1. Cosa Vuol Dire Vanlife?

La Vanlife è uno stile di vita di nomade, adottato da persone che decidono di vivere e viaggiare all’interno di un furgone camperizzato. La Vanlife è un trend nato all’inizio degli anni 2000 in America, ma che sta velocemente prendendo piede anche in Europa ed in Italia. 

Il crescente interesse per la vanlife è una risposta di una parte della società moderna alla noia della routine, al consumismo eccessivo ed al turismo di massa.  

La Vanlife infatti è una scelta di vita, coraggiosa e talvolta malinterpretata come una “moda”, dove si sceglie di vivere con meno, ma meglio: più liberi di viaggiare, più liberi di conoscere, e più liberi di investire il tempo in ciò che davvero ci rende felici.

Ovviamente, non è tutto oro quello che luccica: vivere in un van o in un camper a tempo pieno ha i suoi lati positivi, ma necessita anche di compromessi, spirito di adattamento e ovviamente flessibilità nel riadattarsi ad un nuovo stile di vita.

Non è per tutti, e non è nè meglio o peggio di tante altre scelte di vita; è solamente uno stile di vita “alternativo” in crescita, che sta suscitando l’interesse di sempre più persone, specialmente di coloro che amano viaggiare alla follia e lo farebbero a tempo pieno.

2. Che Differenza c’è tra Van e Camper?

La differenza tra van e camper è semplice: il van è un veicolo che nasce furgone e viene convertito in camper, mentre il camper è un veicolo che già nasce di fabbrica come una casa su ruote.

Il van, in italiano “furgone”, è un mezzo che infatti non nasce di fabbrica come casa su ruote, ma che viene convertito (Fai-da-Te o da Aziende Specializzate) in un mezzo ad uso abitativo. Una volta convertito, oltre che van, viene chiamato anche “furgone camperizzato”, “camper furgonato” o “camper puro”.

Il camper è invece un veicolo che viene prodotto e venduto fin dalla fabbrica con una cellula abitabile, ossia come casa su ruote. I camper normalmente si dividono in furgonati (tipo van), mansardati (con letto sopra la guida) e semi-integrali (telaio cabinato senza mansarda).

Spesso si sente parlare di vanlife o camperlife (vita in van, o vita in camper). Tra questi due stili di vita (praticamente identici e pressochè sinonimi), l’unica differenza è appunto il mezzo che si guida: un van nel caso della “vanlife” o un camper nel caso della “camperlife”.

3. Le Origini della Vanlife dagli Anni ’60 a Oggi

Nonostante si possano trovare antiche foto di camper rudimentali fin dall’avvento dei primi mezzi a motore (inizio 1800), la Vanlife per come la conosciamo oggi (una ricerca di libertà dalle classiche tappe e routine imposte dalla società moderna) trova le sue origini a cavallo tra gli anni ’50 e ’60.

Infatti, in quell’epoca di boom economico, in cui le persone cominciarono a ritrovarsi in tasca qualche soldo in più oltre a quelli strettamente necessari per mangiare, fiorirono molte grandi aziende automobilistiche tra cui una certa azienda tedesca chiamata Volkswagen, un marchio tedesco che sarebbe rimasto per sempre nella leggenda del mondo delle case su ruote.

La VW infatti, dopo essersi riconverti nel dopoguerra verso il mercato popolare, diede origine ad un veicolo commerciale che quasi inaspettatamente poi sarebbe diventato un’icona del mondo vanlife, della rivoluzione hippie e dei figli dei fiori: il Transporter.

Il Transporter 1, meglio conosciuto come “Furgoncino Volkswagen”, “bulli” o “split”, era un veicolo semplice, robusto e versatile che venne adottato dal mondo hippie soprattutto per il suo ampio spazio interno che permetteva di contenere più persone, ma anche cibo, letti e accessori per vivere lontano dalle città, in viaggi improvvisati, spontanei e innocenti, alla ricerca di una nuova concezione di mondo più libera e liberale, inclusiva, gentile, umana e pacifica.

Il furgoncino Volkswagen, è un veicolo che, aggiornandosi nel tempo ha segnato un’era di viaggi, di fuga dalla routine, di ricerca della libertà e di una nuova visione di mondo.

Dal 1950 infatti, il VW Transporter non è mai andato fuori produzione e conta ad oggi 6 versioni: il leggendario T1 “Split”, T2 “Bay”, T2.5/3, T4 “Eurovan”, T5, T6 e in futuro sembra che probabilmente vedremo pure un Trasporter Elettrico.

Detto questo però,  a partire dagli anni ’80 con la produzione dei primi Camper Fiat Ducato, è da notare che il mondo delle case su ruote cominciò a muoversi su veicoli sempre più grandi, accessoriati e voluminosi: non più van (o furgoni), ma veri e propri camper di fabbrica.

Tra gli anni ’90 e 2000, il camper diventò un simbolo delle vacanze in famiglia, di socialità, e di indipendenza, ma non di ribellione ed evasione dalla vita “normale”, come lo era un tempo.

Solamente a partire dagli anni ’10 infatti, ed ancora di più dopo la pandemia di Coronavirus del 2020, si è cominciata a vedere un’ulteriore inversione di tendenza, dove i van camperizzati, sempre più spesso convertiti Fai-da-Te, vengono preferiti ai camper per la vita full-time, particolarmente per la loro agilità, versatilità e possibilità di personalizzazione.

Al momento, la voglia di vanlife nella società, è qualcosa di palpabile e crescente.

La pandemia sembra aver dato un segnale ad una grande parte della nostra società, un segnale che dice che la libertà non è una cosa scontata e bisogna guadagnarsela.

Scrivendo un blog sull’argomento, non posso fare altro che constatare il crescente interesse sull’argomento. 

4. Cos’è la Vanlife Oggi?

Al giorno d’oggi, quella che chiamiamo “vanlife“, o “vita in van”, non è più come negli anni ’60 o ’70 una ribellione contro qualcuno, ma una libera scelta che molte persone fanno in primo luogo per se stessi.

La vanlife nasce infatti dalla volontà di sfruttare il tempo della propria vita per viaggiare di più, conoscere il mondo, immergersi nella natura e in altre culture; nasce dalla necessità di libertà, di potersi muovere, di fuga e di ricerca.

Vivere e viaggiare in un van, non significa viaggiare velocemente da punto A a punto B (quello che facciamo prendendo un aereo), ma di prendersi il tempo per esplorare anche tutto ciò che ci sta in mezzo, più lentamente e coscientemente.

5. Gli Ostacoli per Cominciare la Vanlife

A parole tutto è bello, ma poi? Come si dice…tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare!

Scegliere di mollare tutto per “andare a vivere in van”, non è una scelta facile da fare, ne semplice da realizzare.

Prima di tutto, è una decisione difficile che bisogna prendere con se stessi: partire a tempo indeterminato comporta dover rinunciare a certe cose che amiamo, come può essere vedere la nostra famiglia tutti i giorni, i nostri amici tutti i weekend, la sicurezza di un lavoro fisso o tante comodità che si hanno vivendo in una casa.

Oltre che a rinunciare a tante cose, è normale sentirsi intimoriti dalla paura dell’ignoto (dove andrò…cosa farò…come mi manterrò…), e dall’ansia di fare la scelta sbagliata (e se poi me ne pento?!).

Anche una volta che avrai preso la decisione di provarci (per la quale comunque, serve coraggio e un pizzico di follia), poi ci saranno gli ostacoli pratici: dove trovare il mezzo, come adattarlo alle tue esigenze, il costo economico, il lavoro, le relazioni, le tasse, la burocrazia etc. etc. etc.

Personalmente, parlando per mia esperienza ti dico: se ci stai pensando, sappi che l’ostacolo numero uno per lanciarti in un progetto del genere e cambiare vita sei TU!

Decidere di camperizzare un furgone o comprare un camper per viaggiarci a tempo pieno, fa una paura fottuta! Una volta superata la paura però, dandoti da fare potrai trovare soluzioni a tutti i problemi che potrai incontrare: l’importante è credere nell’obiettivo.

6. Vanlife: Scegliere il Veicolo Adatto

Il primo passo per cominciare una vita on-the-road, è sicuramente scegliere il veicolo.

E qui già, si apre un mondo:

Camper già pronto, o van camperizzato? Se è camper, nuovo o usato? Se è van, commissionato o Fai-da-Te? Che cosa di serve per viaggiare? Quanti kilometri sono troppi? Quanti ne può fare un veicolo? Quanto può costare? etc. etc. etc.

Le domande che ti passeranno in testa sono davvero tante, ed è del tutto normale.

Però rallegrati, dal momento che hai preso la decisione di lanciarti in un avventura vanlife, la parte più dura è fatta. Tutto il resto è in discesa e con lavoro e pazienza saprai trovare risposta a tutte le domande che hai nella testa.

CAMPER GIA’ PRONTO O FURGONE CAMPERIZZATO?

Ti conviene scegliere un camper se vuoi un mezzo di serie, collaudato e sicuramente affidabile. I camper sono solitamente più larghi e spaziosi dei van, però per questo anche più lenti da guidare, più costosi da mantenere e più ingombranti da sulla strada.

Il van, o il camper puro, è un mezzo generalmente più snello e scattante, più adatto a strade strette, salite o sterrati (essendo più alto e bilanciato rispetto ad un camper). Inoltre, il fatto di modificare il veicolo fuori dalla fabbrica, lascia maggior spazio alla costruzione di soluzioni personalizzate e layout costruiti su misura per le proprie necessità e secondo i propri gusti estetici.

CAMPER NUOVO O USATO? QUANTO PUO’ COSTARE?

Il mercato sia dei camper che dei furgoni camperizzati è letteralmente esploso negli ultimi 2-3 anni post-pandemia. Il crescente interesse di un numero sempre maggiore di persone per questo tipo di veicoli (sia per uso vacanziero che full-time), ne ha infatti fatto schizzare i prezzi rispetto a soli pochi anni fa.

Per darti un’idea, un camper nuovo può costare tra i 60mila ed i 100mila euro (un full-optional). Un van nuovo (es. Mercedes Sprinter, VW Crafter o Fiat Ducato) ti può costare facilmente intorno ai 50mila euro, a cui vanno aggiunti tra i 20-40mila per commissionare una camperizzazione professionale (a seconda di cosa tu ci voglia includere). Arriviamo a 70-90mila euro per un van camperizzato.

La strada più economica parlando di qualità/prezzo, è al momento sicuramente il Camper Fai-da-Te (dove parliamo di una spesa di 40-50mila euro) per un Full-Optional in buone condizioni. Ovviamente, questa strada necessita di tempo, lavoro e di districarsi con la burocrazia italiana non proprio semplice in materia di omologazioni.

SE SCELGO USATO, QUANTI KILOMETRI SONO TROPPI?

Generalmente, i motori dei veicoli utilizzati come base per i camper (Mercedes, Volkswagen, Fiat, Ford etc.), possono arrivare tranquillamente oltre ai 300.000mila km, ma ci sono storie di veicoli che superano anche i 500.000km o il milione!

Ovviamente, quello che conta è che il veicolo sia sempre stato trattato bene e la manutenzione sia stata fatta quando necessario. Personalmente, ti consiglierei di considerare tutti i veicoli usati al di sotto dei 200.000km.

VANLIFE: DA DOVE COMINCIARE?

Qui di seguito, ti lascio dei link a tre articoli che ho scritto, che credo di potranno essere utili nel caso tu stia pensando di camperizzare un furgone Fai-da-Te:

• I Migliori Furgoni da Camperizzare Fai-da-Te (Pro, Contro e Tutte le Dimensioni)
• Camperizzare un Furgone: Come Scegliere Van Migliore per Te
• La MEGA-Guida per Camperizzare un Furgone Fai-da-Te

Sito Consigliato per Cominciare a cercare: Automobile.it

7. Cosa Serve per Vivere la Vanlife in Van?

iOgni persona ha il suo stile di vita, passioni, lavoro ed interessi differenti che presumibilmente influenzano ciò di cui ha bisogno per condurre una vita felice.

Premesso questo, ci sono delle cose essenziali di cui sicuramente avrai bisogno se pensi di lanciarti in un avventura vanlife a tempo pieno:

ELETTRICITA’ 

Al giorno d’oggi, è impensabile vivere senza. In un van/camper, una volta installato un banco batterie servizi dove conservare l’energia, è possibile procurarsi l’energia in diverse maniere: con i pannelli solari, con l’alternatore del motore, tramite colonnina oppure persino con un generatore portatile. La maggior parte dei van, possiede una combinazione di sistemi di ricarica per avere maggiore autonomia.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere la Guida per l’Impianto Elettrico di un Camper Fai-da-Te.

ACQUA

Avere almeno un lavandino in un camper che si rispetti è un must: per lavarsi le mani, i denti, prendersi cura del proprio igiene personale e per lavare i piatti. Nei van più avanzati, si possono trovare inoltre doccia e WC. Vivendo in van, normalmente si può trovare e caricare acqua nei camping, nelle aree attrezzate, dalle fontane, presso alcuni benzinai o presso privati.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere la Guida per l’Impianto Idrico di un Camper Fai-da-Te.

FRIGO

Il frigo è un altro accessorio essenziale per la vanlife: serve per conservare il cibo in buono stato e mantenere le birrette fredde per i momenti in cui ne avrai più bisogno. I frigoriferi per camper possono essere di tre tipi: termoelettrici (come quelli di casa, consumano tanto), trivalenti (funzionano a gas, 220V o 12V – non raffreddano tantissimo) o a compressore 12V (frigoriferi ad alta efficienza ma con costo superiore). 

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere: Il Miglior Frigo per il tuo Camper – Quale Scegliere? 

LETTO E TAVOLO

Per vivere in van, avrai sicuramente bisogno di un letto dove dormire e di un tavolo sul quale mangiare, lavorare e pianificare le tue avventure! Per quanto lo spazio in un van o in un camper sia piccolo, ti sorprenderà sapere che ci sono tantissime possibilità per inserire letto e tavolo ed il layout migliore per te dipende dai tuoi bisogni e dalle tue esigenze!

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere: Camperizzare un Van: Come Costruirsi un Letto?

WC E DOCCIA

Non indispensabili se pensi di utilizzare il tuo veicolo solo per brevi vacanze o nei camping/aree attrezzate, ma essenziali per la tua sanità fisica e mentale se pensi di vivere nel tuo van full-time o sostare molto tempo in libera. Una doccia per lavarti, ed un WC per i momenti in cui ti scappa, sono due spazi che davvero fanno la differenza in termini di comfort in viaggio.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere: Guida al Bagno in un Camper Fai-da-Te

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere: Idee e Guida per Costruire una Doccia nel tuo Van

FORNELLO/CUCINA

Se pianifichi di vivere viaggiando, è difficile tu abbia risorse sufficienti per mangiare fuori ogni singolo pasto. Per risparmiare soldi e ridurre i costi del viaggio infatti, avere un fornello per cucinare è praticamente d’obbligo. Normalmente, nei camper il fornello può essere di tre tipi: a gas, a diesel o elettrica. Inoltre, i fornelli possono essere sia fissati permanentemente che portatili.

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere: La Cucina in un Camper Fai-da-Te

Se vuoi saperne di più, ti consiglio di leggere: 15 Consigli Utili per Cucinare in Camper

Queste sono le cose che personalmente reputo essenziali. Successivamente, a seconda del tuo stile più o meno minimalista, potresti voler inserire nel tuo camper qualunque altro tipo di comfort opzionale (riscaldamento per i paesi freddi, condizionatore per quelli caldi, TV, antenna internet, più o meno armadi, ventola, etc.).

8. Il Bello ed il Brutto della Vanlife

La Vanlife è spesso ritratta su Instagram o altri social media come qualcosa di sempre magico ed idilliaco: svegliarsi di fronte al mare con le porte aperte, trovarsi in posti sperduti con nessuno intorno e cucinare nella pace e nella tranquillità. Ormai, fare certi video o certe foto sembra diventata una moda.

Purtroppo però la realtà delle cose non è così, o almeno non sempre! A volte infatti, vivere in van significa anche dormire a bordo strada col rumore delle macchine intorno, perdere ore a trovare un parcheggio molto lontano da ciò che vorremmo visitare, oppure trovarsi intrappolati nel traffico o peggio ancora a piedi per un guasto.

Qui di seguito, trovi alcuni lati positivi della vivere a tempo pieno in un van, ed altri negativi.

IL BELLO DELLA VANLIFE

• Poterti Svegliare ogni giorno in Un Posto Nuovo
• Libertà di Movimento, Essere Dove Vuoi, Quando Vuoi
• Il Costo della Vita è minore rispetto a vivere in una Casa
• Impari a Vivere con poco (alla fine lo spazio è quello che è!) e gettare l’inutile
• Hai tutto ciò che ti serve per vivere, Sempre con Te dove vuoi
• Possibilità di Vedere tanti Posti e Conoscere tanta Gente

IL BRUTTO DELLA VANLIFE

• Comprare un Camper o Costruirne uno è economicamente costoso
• E’ difficile mantenere un lavoro dipendente
• Alcune Persone non Comprenderanno la tua Scelta e ti Vedranno come un Folle
• Il Parcheggio non sempre è facile, attraente e/o gratuito
• Non vedi spesso la tua famiglia o i tuoi amici più stretti
• Muoversi Sempre non è Facile e Richiede Costante Pianificazione (Acqua, Meteo, Distanze, Tempi etc.)

9. Cosa si Impara Vivendo in Van?

Vivere in un furgone camperizzato, van o camper, è un’esperienza che ti insegna a vivere con poco, a reinventarti, ad essere flessibile e a cogliere le occasioni. 

Essendoci poco spazio a disposizione, ti trovi spesso di fronte ad una scelta: capire cos’è veramente importante e merita di essere tenuto, e cosa no. Questo ti fa apprezzare uno stile di vista più essenziale e minimalista: eliminare il superfluo per lasciare ciò che davvero è importante.

Inoltre, ti fa apprezzare ancora di più le semplici cose che spesso diamo per scontate (una doccia con acqua “infinita” come a casa, un posto privato dove riposare, vedere le persone che ci vogliono bene etc.). 

Per ultimo, la vanlife (o camperlife) ti aiutano a sviluppare una mentalità flessibile: sulla strada ci saranno sempre problemi, imprevisti, sorprese, sia in positivo che in negativo. Capire come prendere ciò che viene e trarne il meglio, è una cosa che alla fine non si può imparare meglio che viaggiando.

Leggi anche: Perchè Viaggiare è Importante? 25 Ragioni che ti Ispireranno a Partire!

10. Quanto Costa Vivere in Camper? La Vanlife costa meno di quello che Pensi

Una volta in possesso del tuo van/camper (che è la spesa principale da affrontare per intraprendere uno stile di vita nomade), il costo mensile di vivere in camper è generalmente molto inferiore rispetto a quello di affittare un appartamento.

Energia elettrica? Autoproduzione (solare e alternatore). Acqua? Si può trovare facilmente gratis in quasi tutta Europa. Letto, Tavolo, WC, Doccia, Frigo? Ci sono.

Il costo di vivere in camper si riduce praticamente a tre cose: benzina, spesa e extras. 

Il costo mensile della benzina, dipende ovviamente da quanta strada tu voglia fare: più viaggi lentamente, meno spendi. Noi con un pieno di 150Euro, facciamo circa 700km. Se ci pensi, facendo 700km in un mese in Italia puoi visitarti in lungo e in largo 3-4 regioni (e così un po’ in tutta Europa!).

Per il cibo, dipende anche qui da come mangi, se cucini o mangi fuori. Cucinando in van, noi spendiamo mediamente 200Euro a persona al mese (birra inclusa!).

Gli extras, possono essere parcheggi, caffè, vestiti, manutenzione, entrate a musei, biglietti del bus, etc. Noi normalmente consumiamo circa 150Euro a persona in extras mensilmente.

Facendo un po’ il conto, vivere in van (ci) costa circa 400/500 Euro a persona al mese (benzina, cibo e visite tutto incluso!). Il costo, se ci pensi, è davvero basso rispetto al solo affitto di un appartamento (che costa altrettanti soldi se non di più).

Questa è un dato indicativo, ovviamente vivere la TUA vanlife ti può costare di più come di meno a seconda di quanto veloce vuoi viaggiare e tutto il resto. Con questo paragrafo però, volevo farti capire che vivere con poco, anche economicamente parlando, in van è possibile 🙂

11. Che Lavori si Possono Fare Viaggiando?

“Ma come ti mantieni?”. “Ma sei sempre in vacanza quindi?”. “Ma come fai con i soldi?”. “Ma dove li trovi i soldi?”. “Ma come fai con il lavoro?”. “Ah ma tu lavori?”.

Queste sono solo alcune delle domande (comunque innocenti) che mi sono sentito fare negli ultimi mesi da quando hon deciso di partire a tempo pieno. Quello che mi piace rispondere è: “ebbene si, siamo nel 202X e si può lavorare e mantenersi anche viaggiando!” 

Lavorare viaggiando infatti, non è un’utopia: tutt’altro! Al giorno d’oggi esistono tantissimi lavori che si possono fare ovunque tu sia. Ovviamente, non tutti i lavori. Ovviamente, serve inventiva.

Se prima di partire facevi un lavoro manuale o comunque un lavoro che richiedeva presenza fisica, non è detto che potrai farlo viaggiando. Magari dovrai fare altro. Magari dovrai re-inventarti. Dopotutto però, tanti prima di te l’hanno fatto, e perchè non dovresti riuscirci tu? Tutto è possibile!

Questi sono solo ALCUNI dei lavori che potresti fare per mantenerti viaggiando in van: lavorare in smart-working per una qualunque azienda, consulenza, il designer, aprire un blog, il social media manager, l’esperto SEO, il programmatore, l’istruttore di Yoga, insegnare una lingua online, affittare il tuo appartamento, lavorare come traduttore, lavori occasionali, lavori stagionali, vendere video, il pilota di droni, fotografo freelancer, il personal trainer online, l’artista, creare bigiotteria, l’artista di strada, l’operatore di chat, affiliate marketing, creare un prodotti e venderli (design, libri, corsi, servizi?), etc.

Riflettici ancora e ancora, parti da ciò che sai fare, poi pensa a ciò che puoi imparare e come puoi essere d’aiuto ad altri. All’inizio tutto sembra difficile o impossibile, ma con impegno vedrai che gli sforzi vengono sempre ripagati e una soluzione adatta a te si trova sempre! 😉  

12. Vanlife: Conclusione

In conclusione, la Vanlife è un trend che si sta espandendo sempre più anche in Europa ed in Italia. 

La prospettiva di una vita più flessibile, più mobile, più libera e più lontana dalla routine non è più una scelta solamente da “hippi” ribelli o da “vagabondi” senza meta, ma sta sempre più diventando una scelta di vita abbracciata da molti ed un sogno per tanti.

Se sei arrivato fin qui a leggere, è probabile che pure tu stia accarezzando la dolce idea di lanciarti in un progetto simile. 

Quello che ti posso dire è: buttati! Pensa a cosa puoi perdere da una parte (qualche soldo?), ed a cosa puoi guadagnare (un sogno!). Rifletti, pensa a cosa ti serve, come ottenerlo e come reinventarti per sostentarti on the road. 

Ti auguro di realizzare i tuoi sogni, perchè i sogni non sono fatti per rimanere chiusi nei cassetti! Lo so, sembra impossibile, ma è la stessa cosa che pure io pensavo all’inizio, ed invece eccomi qui a scriverti questo articolo seduto dentro ad un buffo van arancione e sperduto su una strada lungo mare.

I sogni davvero diventano realtà solo se li fai uscire e li lasci liberi di volare. 

Grazie per avere letto, spero questo articolo ti sia stato d’aiuto per capire cos’è la vanlife ed abbia risposto alle tue domande sull’argomento. Fammi sapere nei commenti qui sotto se l’articolo ti è piaciuto, se hai domande o dubbi: mi fa piacere sentire opinioni diverse o comunque sapere che la mia scrittura ti sia d’aiuto 🙂

Ci vediamo nel prossimo articolo!