definitva

lana di pecora per isolare van

LANA DI PECORA

Un isolante naturale e sostenibile, la lana di pecora altro non è che quel materiale che tiene calde le pecorelle durante tutto l’anno;)

La sua installazione è facile, relativamente veloce, non tossica e pure divertente: prendi, tagli ed inserisci. Il prezzo è medio, non costa poco ma neanche troppissimo. 

L’unica nota dolente, è che non è totalmente impermeabile ed assorbe l’umidità (e per evitarlo va trattata). Personalmente, la reputo una delle opzioni di isolamento più interessanti sulla lista.

+ Naturale, Sostenibile, Non-Tossica

+ Buon Coefficiente di Coibentazione

– Facile e Pulita da Installare 

– Reperibilità, Prezzo e non-Impermeabile

– Necessita di Barriera al Vapore per Evitare Muffa

– Pesa abbastana, e tende a scendere verso il Basso

thinsulate - materiali per isolamento camper fai da te

THINSULATE

Thinsulate è un materiale sintetico isolante creato dall’azienda 3M di primissima qualità, prodotto interamente con materiali riciclati.

Attutisce fortemente il suono ed ha un valore-R decente (R=3,8). E’ perfetto per gli angoli in cui ne schiuma ne pannelli riescono ad arrivare: sottile, flessibile e facile da applicare.

L’unico lato negativo (molto molto negativo) è che il suo costo rispetto ad altri materiali è assurdamente alto. Isolare un’intero van con Thinsulate è sicuramente l’opzione più brucia-portafoglio tra tutte.

+ Sostenibile, Non-Tossico, 100% riciclato

+ Buon Coefficiente di Coibentazione

– Facile e Pulito da Installare

– Prezzo Altissimo

reflectix - isolamento per finestre van e furgone camperizzato

REFLECTIX

La Reflectix altro non è che un pluriball rivestito con uno strato argentato riflettente. Questo materiale è ottimo come barriera alla radiazione (riflette il calore/raggi) ma pessimo contro la conduzione di calore (se a contatto con una superficie).

La reflectix viene normalmente usata per isolare le finestre dei veicoli in estate, ma può anche essere utilizzare girata al contrario per mantenere all’interno il calore d’inverno.

Installarla appiccicata dietro alle pareti o sopra ad altri materiali isolanti invece, non serve praticamente a niente e porta il suo valore-R a R=1. Alcuni la usano per creare una barriera vapore (di cui parlerò dopo), ma sembra diventato più un mito di internet che una cosa scientificamente utile.

+ Barriera Perfetta per bloccare la Radiazione

+ Ideale per Isolare le Finestre

– Inutile per bloccare la Conduzione del calore

– Necessita di 1cm libero di aria per funzionare

sughero per isolamento camper e van - camperizzare un furgone

SUGHERO

Il sughero è un’altra opzione d’isolamento totalmente sostenibile, naturale, riciclabile e non-tossica

I pannelli di sughero sono relativamente facili da tagliare, spezzare ed inserire, ma solo quando sottili (<2cm). Se trattati (come la maggior parte di quelli venduti per isolamento), i pannelli possono anche essere perfino impermeabilizzati.

La resistenza termica del sughero è medio-alta (3,8), il che completa un quadro più che positivo. Purtroppo, come tutte le cose belle, c’è sempre un neo: il costo è abbastanza elevato e isolare tutto il van con il sughero può costarti molto più caro che con usare altri materiali.

+ Naturale, Sostenibile, Non-Tossico

+ Possibilità di esser Impermeabilizzato

– Costo Altino

– Non ideale per zone curve (se non sottile)

DENIM ISOLAMENTO VAN

FIBRE VEGETALI “DENIM”

Materiale ecologico creato riciclando fibre vegetali (cotone, jeans, canapa, kenaf, lino etc.). 

Il coefficiente d’isolamento è in media con le lane (vetro, roccia, pecora etc.) ed offre anche un buon isolamento acustico.

Il maggior problema di questo tipo d’isolamento è che assorbe tantissimo l’umidità e che quindi, per funzionare bene senza creare muffe deve essere ben sigillato dietro ad una barriera vapore.

+ Ecologico

+ Buon Prezzo

+ Non Tossico e Facile da Installare

– Assorbe l’umidità e non è Impermeabile

– Necessita di Barriera a Vapore

– Difficile da Reperire

ISOLARE VAN CAMPER CON ARMAFLEX

ARMAFLEX

Materiale artificiale in schiuma sintetica di gomma, prodotto da Armacell.

L’armaflex è un prodotto altamente ignifugo, con un buon coefficiente d’isolamento, antibatterico, non tossico ed impermeabile.

E’ uno dei materiali più apprezzati nei camper fai-da-te per la sua malleabilità e facilità d’uso: segue bene gli angoli, aree curve ed è facile da applicare (come un adesivo).

+ Facile da Applicare

+ Buon Isolamento, Impermeabile e Ignifugo

+ Non Tossico e Antibatterico

– Tra gli Isolanti più costosi

fibra in poliestere pec

PANNELLI IN FIBRA DI POLIESTERE

Materiale isolante e fonoassorbente ottenuto dal riciclo di plastiche PET. 

Le plastiche, ridotte in fibre, vengono pressate in pannelli disponibili in vari spessori e densità. 

Il materiale è inerme, non tossico, non si sbriciola come l’XPS, ed è a sua volta completamente riciclabile.

+ Riciclato e Sostenibile

+ Prezzo Ottimo

+ Potere isolante nella norma

– Deve essere ben attaccato alle pareti (sennò potrebbe lasciare spazio per condensa)

– Non sempre facile da Reperire

GIUDIZIO FINALE:

Che Materiali scegliere per Coibentare un Furgone?

Qui di seguito trovi le mie personalissime considerazioni sui vari materiali.

Questi sono giudizi personali guidati dalla mia logica, ma ovviamente ognuno può avere la propria opinione a riguardo, ogni progetto è diverso! 🙂

DA EVITARE

  • Lana di Roccia: orribile da lavorare, assorbe umidità e condensa, tossica. Non la consiglierei in installazioni mobili. Il risparmio non vale la candela.
  • Lana di Vetro: potenzialmente tossica, e assorbe l’umidità e condensa. Non la consiglierei in installazioni mobili, malgrado il basso costo.
  • EPS: Soluzione dominata sia in qualità che prezzo dai pannelli XPS
  • Sughero: Il costo è ancora altissimo se relazionato al potere isolante. Ci sono soluzioni sostenibili a minor costo!

PER PROGETTI SOSTENIBILI

  • Lana di Pecora: materiale sostenibile però costoso, facile da installare nelle cavità, ma va installata con barriera a vapore per renderla impermeabile, altrimenti può impregnarsi ed ammuffire. Installata bene non è niente male!
  • Fibra di Poliestere (PEC): Bello il fatto che sia un materiale riciclato! Come tutte le altre fibre/lane però, necessita di barriera a vapore per diventare completamente impermeabile.
  • Fibra Denim: Fibra riciclata (che è sempre buono!) e naturale. Anche qui, serve assolutamente una barriera vapore!

 

PER PROGETTI LOW-COST

  • Pannelli XPS: Una rottura di p**** da tagliare ed installare (io l’ho fatto!), però il basso costo, l’impermeabilità ed il grande potere isolante lo rendono un ottimo materiale. Perfetto sotto pavimento, peccato per la sostenibilità scarsa.
  • Pannelli Polyiso: I migliori pannelli per pareti e soffitto, che offrono il miglior isolamento con uno spessore contenuto. Purtroppo non sono facili da trovare in piccole quantità, e non adatti (come tutti i pannelli) a coprire zone curve e contorte.
  • Reflectix:  fantastica per creare una barriera vapore se hai usato materiali permeabili. Inoltre, se installata correttamente (con almeno un cm di cuscinetto d’aria!) può far miracoli come barriera termica sia verso l’interno che verso l’esterno. lL prezzo è sceso tantissimo negli ultimi 2-3 anni.

 

I MIGLIORI MATERIALI (SE HAI BUDGET!)

  • Armaflex: Facile da installare e si trova di vari spessori. La capacità isolante non è alta come per altri materiali (XPS, Polyiso, Schiuma etc.), però è comodissima da tagliare ed installare anche su superfici curve. Ideale per pareti storte, coprire i ponti termici ed insieme a pannelli XPS o Polyiso. Mettere solamente 2-3cm di Armaflex è un po’ pochino per coibentare un furgone 4 stagioni.
  • Schiuma di Poliuretano Espanso: Appiccica ed è odiosa da installare. Però è velocissima da applicare ed è la soluzione ideale per riempire tutte le cavità e le fessure tra i pannelli (se ne hai usati). Fare tutto il van solo con la schiuma costerebbe un capitale, però è la cosa che isola di più in assoluto! Noi ne avremo usate 10 bottiglie per gli intercapedini 🙂
  • Thinsulate: è un materiale creato in laboratorio appositamente per occupare poco spazio ed essere super termicamente isolante. Se potete permettervelo: il thinsulate è fantastico (è lo stesso materiale con cui si fanno i guanti termici per capirci!). Coprire tutto il van con questo materiale però, potrebbe costarvi mille euro o più!

 

 

4. La mia Scelta: Come Ho Coibentato il mio Van – Passo a Passo

Dopo essermi informato sulle caratteristiche dei vari materiali termoisolanti, e dopo aver fatto una ricerca sulla disponibilità ed i prezzi intorno a me, ho deciso di isolare il mio van nella seguente maniera:

Le ragioni delle mie scelte sono state:

  • Non volevo materiali che assorbissero il vapore e l’umidità, neanche in parte. Per questo, mi sono visto costretto a scartare le lane, anche se devo dire che sia la lana di pecora mi intrigava molto per tutte le sue altre ottime qualità (sostenibile, facile da installare, non tossica etc.). 

  • Ho scelto i materiali che mi davano il maggior valore-R restando in 4cm di spessore (volevo riempire le rientranze ma non trabordare troppo, per non perdere spazio orizzontale all’interno del van), e pannelli XPS da 4cm uniti alla schiuma avrebbero creato lo spessore perfetto! Ho valutato anche il Polyiso, ma al momento della mia camperizzazione non l’ho trovato (sotto Covid!).

  • Volevo rimanere dentro un budget di 200/250 Euro max. Mi sarebbe piaciuto coprire più ponti termici con del Thinsulate/Armaflex e magari fare uno strato di reflectix dove la parete non avrebbe toccato le pareti, ma sarei andato troppo fuori budget e quindi ho accantonato quei desideri… nel prossimo van! 😉

La nota negativa:

  • Purtroppo i materiali sono tra i meno ecologici tra tutti. Pianificavo di usare il van a tempo pieno per i prossimi anni per muovermi nei miei viaggi (ora sono già due anni che ci viviamo a tempo pieno!), ed ho cercato di costruire una soluzione “definitiva”. I prodotti purtroppo non erano tra i più sostenibili, ma spero che abbiano vita molto lunga prima di doverli smaltire. 

Qui di seguito, ti mostro passo a passo (con foto) tutti i passaggi con cui ho coibentato il mio VW Crafter e ti spiegherò nei dettagli le ragioni di ciascun passaggio.

 

4.1 COME HO COIBENTATO IL MIO FURGONE CAMPERIZZATO: PASSO A PASSO

 

 

4.1.1 COME ISOLARE IL PAVIMENTO

 

1. Prima di isolare il pavimento del tuo furgone, è necessario rimuovere la plancia del pavimento. Nel mio caso, ho rimosso tutte le viti installate con delle chiavi Torx.

rimuovere vecchio pavimento sprinter crafter  prima di isolare il pavimento del furgone camperizzato

2. I pianali dei furgoni sono normalmente fissati al pavimento con delle strisce di velcro e nel caso di furgoni usati possono esser molto appiccicati. Tira con molta forza.

staccare vecchio pavimento - come camperizzare un furgone fai da te

3. Prima di procedere con l’isolamento, ti consiglio di dare una bella pulita al pavimento ora che ne hai la possibilità, e controllare attentamente che non ci siano parti di pavimento esposte o arrugginite.

pulire pavimento furgone camperizzato usato

4. Se noti qualche punto arrugginito o la lamiera graffiata in alcuni punti (anche dei piccoli puntini), ti consiglio di trattarla con un fondo antiruggine

pavimento fondo antiruggine - camper fai da te guida completa all'isolamento termico

5. Una volta che si sarà asciugato l’antiruggine, vernicia con uno smalto per lamiera zincata o uno smalto antiruggine. La vernice protegge il metallo e blocca la ruggine dal formarsi.

pavimento vernice - proteggere van dalla ruggine camperizzare fai da te - coibentare

6. A questo punto è il momento di cominciare a coibentare il pavimento. Per prima cosa, ho creato una rete di legno di “supporto”, dove avvitare poi il pavimento ed i mobili. Ho utilizzato assi con misure: altezza 2cm, spessore 4cm, tagliate al momento con un seghetto alternativo.

pavimento colla - installare isolamento fai da te - coibentare van

7. Per dare elasticità alla struttura, le assi le ho prima incollate utilizzando della colla Sikaflex 521, e poi avvitate alla lamiera in metallo. Ti consiglio di creare una “rete” regolare, in modo da sapere dove sono le assi di supporto una volta che avrai montato il pavimento sopra al tuo isolamento.

pavimento avvitare assi - camperizzare un furgone camper fai da te

8. Prima di avvitare le assi di legno del pavimento, assicurati di aver spazio sotto al furgone e che non ci siano altri servizi. Dove vedrai le viti sbucare, dovrai trattare come prima con antiruggine e vernice spray (qui è più comoda).

pavimento viti sotto - attenzione ai servizi

9. Dopo aver ottenuto una rete portante in legno, ho riempito gli spazi tra le assi con dei rettangoli di pannelli XPS di spessore 2 cm (alti uguali alle assi).

isolamento pavimento puzzle isa - furgone camperizzato

10. Una volta completato il puzzle, ho sigillato tutte le fessure tra le assi e i pannelli XPS utilizzando del nastro in alluminio. In questo modo, ho ottenuto un pavimento totalmente impermeabile ed eliminato il rischio che l’acqua/umidità si infiltri sul pavimento in lamiera.

nastro alluminio sulle fessure del pavimento - coibentare un furgone fai da te guida

NOTA: ho deciso di utilizzare dei pannelli XPS di spessore di 2cm perchè non volevo alzare troppo il pavimento e per permettermi di rimanere tranquillamente in piedi all’interno del mio furgone (sono alto 1,87 e l’interno del mio crafter era 1,94 circa).

Inoltre, per via della convezione (che abbiamo visto nel capitolo 1), il calore tende a salire maggiormente verso l’alto ed è quindi più importante isolare bene il soffitto che il pavimento. Infatti, è verso l’alto che il calore tenderà a salire ed uscire d’inverno, ed allo stesso modo è dall’alto che più probabilmente proverà ad entrare (dove battono i raggi solari).

Qui di seguito, ti lascio una foto del pavimento coibentato finito, sopra al quale ho poi installato nuovamente il pianale in legno (che nonostante fosse di un furgone usato, era in buone condizioni) e poi il pavimento in vinile.

NOTA2: se ti interessa sapere di più su come ho costruito le pareti/pavimento/tetto, ti consiglio di leggere la guida Camperizzare un Van: Come Rivestire Tetto, Pavimento e Pareti.

Pavimento Coibentato – Finito

pavimento alluminio finito - barriera vapore

4.1.2 COME ISOLARE LE PARETI

 

11. Per coibentare le pareti del mio van, ho utilizzato dei pannelli XPS di spessore 4cm (spessore perfetto per le insenature del mio VW Crafter). Per tagliarli a misura, ho utilizzato un taglierino ed un comune coltello da cucina.

isolamento pareti isa pezzetti

12. NOTA: Prima di procedere con l’isolamento delle pareti e del tetto, assicurati di aver pensato per bene la struttura del tuo impianto elettrico (leggi guida) e di aver installato tutti i tubi e le guaine che ti serviranno in futuro. Pensa che è sempre meglio inserire nelle pareti qualche tubo vuoto in più finchè sei in tempo. Una volta coibentato, sarà molto difficile o impossibile aggiungerne di altri, specialmente se stai lavorando ad un allestimento fisso.

cavi tubi elettrici e cablaggio prima dell'isolamento - convertire furgone in camper fai da te

13. Una volta sicuro di aver tutti i tubi necessari, sarà il momento di giocare a tetris. Con un po’ di pazienza, l’obiettivo è quello di riempire quanto più possibile e fermamente tutti gli spazi con i nostri pannelli XPS da 4cm.

isolamento pareti tetris

14. Nella mia esperienza, sono riuscito ad incastrare i ritagli di pannelli XPS sia nella parte superiore che inferiore delle pareti. Nella parte centrale invece, ho incollato dei pannelli interi utilizzando della schiuma poliuretanica ed utilizzando scotch di carta ed assi di legno per mantenerli fermi fino ad essicazione della schiuma.

isolamento pareti FURGONE CAMPERIZZATO FAI DA TE

15. Una volta fissati i pannelli principali, mi sono assicurato che tutti i tubi arrivassero dove avevo calcolato di installare i vari apparecchi elettrici. 

coibentazione per mantenere i tubi in posizione124145

16. Quando tutto è al suo posto, ciò che rimane da fare è riempire con schiuma poliuretanica tutti i buchi, le fessure e le crepe rimanenti. 

a isolamento con schiuma poliuretanica delle cavità del furgone

NOTA: Come puoi vedere nel nostro video, la schiuma poliuretanica tende ad espandersi molto. Per questo motivo ti consiglio di metterne poca alla volta ed in caso aggiungerne successivamente.

Questa schiuma è dannatamente appiccicosa, quindi ti consiglio anche di utilizzare sempre dei guanti da lavoro ed avere a portata un rotolo di scottex per pulire eventuali disastri (come puoi vedere dalle prossime foto, anche io ho pasticciato parecchio 😉 )

NOTA 2: I pannelli di schiuma in generale (XPS, EPS E Polyiso) sfregando uno contro l’altro o con le pareti in metallo, possono creare un suono acuto molto particolare, come uno sfregolio fastidioso tra due pezzi di polistirolo. Per evitare che questo accada ogni qual volta che il furgone si muova, i pezzi devono esser perfettamente immobili.

Personalmente, ho notato che riempiendo tutte le fratture ed i buchi con schiuma poliuretanica, lo sfregolio scompare. Ti consiglio di testare il tuo van prima di montare le pareti definitive, in modo da esser sicuro di non doverti sopportare a vita il rumorino dei pannelli che scricchiolano. 

NOTA 3: Ricorda che dopo aver spruzzato la schiuma poliuretanica nelle cavità del tuo van, difficilmente si torna indietro. Quindi rifletti bene 3-4 volte prima di spruzzare, ed assicurati di non aver più bisogno di accedere a quelle aree per montare altri servizi. 

NOTA 4: Le porte possono essere isolate nella stessa maniera delle pareti: fai un puzzle di pannelli XPS e schiuma le fessure. L’importante però, è stare attenti al momento di mettere la schiuma poliuretanica, che questa non vada ad interferire/bloccare i meccanismi di apertura e chiusura delle porte.

17. Una volta schiumato, era il momento di prendersi cura dei ponti termici (parti in metallo che se appoggiate direttamente alle mie pareti, avrebbero trasmesso il calore/freddo per conduzione/contatto). Per coprirli, ho avvitato delle assi larghe 4 cm e di spessore 2 cm.

cladding - isolare ponti termici furgone camperizzato

18. Le assi di legno sono un’isolante termico naturale, utili anche per poter fissare tramite viti le pareti in legno, e successivamente le varie componenti dell’allestimento (mobili, letto etc.). Per questo è importante posizionare le assi in maniera strategica tenendo a mente il tuo progetto.

cladding - rivestire allestimento furgone camperizzato con assi legno

NOTA: Per avvitare le assi di legno alla lamiera del furgone ho utilizzato delle viti auto-filettanti a testa svasata (misura 4×40). Se fanno fatica ad entrare, ti consiglio di preparare il foro trapanandolo con una punta per metallo di diametro leggermente inferiore a quello della vite.

19. Una volta finito il rivestimento in legno, ho schiumato gli spiragli rimanenti e ricoperto la lamiera rimanente con del nastro d’alluminio, in modo da non lasciare niente esposto.

schiuma dopo rivestimento in legno

20. Per terminare le pareti, le ho coperte con uno strato di sottopavimento isolante impermeabile per sigillare il tutto (tecnicamente le ha coperte mia sorella, nella foto 😉 ).

ricoprire pareti con telo per paviment

4.1.3 COME ISOLARE IL SOFFITTO

 

21. Prima di installare l’isolamento sul tetto del mio van, ho ricreato delle copie in legno delle “costolette” del mio tetto (leggermente ricurve, 4x4cm), così da poterci avvitare il tetto una volta terminato l’isolamento (e perdendo così solamente i pochi millimetri dello spessore del tetto).

barre tetto - isolamento per coibentare un furgone camperizzato

22. Questi pezzi di legno li ho avvitati alle costolette in metallo del mio tetto. Per farlo, ho utilizzato dei morsetti, delle punte per metallo, e delle viti autofilettanti da 5x60mm. Ne ho installata una per costola, più che sufficienti per reggere il peso del soffitto.

assi per tetto spessore 4x4cm - isolamento tetto furgone fai da te

23. A questo punto, ho cominciato ad installare l’isolamento vero e proprio. Per il soffitto, come per le pareti, ho deciso di usare dei pannelli XPS con spessore 4cm (l’altezza delle costolette). Li ho incollati utilizzando Sikaflex 521.

sikaflex sul tetto per incollare pannelli xps isolanti - coibentare van

22. Come per le pareti, in questo momento l’importante è riuscire a fare un “tetris” di pezzi per riuscire a coprire quanta più area possibile con dei pezzi di pannello. La colla ci mette circa un’ora a fare presa.

pannelli sul soffitto appiccicare - camperizzare un furgone guida completa all'isolamento termico

23. Per aiutarmi a reggere i pannelli finchè la colla avesse fatto presa, mi sono aiutato con delle assi di legno. Fare questo lavoro in 2 persone, sicuramente semplifica e velocizza il processo non di poco.

assi di legno per reggere isolamento tetto furgone camper fai da te

24. Una volta fissati al tetto, ho scavato all’interno dei pannelli XPS delle canalette per far passare i cavi dei servizi (es. tubi per i faretti delle luci, ventola etc.), che ho incollato con Sikaflex 521 e bloccato con del nastro d’alluminio.

installare i servizi, luci sul tetto camper

25. A questo punto, mi sono preso cura delle “costolette” in metallo sul tetto del mio van. Per prima cosa, le ho riempite con della schiuma poliuretanica (ti consiglio di coprire il pavimento con qualcosa, espandendosi cola molto).

riempito le cavità con schiuma poliuretanica - coibentare un furgone per camperizzarlo

26. Una volta asciutta la schiuma, ho coperto i ponti termici in metallo (che sennò avrebbero toccato direttamente il mio soffitto) utilizzando del nastro autoadesivo isolante in gomma, che posso dire che fa il suo sporco lavoro.

nastro isolante di gomma per isolare i ponti termici del tetto del van

27. A questo punto, come per il pavimento, ho coperto tutte le fessure tra legno e pannelli utilizzando del nastro d’alluminio; in modo da impermeabilizzare quanto più possibile tutto il tetto. Ricordati che il calore ed il vapore salgono l’alto, e per questo il tetto è la parte del tuo furgone più importante da isolare.

coprire crepe e fessure con nastro autoadesivo alluminio - per coibentare bene il tetto

24. A questo punto, con pavimento, tetto e pareti ben termicamente isolate, si può montare il rivestimento più congeniale ai propri gusti. Se ti interessa sapere cosa ho installato io, ti lascio l’articolo su Come Rivestire un Van.

dani che prova a isolare il furgone

5. Proteggersi dal Freddo in Van – Consigli Extra

cold van winter - consigli per riscalda

 L’inverno sicuramente non è la stagione preferita dalla maggior parte dei camperisti. 

Il freddo, la pioggia e soprattutto la neve, richiedono infatti una preparazione doppia rispetto all’estate ed attrezzatura molto più ingombrante: cappotti, giacche, coperte calde, scarponi, catene da neve etc.

Qui di seguito voglio darti alcuni consigli e spunti di riflessione per pianificare al meglio come proteggere te ed il tuo van camperizzato dal freddo dell’inverno:

  • Installa un Riscaldatore d’aria: per quanto l’isolamento termico possa essere stato installato a regola d’arte, in qualche modo dovrai creare del calore all’interno del tuo veicolo quando fuori fa freddo (l’isolamento rallenta la trasmissione del calore verso l’esterno, ma non la blocca!). Per farlo e per non dire addio ai viaggi d’inverno, la miglior soluzione è sicuramente installare un riscaldatore per l’aria. Sul mercato ce ne sono di vari tipi e per tutte le tasche! Se ti interessa saperne di più, ti consiglio il mio articolo: Come Riscaldare un Van Camperizzato: la Guida Completa).
  • Copri le finestre con un materiale riflettente (es. Reflectix) orientato verso l’interno: Le finestre, non essendo praticamente isolate, sono uno dei punti di fuga del calore più ovvi all’interno di un van. Installando un’oscuranti termici coperto in alluminio verso l’interno, questo rifletterà il calore e ti permettere di disperderne meno attraverso i vetri.
  • In alternativa, installa una Tenda Termica: per oscurare le finestre di notte, mi sono costruito interamente Fai-da-Te delle tende copri-finestra su misura. Nel farlo, ho utilizzato una tenda oscurante termica che aiuta a mitigare la dispersione di calore verso l’esterno. Inoltre, ho utilizzato lo stesso materiale anche per separare l’abitacolo del mio veicolo (che si raffredda velocemente, avendo tante finestre e non essendo coibentato) con la zona abitativa.
  • Pensa a proteggere il tuo impianto idrico: se le temperature vanno sotto zero, c’è il rischio concreto che l’acqua del tuo sistema idrico possa gelare. Questo può essere molto problematico (gelando, l’acqua aumenta di volume!) e potrebbe arrecare dei danni ai componenti del tuo impianto idrico. Pensa bene dove installare i tuoi serbatoi d’acqua (se pianifichi un allestimento fisso) perchè rimangano sufficientemente calde, o in alternativa installa una valvola di scarico che ti permetta di svuotare il tuo impianto in situazione di temperatura critiche. Se ti interessa sapere come ho installato il mio impianto idrico, ti consiglio di leggere l’articolo Camper Fai-da-Te: Guida all’Impianto Idrico.
  • Procurati un tappeto (o due): Il pavimento (essendo normalmente la zona meno isolata di un van camperizzato) è facile che durante le mattine d’inverno sia freddo gelido (almeno che tu non dorma con il riscaldamento acceso, ma ciò dipende molto dal tipo di riscaldamento che pensi di installare). La soluzione più semplice per ovviare a questo problema, è utilizzare qualche tappetino soffice e caldo 😉
  • Se dormi senza riscaldamento acceso, preparati con il gear giusto! Un sacco a pelo, un piumino o addirittura una coperta riscaldata a 12V, le possibilità per stare al calduccio di notte sono svariate. L’importante per godersi un viaggio d’inverno è essere preparati alle evenienze ed a quello che la strada (ed il meteo!) possono portarti.
  • Tieni d’occhio il meteo quando pianifichi un viaggio! Viviamo nel futuro, le previsione sono a portata di mano, usale! Sapere se affronterai neve, pioggia, freddo o troverai delle giornate di bel tempo, sicuramente ti aiuterà a preparare il tuo van nel modo giusto ed a non farti trovare impreparato!

Per concludere, l’isolamento termico è essenziale per poter vivere con maggior comfort il tuo van anche nella stagione fredda, però altrettanto importante sono la tua preparazione al viaggio che andrai a fare e gli accessori che sceglierai di installare/portare con te.

 

6. Proteggersi dal Caldo in Van – Consigli Extra

ventola furgone camperizzato fai-da-te

Come nel caso del freddo, un isolamento ben fatto è essenziale per ritrovare sempre l’interno del proprio camper piacevole ed evitare l’effetto “forno” nei caldi giorni d’estate. 

Nonostante questo, oltre all’isolamento termico ci sono altri trucchi e comportamenti che sicuramente possono aiutarti a mantenere una temperatura più godibile all’interno del tuo veicolo. Di seguito, te ne elenco alcuni:

  • Se non ne hai già una, ti consiglio di installare una ventola da soffitto in grado di espellere l’aria viziata e risucchiare l’aria fresca ad ogni evenienza. Le ventole da soffitto infatti, sono lo strumento numero 1 per mantenere sotto controllo l’umidità del tuo van, ma anche la temperatura e gli odori. Qui trovi una Guida Completa di come ho Installato la mia Ventola Maxxfan interamente Fai-da-Te.
  • Utilizzando una ventola da soffitto, puoi creare una piacevole corrente d’aria aprendo una finestra del tuo furgone camperizzato
  • Nei giorni più caldi, puoi coprire le finestre del tuo van con degli oscuranti termici (si trovano già fatti per i vari modelli di veicoli, oppure si può acquistare il materiale e farseli Fai-da-Te)
  • Pensa ad installare una tenda oscurante termica tra l’abitacolo del veicolo (che normalmente si scalda molto rapidamente) e la zona abitativa (in questo articolo – coming soon – ti mostro come ho creato e montato la mia tenda oscurante su misura)
  • Per quanto ovvio possa essere (e spesso difficile), parcheggiare all’ombra rimane sempre una delle migliori idee per rimanere al fresco d’estate.
  • In situazioni di caldo estremo, puoi pensare di utilizzare un piccolo generatore per far funzionare un condizionatore portatile

Personalmente, con il mio isolamento non mi sono mai ancora ritrovato con una temperatura troppo insopportabile all’interno del mio VW Crafter.

Ciò non toglie che alcuni accorgimenti possono sicuramente migliorare la vivibilità della nostra piccola casetta su ruote. Capire il comportamento del calore (capitolo 1) sicuramente è la base per riuscire a proteggersi dagli estremi di temperatura.

 

7. Guida per Coibentare un Furgone Camperizzato: Conclusione 

guida all'isolamento termico - camper fai da te - camperizzare furgone

In questo articolo abbiamo visto come si trasmette il calore, cos’è l’isolamento termico e quali sono i materiali sul mercato più usati per coibentare i Camper Fai-da-Te.

Successivamente, dopo aver visto le caratteristiche di ognuno dei materiali isolanti, ti ho mostrato come ho installato l’isolamento del mio VW Crafter utilizzando pannelli XPS, schiuma poliuretanica, legno e relativi accessori.

Ovviamente, ci tengo a ricordarti che è solo uno dei tanti modi in cui si può coibentare un furgone camperizzato.

La verità infatti, è che non esiste un unico metodo perfetto per isolare un van, ma tante soluzioni che possono lavorare insieme e che sta a te scegliere ed unire per soddisfare le esigenze del TUO progetto che hai in testa.

Personalmente, posso consigliarti di non stressarti più del dovuto per l’isolamento termico: è una cosa che non si vede a fine progetto e che è quindi esteticamente irrilevante, non è uno di quei progetti in cui piccoli dettagli cambiano notte-giorno il risultato, e alla prima esperienza è normale pasticciare un po’. 😉

L’importante per fare un buon lavoro invece, è capire per bene come si trasmette il calore ed analizzare con occhi critici il tuo mezzo per individuare possibili ponti termici, aree da trattare e criticità.

Spero che questa guida ti sia stata utile per schiarirti le idee sul tema coibentazione e per aiutarti a scegliere i materiali giusti per il tuo van!

Se hai domande sugli argomenti trattati nell’articolo, credi che ti servano più informazioni su alcuni dettagli, trovi delle imprecisioni o semplicemente vuoi contribuire a renderlo più completo per chi lo leggerà dopo di te, fammelo sapere nei commenti qui sotto e ti risponderò non appena possibile 🙂

Grazie per leggere, e come sempre, ci vediamo nella prossima guida! 😀

 

8. Bonus: Due anni dopo…che cosa cambieremmo?

Sono passati più di due anni dalla pubblicazione iniziale di questa guida e da quando abbiamo deciso di vivere a tempo pieno nel nostro van… ed è il momento di tirare le somme! 🙂

COME SI COMPORTA IL NOSTRO ISOLAMENTO IN INVERNO?

Per quanto riguarda l’isolamento, abbiamo notato che il nostro van perde tra 1° grado e 2° gradi ogni ora nelle giornate d’inverno (a seconda della temperatura esterna), e ciò ci porta ad utilizzare il nostro riscaldatore circa 3-4 ore al giorno nelle giornate più fredde (ossia circa 1-2litri di diesel al giorno, niente male!).

COME SI COMPORTA IL NOSTRO ISOLAMENTO IN ESTATE?

Fino ai 30°C gradi esterni, il camper rimane piacevolmente vivibile. Oltre i 30°C comincia ad essere insopportabile e viviamo all’esterno (abbiamo pure montato un tendalino per fortuna!).

CHE COSA CAMBIEREMMO?

Tirate le somme, ci ritroviamo con un camper vivibilissimo nelle mezze stagioni ed in inverno, ma dove si soffre quando il sole batte e le temperature esterne salgono sopra i 30° (il riscaldamento va a diesel ed è comodo, ma non abbiamo condizionatore che al momento consumerebbe ancora troppa elettricità!).

E’ un problema comune a tanti camper si, ma secondo me avremmo potuto far un lavoro ancora migliore!

Con il senno di poi, inseriremmo reflectix riflettente sia verso l’interno che verso l’esterno per eliminare ancor meglio l’irraggiamento termico. Inoltre, con i prezzi che piano piano stanno scendendo del thinsulate, lo considereremmo come strato addizionale.

A rifarlo, faremmo:

Ovviamente il costo sarebbe molto più alto (intorno ai 1000-1200Euro), ma ci siamo resi conto di quanto alla prova dei fatti l’isolamento cambi la vivibilità nel camper, soprattutto in estate se viaggiate in paesi caldi!

Per questo, comprometteremmo un paio di cm in più, in cambio di un van più fresco d’estate.

 

PRIMA DI ANDARTENE, POSSO CHIEDERTI UN FEEDBACK?

 

Scrivere articoli dettagliati come questo richiede molto tempo ed impegno.

Se ti è piaciuto, posso chiederti di lasciarmi un messaggio di feedback nei commenti a fondo pagina?

Per un content-creator, sapere di essere letti e che i tuoi sforzi sono utili a qualcuno, è la miglior motivazione per continuare a scrivere e a fare meglio 🙂

Fammi sapere cosa ti è piaciuto o cosa secondo te si potrebbe aggiungere.

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Grazie per l’aiuto 🙂

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39 Commenti

  1. Domenico

    Spiegazione chiara ed esaustiva, complimenti

    Rispondi
    • Dani

      Grazie 🙂

      Rispondi
  2. Alberto

    Ciao Dani!

    Penso che farti i complimenti per la tua guida sia riduttivo: bisognerebbe farti un monumento!
    Non ho mai visto sul web (e sull’argomento van) delle spiegazioni così estese, precise, complete e dettagliate, ma allo stesso tempo spiegate in modo semplice e arricchite da foto, video e schemi grafici. Per non parlare poi dei link ai prodotti che hai usato, estremamente utili. Chapeau!
    Se riuscirò mai a completare la camperizzazione del mio van in tempo per l’omologazione al TUV (purtroppo adesso le targhe doganali hanno una durata massima soltanto di un mese!), lo dovrò a te. Grazie!
    Ti vorrei anche rivolgere un paio di domande su alcune questioni che non mi sono del tutto chiare:
    – Appurato che i tubi per l’impianto elettrico vanno installati prima di procedere con la coibentazione, volevo chiederti se bisogna fare la stessa cosa per i tubi dell’acqua calda e fredda in polietilene. Anche questi vanno inseriti nelle fessure prima dell’isolamento termico? E vanno fatti passare anch’essi all’interno di un tubo corrugato o non è necessario?
    – Poichè il tempo a mia disposizione per la conversione, come ti accenavo prima, è soltanto di un mese, stavo pensando di eseguire prima i lavori imprescindibili per ottenere l’omologazione al TUV (i famosi letto, tavolo, finestra etc.) e poi con calma dedicarmi agli altri lavori. A questo proposito vorrei chiederti se sai se è possibile, dopo l’omologazione, cambiare o arricchire la dotazione interna ed esterna del van, inserendo per esempio una doccia, altre finestre, altri mobili, pannelli solari etc.

    Grazie!

    Un saluto!

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Alberto! Grazie mille per il tuo feedback, un monumento forse è troppo ahah troppo gentile:)

      Vediamo se ti posso aiutare:

      – I tubi per i cavi elettrici conviene metterli prima dell’isolamento in un allestimento fisso perchè così li avrai per sempre dietro le pareti e potrai passare i cavi quando vorrai da dietro le pareti (nel caso un giorno dovessi sostituire un cavo, lo potrai attaccare al precedente e farlo scivolare all’interno dei tubi (i cavi elettrici sono pensati comunque per essere quasi-eterni ;). Nel caso dell’acqua invece, credo sia più saggio tenere i tubi in posti più accessibili che dietro le pareti, nel caso dovessi avere un problema sarà molto più facile accorgertene, individuarlo e sostituirlo (una perdita dietro delle pareti fisse sarebbe terribile).

      – La targa tedesca (ausfuhrungkennzeichen) l’hai già fatta o devi ancora farla? In teoria è possibile ottenerla per più tempo fino ad un anno (a seconda dell’assicurazione)… un mese mi pare molto tirato (fattibile full-time, ma tirato!) Se non l’hai fatta ancora magari posso aiutarti a contattare qualcuno per informazioni:)

      – Una volta passata l’omologazione a “Camper/Wohmobil” puoi cambiare gran parte dell’interno (a me in fase di nazionalizzazione/revisione neanche hanno controllato l’interno del van) ed anche dell’esterno, a patto di rispettare sempre i dati presenti sul libretto (peso massimo a vuoto, gancio traino si/no, osservazioni particolari etc.). Quando dovrai fare la revisione in Italia, se ci sono incongruenze, potrebbero farti delle domande (per evitare problemi, meglio seguire ciò che sta sul libretto, oppure semplicemente chiedere prima di fare qualcosa di sbagliato).

      Spero sia di aiuto, e buona fortuna con il tuo progetto! 😀

      Rispondi
  3. Alberto

    Scusa Dani, ti vorrei chiedere un’altra cosa: ho visto che alcune persone, prima di effettuare la coibentazione con i pannelli xps, appiccicano sul metallo delle pareti e del soffitto questo isolante acustico https://amzn.to/33qQLTV
    Che ne pensi?
    Ho visto che hai isolato anche i passaruote, che materiale hai usato?

    Grazie!

    Rispondi
    • Dani

      Sui pannelli fonoassorbenti, penso che sicuramente possano aiutare ad ovattare i suoni prodotti dal van durante la marcia (sono anti-vibrazioni), ma molto meno quando parcheggiato. Non avendoli però provati non posso darti un parere in prima persona di quanto possano effettivamente fare la differenza…

      Personalmente, anche non avendoli installati, posso dirti di aver ottenuto comunque un veicolo a mio modo di vedere sufficientemente silenzioso (credo conti molto di più fissare tutto a regola d’arte, e studiare bene i meccanismi per tenere le cose ferme dentro i cassetti per evitare sbatacchiamenti).

      Per i passaruote, ho utilizzato del materiale tipo Reflectix (https://amzn.to/3HWy75i). Non essendo coperte da una parete, la copertura funziona come barriera radiante per mantenere all’interno il calore in inverno 🙂

      Buon lavoro!

      Rispondi
      • Sisco

        Ottima guida grazie! Sto per camperizzare un Daily e tutti i passaggi sono ben spiegati! L’unica cosa che mi chiedo, sulle pareti hai messo due strati di XPS? Cercavo di capire dalla foto.. big up per il blog 🙂

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Sisco!

          No solo uno strato, di 4CM di spessore 🙂

          Rispondi
        • Luigi

          Ciao e grazie per i tuoi numerosi video e per il tuo blog!! Spiegazioni semplici e comprensibili!!
          Solo una fomanda: tra inverter e piastra a induzione, o comunque utenze a 220v, come colleghi i magnetotermici? Cioè, dall’inverter esce un filo nero che va a massa, poi dalle shuko parte comunque il filo da 4 mm2 tripolare?? Oppure bastano un bipolare blu/martone fase/neutro che passano nei magnetotermici? Grazie mille ??

          Rispondi
          • Dani

            Ciao Luigi!!

            Si, dalle Shuko parte sempre il tripolare, nei magnetotermici colleghi la fase ed il neutro, il cavo giallo/verde ci passa attraverso:)

  4. Alberto

    Ciao Dani!

    Grazie mille per le risposte e i consigli. Guardando gli aggiornamenti al sito e al canale Youtube, confermo che per lo straordinario lavoro che hai fatto ti ci vorrebbe un monumento! Tuttavia capisco che ti possa sembrare esagerato, quindi in alternativa suggerisco una tua foto ritratto da mettere in ogni ufficio del TUV e della motorizzazione tedesca! Se mi mandi la foto mi organizzo… ; )
    La targa doganale l’ho già fatta ma purtroppo alla motorizzazione in Germania mi hanno confermato che sono cambiate le modalità e che adesso la durata massima è di un mese. Il tizio della concessionaria che mi ha venduto il van, quando era al telefono con queli della motorizzazione, mi ha confermato che prima era possibile scegliere il numero dei mesi, ora invece hanno cambiato e il limite è 1 mese. Gli ho anche fatto vedere la pagina del tuo sito (vedi come ti faccio pubblicità?) dove ne parli, ma mi ha detto che non è più possibile fare così…
    Quindi mi rimangono pochi giorni per completare il tutto, i tempi sono davvero risicati (la targa mi scade il 4 febbraio! aaaarrrghhh), ma penso di riuscire a installare le cose di base per l’omologazione e poi fare il resto con calma. Intanto la ventola è già stata piazzata…ammmoooore! : ))
    Ti volevo anche chiedere alcune cose sull’omologazione che non sono riuscito a capire dal sito del TUV (la traduzione di Google diciamo che è alquanto pittoresca…)
    1) Il riscaldamento è necessario? Perche avendo un budget molto limitato contavo di farlo più avanti…
    2) Se faccio un divano/letto tipo il tuo e vicino ci metto un tavolo non c’è bisogno di installare anche una sedia, no?
    3) La finestra è obbligatoria? Perchè il mo van non ha nemmeno quelle dei due portelloni posteriori e quindi anche questa pensavo di lasciarla per dopo…
    4) Ho comprato la tua stessa piastra a induzione da 3000 watt, per poi scoprire soltanto in un secondo momento i problemi che avevi avuto…secondo te per passare l’omologazione posso mettere una piastra portatile da massimo 2000 watt e poi successivamente installare quella da 3000 watt?
    5) Si può aggiungere un’altra finestra dopo l’omologazione?
    6) Invece d prendere appuntamento al TUV per omologare il van, pensavo di chiamare quelli di Intercamp come hai fatto tu. Lo vedi fattibile?
    7) Una volta passata l’omologazione ed espletato le altre pratiche alla motorizzazione tedesca, per tornare in Italia devo fare un’altra targa o posso continuare ad usare quella doganale se non è scaduta?

    Scusa per tutte queste domande!

    Grazie!

    Un saluto!

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Alberto!! Vada per la foto ritratto! ahaha
      Oddio che peccato per la targa, un mese è davvero poco… dovrò aggiornare l’articolo allora, grazie mille per segnalarmelo!
      mi hai fatto morire con la ventola ahahah però è proprio una bella soddisfazione vederla installata no? ahahah

      Vediamo se riesco ad aiutarti su queste domande…..
      1) il riscaldamento non è necessario
      2) no la sedia non serve se hai già il divano-letto come seduta
      3) la finestra non è obbligatoria
      4) a questo punto avendo poco poco tempo, secondo me ti varrebbe la pena provare con una piastra portatile. Per la mia esperienza, non avrebbero fatto storie da TUV (mentre Dekra probabilmente si…), io proverei a scrivere/telefonare già ad Intercamp, chiedere quando c’è l’ispettore per le omologazioni (o farsi passar il contatto) e chiedere direttamente a lui per starne sicuri.
      5) si, puoi aggiungere la finestra senza problemi dopo l’omologazione
      6) si, io proverei a chiamare direttamente loro…l’ispettore che c’era per il mio collaudo era molto molto alla buona. Se non riescono entro la tua data, rimane il TUV, ma comunque è da chiamare/scrivere ed accertarsi che tutto tutto sia passabile ed in regola (con così pochi giorni, non c’è spazio per imprevisti…)
      7) si, la targa d’esportazione te la tengono in motorizzazione (perchè quella era per un furgone, non un camper), puoi farne una export per un giorno per pochi euro comunque per portarlo in italia 🙂

      Spero che sia stato d’aiuto:) il mio consiglio ancora, è di chiamare per l’appuntamento in Germania il prima possibile per prenotare il collaudo, il tempo è molto tirato…
      Buona fortuna e buon lavoro!! 😀 😀

      Rispondi
      • Alberto

        Ciao Dani!

        grazie mille per le risposte e i tuoi consigli! Purtroppo penso proprio che non ce la farò a terminare i lavori prima della scadenza della targa…peccato perchè avevo seguito tutte le tue indicazioni, contattato quelli di IC Intercamp e fissato l’appuntamento con il tecnico!
        Credo che ora l’unica soluzione che mi rimanga sia quella di rifare un’altra targa doganale…una sfortuna perchè mi bastrebbe avere altri 4-5 giorni e ce la farei tranquillamente.
        Quindi pensavo di salire su a Munich e rifarne una. Tuttavia anche per rifare la targa doganale ho delle serie difficoltà, perchè deve essere intestata a una persona residente in Germania; la prima che ho fatto se l’era intestata il tizio della concessionaria dove ho acquistato il van (gentilissimo), ma adesso non saprei a chi chiedere…tu che faresti? : )
        Ritornare dal concessionario lo vedo poco fattibile, si trova ad Amburgo e sono 1400 Km…

        Grazie!

        Un saluto!

        Rispondi
        • Dani

          Ciao Alberto!

          Mannaggia per pochi giorni!! Le targhe sono una rottura lo so…

          La mia se l’era intestata una filiale di EHA Autoschilder GmbH dove avevo anche fatto la targa (è una compagnia che fa targhe in tutta la Germania, e hanno filiali un po’ sparse ovunque, una pure a Monaco). Secondo me potresti scrivere un’email e chiedere a loro, con me sono stati molto gentili ed hanno fatto tutto molto rapidamente.

          Ti lascio il link del loro sito: https://www.eha-autoschilder.de/

          Fammi sapere come va 🙂

          Daniele Fasoli

          Rispondi
          • Alberto

            Ciao Dani!

            grazie mille per le tue risposte! Scusa se ti scrivo così tardi, ma come immaginerai sono stati giorni complicati : )
            Allora alla fine sono andato e tornato da Monaco in 21 ore (ormai il Brennero me lo faccio a occhi chiusi!), nelle quali appoggiandomi a questa agenzia (purtroppo non sono riuscito a vedere in tempo il tuo messaggio!) https://zulassung-stocker.de/home-it/ sono riuscito a rifare una targa doganale in tempo. Di solito è possibile fare tutto per posta, io invece dovevo essere presente perchè a metà gennaio mi era scaduto il TUV e senza quello in regola non è possibile fare una traga (ovviamente la sezione del tuto sito dove consigli di acquistare un mezzo con la revisione TUV non scaduta nè in scadenza l’ho trovata solo dopo l’acquisto del van…non mi faccio mancare mai niente ahaha!).
            Comunque in questa agenzia mi sono sembrati competenti e affidabili e sono anche italiani, quindi per chi come me parla tedesco solo grazie al Google Translate (e pure male!) almeno non si pone il problema della comunicazione.
            Per quanto riguarda il sito zollplates.com, meglio starne alla larga in quanto sembra si tratti di una truffa. La stessa agenzia alla quale mi sono appoggiato io lo dice chiaramente qua https://zulassung-stocker.de/targhe-doganali/ e mi hanno spiegato che hanno anche inoltrato varie denunce nei loro confronti. Pare che le targhe siano false e prive di assicurazione! : O
            Per quanto riguarda le caratteritiche della targa doganale hai assolutamente ragione tu: purtroppo il modo di fare dei concessionari tedeschi mi ha portato fuori strada. Infatti all’agenzia mi hanno spiegato che loro ti aiutano sì a fare la targa e se la intestano, però non la fanno mai per più di un mese! Non si capisce bene perchè ma sembra che per non avere rogne con l’assicurazione o che so io. Naturalmente a me questo il mio concessionario non lo disse, affermò soltanto che non era più possibile farlo perchè la legge era cambiata. Chissà se mi ha mentito oppure è cambiata per loro in quanto concessionari…comunque se me lo avesse detto al momento di acquistare il van io mi sarei appoggiato subito a un’agenzia e mi sarei risparmiato un bel po’ di grattacapi…
            Comunque adesso ho un altro mesetto per terminare tutto ed è più che sufficiente : ))

            Già che ci sono ti vorrei chiedere un paio di cose che non mi sono chiare sull’impianto elettrico:

            – per la ricarica tramite colonnina, che cavo usi per collegare la spina di alimentazione (quella che si monta su un lato del van) al Victron Phoenix Smart Charger?

            – al TUV Sud di Monaco vogliono che nell’impianto elettrico sia installato un salvavita. A te l’hanno richiesto? E dove andrebbe messo, fra la batteria e le bus bar?

            Grazie!

            Un saluto!

            Alberto

          • Dani

            Ciao Alberto!!

            Mi fa piacere sentire che alla fine hai risolto tutto! Purtroppo si navigare la burocrazia è sempre difficile e davvero sembra che a seconda della persona con cui parli alcune cose siano possibili o meno (successe anche a me!), bisogna solo intestardirsi e continuare a provare, che le soluzioni si trovano 🙂

            – Per il cavo, ho tagliato un pezzo di semplice cavo per alta tensione (se non mi sbaglio 4mm di diametro) che ho collegato all’entrata da una parte, e crimpato ad un adattatore per farlo entrare nel VPSC dall’altra
            – Il tecnico non me lo chiese, però quelli di Dekra me lo chiedevano. Io ho installato un salvavita tra l’inverter ed il piano ad induzione (che mi avevano chiesto per email, poi nessuno davvero me lo ha controllato…). Per fare le cose fatte bene, bisognerebbe installarne uno per ogni uscita dell’inverter, in modo da proteggere tutti i circuiti AC. Tra la bus bar positiva e l’inverter invece, ti consiglio di mettere un fusibile ad interruttore, che protegga l’inverter dalla sovracorrente.

            Spero che sia d’aiuto!! 🙂

            Buon lavoro Alberto!! Sono curioso di vedere il risultato finale 😀

  5. Alberto

    Ciao Dani!

    cercando di risolvere il mio problema della scadenza della targa doganale ho trovato questo sito https://zollplates.com/
    Secondo te è affidabile? Li ho chiamati e in pratica mi hanno detto tutto l’opposto di quanto mi è successo in Germania e cioè:
    – per avere la targa non è necessario essere residenti
    – la durata massima della targa non è 1 mese ma è possibile farla fino a 12
    Il costo è di 310€ e martedì mi arriva la targa…sinceramente ci credo poco…
    Che ne pensi?

    Grazie!

    Un saluto!

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Alberto!

      Le informazioni secondo me sono corrette:

      – Per avere la targa d’esportazione non serve essere residenti – è corretto (io anche non lo ero)
      – durata massima è 12 mesi -> anche secondo me è così, io la feci di 6 mesi e da quello che leggo nei siti ufficiali da nessuna parte dicono che la durata è stata ridotta ad un mese

      Detto questo, non so quanto sia affidabile il sito (hanno dei rating non troppo buoni su Trustpilot…). I prezzi per targa + assicurazione comunque mi sembrano ragionevoli.

      Se puoi farmi sapere come va, magari poi inserisco il link di quel sito nell’articolo (al tempo che lo feci io, avrei adorato un servizio così 😉 ).

      Dani

      Rispondi
  6. Luca

    Ciao Dani,
    non vorrei essere ripetitivo, ma ti assicuro che le tue guide sono fatte molto bene e sono di grosso aiuto.
    Una domanda: cosa ne pensi del materiale isolante ARMAFLEX, pensavo di metterlo al posto dei pannelli XPS e poi sopra del materiale reflex e poi lasciare una camera d’aria prima del rivestimento in legno.
    Cosa ne pensi?
    Grazie

    Rispondi
    • Dani

      ciao Luca!!

      Ho visto alcune camperizzazioni che hanno coibentato con Armaflex, che dire, il materiale è praticissimo da tagliare ed applicare però come coefficiente di coibentazione è molto scarso (se 25mm di XPS hanno un valore R di 4.7, da quello che vedo armaflex ha solo un 0.71… quindi a parità di spessore è circa 6 volte meno isolante rispetto a dei pannelli xps o della schiuma (che ha un valore ancora più alto). Per il materiale reflex, se hai spazio per lasciare la camera d’aria sicuramente può aiutare con la regolazione della temperatura del tuo van 🙂

      Rispondi
      • Daniele Lipari

        grazie per i tuoi video, sei una garanzia su tutto quello che riguarda il camper

        Rispondi
        • Dani

          Grazie per il tuo feedback, omonimo Dani 😉

          Rispondi
  7. Leonardo

    Ciao Dani, grazie per il tutorial, ben fatto!
    Volevo farti una domanda pratica: per isolare come hai fatto tu, quanta schiuma poliuretanica hai usato all’incirca?

    Comunque per quanto riguarda armaflex, ci sono varie tipologie. Quello che si usa in interno per i camper è AF, mentre ACE si usa in esterno. AF mi sembra si aggiri intorno a R=3.8, anche se le schede tecniche di armacell non sono molto chiare.

    Grazie ancora comunque!

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Leonardo!!

      Penso di aver utilizzato 7-8 bombolette all’incirca (per riempire tutti i buchi che non riuscivo a raggiungere con i pannelli XPS). Odiosa da mettere la schiuma (super appiccicosa, ma fa bene il suo lavoro:)

      Grazie per le info! Ho visto un furgone camperizzato settimana scorsa tutto coibentato con armaflex e ne sono rimasto particolarmente stupito, sembra un buon materiale:)

      Rispondi
  8. sandro

    Ciao. Grazie per condividere la tua esperienza.
    Sto valutando anche io le soluzioni per coibentare.
    Un punto debole dell’uso dei pannelli XPS e l’effetto sulla salute a lungo termine degli stireni e stiroli come vapori in un luogo piccolo come il van in cui le concentrazioni crescono al diminuire del volume.
    L’uso della schiuma inoltre lo vedo eccellente con un solo grosso limite, oltre quello sopra esposto (tossicita a bassa concentranzione per lungo periodo), in caso di manutenzione da incidente o danneggiamento, intervenire per ripristinare lo vedo un problema insormontabile.
    Sulla scorta di queste valutazioni ho pensato di riempire le cavita’ del mio mezzo con sughero espanso granulare corkpan granulomentria 3/5 lasciato sfuso dentro le cavita sigillato con refletix e di fronte il pannello
    E’ un buon isolante, non assorbe umidita’, non marcisce, riempie tutti gli spazi diminuendo i ponti termici ed in caso di manutenzione e’ facilissimo da rimuovere e .. TOSSICITA’ ZERO

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Sandro!! Grazie per condividere le tue riflessioni, tutte buone osservazioni! 🙂

      Mi potresti dare un link da dove hai preso il sughero granulare? Mi piacerebbe inserirlo nell’articolo per renderlo più completo per chi lo leggerà in futuro:)

      Un abbraccio e buona camperizzazione!

      Rispondi
  9. Paolo

    articolo bellissimo, estremamente esaustivo e particolareggiato nella spiegazione.
    bravo! grazie veramente.

    Rispondi
    • Dani

      Grazie Paolo!:)

      Rispondi
      • Stella

        Articolo super interessante e fatto benissimo, l’ideale per chi si sta interessando alla camperizzazione fai da te!

        Rispondi
  10. Alberto Giusepponi

    Ciao. Direi un lavoro monumentale!
    E la prima volta che leggo qualcosa di esaustivo, dalla A alla Z!
    Complimenti.
    Ti chiederei una cosa:
    secondo te qual’è il migliore materiale per l’ isolamento dal calore trasmesso dal vano motore all’abitacolo?
    Grazie e auguri per tutto!

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Alberto, grazie tantissimo!!

      Bisognerebbe vedere lo spazio disponibile, ma un buon inizio senza spendere troppo e occupando poco spazio, potrebbe essere sicuramente uno strato di materiale tipo Reflectix per riflettere il calore che arriva per radiazione. Secondo me, con qualcosa del genere già dovresti notare molto la differenza. Se mi dici qualcosa di più sul veicolo, magari posso aiutarti meglio:)

      Rispondi
  11. Gianluca

    Ciao, ti ringrazio moltissimo per la tua guida, a dir poco illuminante.
    Avevo solamente due quesiti rispetto all’isolamento dei ponti termici delle pareti e delle costolette del tetto.

    Nel tetto per le costolette il nastro isolante in gomma e’ sufficente o sarebbe preferibile mettere uno strato leggero ulteriore(Opzioni che ho considerato Nastro adesivo armaflex 3-6m) se effettivamente cambia qualcosa come materiali?

    Secondo quesito:Nelle pareti,nei ponti termici sostituire la copertura del legno che “mangia spazio” con ancora una volta Nastro isolante/Armaflex 3-6mm puo’ essere funzionale?

    Mi rendo conto che non esiste credo una risposta giusta ma faccio ugualmente il tentativo, in ogni caso, grazie infinite per la tua guida!

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Gianluca!! Come hai detto tu, non c’è una risposta corretta, ci sono tante maniere per isolare un ponte termico 🙂 Se hai dell’armaflex va bene ugualmente 🙂 Nel tetto, noi avevamo quei 3-4mm che potevamo sacrificare sotto alle costolette del van ed abbiamo utilizzato il nastro di gomma.

      Per le pareti l’armaflex pure va benissimo. Se riesci cerca di non avvitare dove metti l’armaflex però, sennò si comprime e perde un po’ della sua capacità isolante (intendo, se metti l’armaflex sul metallo, e poi ci fissi la parete con le viti attraverso il metallo, l’armaflex sarà compresso a 1mm, quindi non isolerebbe come dovrebbe). Detto questo, non credo che cambi la vita un dettaglio del genere 🙂

      Dani

      Rispondi
  12. Claudio

    Ciao Dani
    Come sempre i tuoi consigli sono utilissimi!
    Sto camperizzando anche io e ti seguo passo passo
    Grazie
    Saluti
    Claudio

    Rispondi
    • Dani

      Grazie Claudio per il Feedback!

      Buon lavoro a te! 🙂

      Dani

      Rispondi
  13. alberto giovanetti

    Ciao. complimenti x tutto!!! visto che anch’io sto costruendo un camper, mi spieghi perchè se tu tornassi indietro faresti un impianto a 24 volt ??? che pecche ha un impianto a 12 v. ?? anche perchè i pannelli solari per un 24 v. sono molto voluminosi e c’è il rischio che se sei a mezz’ombra non carica. Illuminami grazie.

    Rispondi
    • Dani

      Ciao Alberto!! Con un’inverter da 3000W, ho dovuto usare dei cavi tra batterie/bus bars e inverter da 120mm2 e 95mm2, costosi e difficili da crimpare. Con il senno di poi, metterei batterie a 24V (tutti i caricatori victron le supportano, prendendo la versione corretta), e così si ridurebbe della metà la sezione di tutti i cavi di solare, caricatore b2b, batterie e inverter. Per i pannelli solari, con un impianto di batterie a 24V installerei quelli da 48V (Sempre supportati dallo Smartsolar), in modo che producano di più mattina e sera (i pannelli venduti a 12V nominali, lavorano in pratica a 18-21V per caricare le batterie a 12V – necessitano di un voltaggio maggiore di 4-5V per caricare -, allo stesso modo quelli venduti per i 24V lavorano a 35-41V, e quelli da 48V arrivano quasi a 60V. Più il voltaggio è alto, più sottili possono essere i cavi a parità di wattaggio. Se il regolatore di carica li supporta, non ci sono svantaggi a salire di voltaggio.).

      L’unico lato negativo di un impianto a 24V, è che tra bus bar e scatola dei fusibili è necessario inserire un trasformatore a 24-12V, ma secondo me vale sia il risparmio in cavi (quelli da 120mm2 e 95mm2 costano anche 50euro al metro), sia il lavoraccio di tagliarli, crimparli e tirarli (sono molto rigidi e non sempre facili da tenere ordinati).

      Se si va in mezz’ombra, l’effetto sia con 24V e 12V è pressochè lo stesso, si mozza di molto! 🙂 Spero sia d’aiuto!!

      Rispondi
  14. Danilo

    mio omonimo? sono incappato nel tuo sito perché ho appena preso un vecchio van e, siccome mi chiedevano una fortuna per camperizzarlo, volevo capire se il fai da te fosse alla mia portata (soprattutto l’impiantistica)… beh da un lato ho capito che è molto più complesso di quello che credevo, ma dall’altro i tuoi video sono così ben fatti che mi è venuta voglia comunque di imparare! adesso mi studio tutto, poi magari chissà… mi lancio nell’impresa ?!?
    hai fatto un grande lavoro!
    complimenti e buoni viaggi!

    Rispondi
    • Dani

      Quasi omonimo: Daniele ahah ;D Come è andata alla fine? Se serve un’aiuto scrivimi pure 🙂

      Rispondi

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