Stare al Freddo in Casa non piace a Nessuno,
neanche se questa è su Ruote!
In questo articolo, ti mostrerò tutte le possibilità
per riscaldare il tuo Camper Fai-da-Te e goderti il calduccio
anche nelle più fredde giornate d’inverno.
COME RISCALDARE UN CAMPER FAI-DA-TE
L’inverno sicuramente non è la stagione preferita dalla maggior parte dei camperisti.
Il freddo, la pioggia e soprattutto la neve richiedono infatti una preparazione doppia rispetto alla bella stagione, (sia in termini di attrezzatura che di preparazione del veicolo) e questo spesso scoraggia molti camperisti e vanlifers ad utilizzare il loro mezzo in inverno.
Nel mio caso, durante la progettazione del mio Camper Fai-da-Te, una delle cose essenziali per me era rendere il mio veicolo 4-stagioni, in modo da permettermi di viaggiare tutto l’anno ininterrottamente. Questo significava una cosa sola: mi serviva un isolamento termico ben fatto (vedi Guida Completa per Isolare il tuo Van) ed il sistema di riscaldamento era essenziale!
In fondo, un camper è pur sempre una piccola casetta su ruote, e non è mai bello gelare all’interno della propria casa!
Per questo motivo mi sono messo a ricercare in lungo in largo tutte le opzioni di riscaldamento presenti sul mercato, me le sono studiate ed alla fine ho trovato quella che secondo me avrebbe soddisfatto maggiormente le mie esigenze e quelle del mio progetto.
Dato che comunque è stato un lavoraccio non indifferente, ho deciso di scrivere questo articolo perché la conoscenza che ho acquisito non vada persa e per aiutare altri come te, che vogliono lanciarsi in un progetto simile al mio, a trovare la soluzione giusta per il tuo progetto in maniera più rapida e veloce.
In questo articolo perciò, ti parlerò di come riscaldare il tuo camper: prima ti mostrerò tutte le più comuni alternative di riscaldamento per camper presenti sul mercato (con descrizione dettagliata e risorse per il montaggio Fai-da-Te) e poi ti mostrerò come ho installato Fai-da-Te un riscaldatore JP Heater Combi sul mio furgone (con foto e spiegazione).
Mettiti al calduccio, e cominciamo con la guida!
INDICE DEI CONTENUTI
Camperizzare un Van Fai-da-Te: Il Riscaldamento
- Premessa: 4 Fattori Chiave per vivere il Camper in Inverno
- Le principali Marche di Riscaldatori per Camper
- Riscaldamento per Camper a Diesel
- Riscaldamento per Camper a Gas
- Riscaldamento per Camper Elettrico
- La mia Scelta: Come ho Montato un JP Heater Combi
- Come l’altitudine impatta il funzionamento di un Riscaldatore
- Scegliere il Riscaldamento Giusto per il tuo Camper – Conclusione
1. Premessa: 4 Fattori Chiave per Vivere il Camper in Inverno
Prima di cominciare a pensare che riscaldamento installare sul tuo van, è importante capire che un riscaldamento, per quanto potente possa essere, da solo non basta.
Infatti, per vivere confortevolmente all’interno del proprio camper (o furgone camperizzato) d’inverno, è necessario tenere a mente almeno quattro fattori essenziali che tutti insieme contribuiscono a rendere la nostra esperienza di viaggio più godibile e rilassante.
Questi 4 fattori per godersi il proprio camper in inverno sono i seguenti.
1.1 LA VENTILAZIONE
Il ricambio d’aria del tuo camper è essenziale d’inverno come d’estate.
Noi umani tendiamo a produrre umidità (respirando, cucinando, docciando etc.), e questa umidità deve necessariamente essere tenuta sotto controllo, specialmente d’inverno.
Infatti, l’aria calda a contatto con superfici molto fredde crea condensa che oltre che inumidire l’allestimento del tuo van, può infiltrarsi ed andare a contatto con le parti metalliche del tuo furgone (che nel lungo periodo può portare a problemi di ruggine).
Oltre all’umidità, c’è anche il problema degli odori! Senza una buona ventilazione ed un buon riciclo d’aria, il tuo camper dopo una nottata o due, rischia di puzzare come lo spogliatoio di una palestra di teenagers!
Per questi motivi, ventilare il tuo camper è essenziale. Il modo migliore farlo è sicuramente Installare una Ventola da Soffitto, ma in casi di camperizzazione più piccoli potrebbe bastare creare un circolo d’aria tra finestre o utilizzando delle prese d’aria.
Ovviamente ventilare d’inverno comporta che un po’ di aria fredda (fresca) entri nel tuo veicolo, e questo potenzialmente può abbassarne la temperatura interna se non ci sono altri sistemi di riscaldamento a controbilanciare (vediamo in seguito).
1.2 L’ ISOLAMENTO TERMICO
Isolare un Furgone Camperizzato richiede tempo. A seconda del materiale utlizzato, isolare è più o meno facile, più o meno pasticcioso. Quello che conta però, è sapere che un buon isolamento è essenziale se pianifichi di utilizzare il tuo camper durante la stagione fredda (i camper di fabbrica quasi tutti vengono già isolati).
L’isolamento infatti è ciò impedisce al calore di fuggire attraverso le pareti metalliche del tuo camper d’inverno (e di entrare d’estate). Senza coibentare il tuo veicolo infatti, puoi anche installare un riscaldamento, ma questo ti terrà caldo fino al momento in cui lo spegni e poco più (come succede quando vai in macchina).
Ciò comporterebbe uno spreco inutile di carburante e spese di consumo facilmente evitabili.
Se stai pensando di camperizzare un furgone o stai già camperizzando il tuo van e ancora non hai pensato all’isolamento termico, ti consiglio di leggere l’articolo Camperizzare un Van: Guida Completa all’Isolamento Termico, in cui troverai tutte le informazioni che ti servono per non sbagliare questa parte cruciale di una buona camperizzazione.
1.3 IL RISCALDAMENTO
Dopo una buona ventilazione ed un buon isolamento termico, eccoci arrivati all’argomento principale di questo articolo: il riscaldamento.
L’isolamento serve per mantenere il calore all’interno del tuo van, mentre il riscaldamento serve ovviamente per generarlo e per mantenere il livello di umidità sotto scacco insieme ad una buona ventilazione.
Sul mercato ci sono riscaldatori per Camper alimentati a gas, a diesel, elettrici ed ibridi, di varie misure per varie esigenze.
Più avanti in questo articolo entreremo nei dettagli e nelle specifiche di ogni opzione e ti spiegherò quali sono più adatti a quale tipo di progetti.
1.4 LA PREPARAZIONE
Non esiste veicolo perfetto per affrontare l’impreparazione.
Quando si viaggia in camper, e oltremodo in inverno, bisogna pensare a cosa si può affrontare ed essere preparati a quello che la strada può presentarci davanti.
Per viaggiare in inverno è importante per esempio preparare l’attrezzatura giusta per se stessi (giaccone, coperta, indumenti termici, tende termiche etc.) e per il proprio mezzo (catene da neve, gomme da neve, sbrina-vetri, scopa per spazzare i pannelli solari etc…).
Inoltre, è buona abitudine informarsi sulle condizioni meteo, le temperature e le condizioni della strada che si andranno ad affrontare: ormai viviamo nel futuro e tutte queste informazioni sono a portata di click, un minuto di attenzione prima può aiutarci poi ad andare all’avventura con un pelo in più di preparazione e sicurezza.
Fatta questa importante premessa sui quattro fattori da tenere a mente per godersi il proprio Camper d’Inverno, entriamo ora nel sodo di questo articolo ed analizziamo approfonditamente uno a uno, i vari tipi di riscaldamento presenti sul mercato.
2. Quali sono le principali Marche di Riscaldamento per Camper
Nel mercato dei riscaldatori per Camper, esistono quattro aziende principali che nel tempo si sono fatte un nome tra gli appassionati di questo tipo di veicoli.
Queste aziende sono:
WEBASTO
La Webasto è un’azienda tedesca con sede a Stockdorf (vicino Monaco) che produce riscaldamenti per camper ed altri veicoli da oltre 70 anni.
E’ uno dei leader del settore dei riscaldatori per camper ed offre riscaldatori funzionanti sia elettrici che a diesel/gasolio.
TRUMA
La Truma è un’altra azienda tedesca specializzata in sistemi di riscaldamento e raffreddamento, con sede a Monaco.
Con 60 anni di storia, è l’altro leader del settore dei riscaldatori camper insieme a Webasto. Anche Truma, offre le soluzioni più svariate sia per alimentazione che dimensione.
EBERSPACHER
Spesso chiamata anche semplicemente Espar, la Eberspacher è un’altra azienda tedesca che produce riscaldamenti per auto da piu di 50 anni
La Espar offre meno opzioni di Truma e Webasto, incentrandosi principalmente su riscaldatori a diesel/gasolina.
PLANAR
La Planar è un’azienda russa che negli ultimi anni s’è fatta un nome anche in Europa per offrire ottimi riscaldatori ad un prezzo decisamente inferiore rispetto ai precedenti competitors.
Anche Planar, come Espar, offre principalmente prodotti funzionanti a diesel.
Queste quattro aziende, come vedremo in seguito, si sono fatte un nome offrendo prodotti di qualità, garanzia di solidità nel tempo, e sviluppando una capillare rete di rivenditori.
Infatti non vendono -o quasi- al cliente finale tramite i loro siti.
Tutta la vendita, installazione e manutenzione è affidata ai loro partner specializzate (meccanici e officine).
L’unico neo di acquistare prodotti di questi 4 brands è uno: il prezzo.
Infatti, la rinomata qualità ed il nome di questi brand (come del resto per molte altre cose di marca nel mondo dei Camper) permette a queste aziende di vendere i loro riscaldatori per camper a prezzi (giustamente) alti (Truma, Webasto, Eberspacher) o medio-alti (Planar).
La quasi assenza di vendita diretta al cliente ed i prezzi comunque non irrisori dei prodotti di marca, ha lasciato spazio negli ultimi anni ad un altro concorrente che lentamente si sta prendendo importanti fette del mercato del riscaldamento per Camper (specialmente Fai-da-Te): la Cina.
RISCALDATORI CINESI – (VEVOR, JP HEATER, NEWHIGH ETC.)
Negli ultimi anni sono spuntati come funghi una varietà di produttori di riscaldamento cinesi (chiamati in gergo: “Cinebasto”) che vendono delle copie più o meno identiche dei prodotti di marca più affermati a prezzi che arrivano fino ad un terzo di quelli originali.
Durante la ricerca del riscaldamento per il mio furgone camperizzato, ho notato che si possono trovare su internet copie quasi identiche di ogni riscaldatore Webasto, Truma, Espar o Planar.
Ovviamente, comprando un prodotto cinese, non si ha la stessa garanzia di qualità ed il prodotto può essere molto buono come scadente.
Nei prossimi capitoli, vedremo insieme nei dettagli i principali apparati di riscaldamento per camper Webasto, Truma, Eberspacher e Planar. Per la tua comodità, ho deciso di suddividere gli articoli a seconda del tipo di alimentazione (diesel, gap GPL, elettrica).
Per completezza, accanto ad ogni prodotto di marca, ho provato a lasciarti un link di un prodotto simile di una marca “Made in China”, di brand che io reputo comunque affidabili e che secondo me convengono rispetto al prodotto originale.
Una volta visti tutti i migliori sistemi di riscaldamento in base all’alimentazione, ti mostrerò quale ho deciso di installare sul mio Volkswagen Crafter camperizzato (anticipazione: un JP Heater direttamente dalla Cina!) e ti mostrerò passo a passo i vari passaggi della mia installazione (comunque applicabili alla maggior parte dei riscaldatori per Camper).
3. Riscaldamento per Camper a Gasolio/Diesel
I riscaldatori a diesel (o gasolina) sono tra i più usati dai camper moderni e quelli che vanno per la maggiore nelle camperizzazioni Fai-da-Te con allestimento fisso.
La loro principale comodità infatti, è che possono funzionare pescando direttamente il carburante dal serbatoio del veicolo.
Il basso consumo di carburante e la comodità di poterlo reperire praticamente ovunque sono sicuramente le principali ragioni per cui molti (incluso me!) hanno deciso di scegliere un riscaldamento a diesel.
3.1 COME FUNZIONA UN RISCALDATORE PER CAMPER A GASOLIO/DIESEL
Il funzionamento di tutti i riscaldatori a diesel per camper, nonostante questi possano differire gli uni dagli altri per forma e dimensione, è essenzialmente lo stesso (e uguali sono i collegamenti/passaggi necessari per installarli).
Di seguito, ti spiego brevemente cosa avviene all’interno di un riscaldatore a diesel quando questo viene messo in funzione (vedi immagine sopra per una spiegazione visiva):
- Il carburante diesel/gasolina (proveniente da una tanica amovibile, oppure direttamente dal serbatoio del furgone) viene pompato all’interno di una cella di combustione, dove viene bruciato.
2. La cella di combustione brucia il carburante utilizzando aria fresca pescata dall’esterno del van (non l’aria interna!)
3. Una volta bruciato il carburante, i resti della combustione (aria di scarico) vengono espulsi direttamente all’esterno del van attraverso un tubo (questo evita che ci siano fumi molesti all’interno del veicolo)
4. Una ventola aspira aria fredda dall’interno del van, la spinge attorno alla cella di combustione dove viene riscaldata, e la rispinge fuori dal riscaldatore una volta scaldata
5. Il riscaldatore funziona con un motorino a 12V che viene alimentato dalle batterie servizi (consuma molto poco). Il carburante viene pescato da una pompa per gasolio, anch’essa alimentata a 12V.
6. I riscaldatori per camper moderni, hanno normalmente un sensore di temperatura ed un display esterni, per aiutarti a regolare la temperatura secondo le tue preferenze.
3.2 PRO E CONTRO DI INSTALLARE UN RISCALDAMENTO A DIESEL 12V SUL TUO CAMPER
Come tutti i sistemi di riscaldamento per camper, i riscaldatori a diesel hanno dei pro e dei contro. Personalmente, credo che i vantaggi superino di gran lunga gli svantaggi, ma ovviamente ogni progetto è una storia a se e non è detto che quello che va bene per me sia la soluzione ideale per te e viceversa.
Qui di seguito ti lascio i principali Pro e Contro di un Riscaldamento a Diesel:
PRO
- Combustibile Reperibile Ovunque
- Un Solo Serbatoio per Tutto il Veicolo
- Consumi Molto Bassi (0,1-0,5max Litri/ora)
- Tanti Modelli tra cui Scegliere
- Prezzi per tutte le Tasche
- Facili da Installare, anche Fai-da-Te
CONTRO
- E’ Raccomandabile Installare un Rilevatore di Monossido di Carbonio
- Ad alte altitudini (1500+ metri), è spesso necessario un Kit integrativo Specifico (vedi capitolo 7)
- La Pompa del Diesel è Rumorosa, specialmente all’esterno del van
Qui di seguito invece, ti lascio una lista dei migliori riscaldatori a diesel per camper (sia di marca, che cinesi).
Per ogni prodotto ti lascio anche un link da cui scaricare il manuale d’uso, dove potrai trovare le istruzioni di montaggio per i vari modelli, i consigli sulla sicurezza da seguire, le dimensioni del prodotto (utili per farti un’idea di dove installarlo prima di comprarlo), i consumi di corrente, carburante e la potenza di riscaldamento.
4. Riscaldamento per Camper a Gas – Funzionamento e Opzioni
I riscaldatori a gas sono tra i più usati dai camper classici di vecchia data, e funzionano alimentati da GPL (principalmente propano). Al giorno d’oggi vengono installati sempre più di rado, mentre il mondo delle case su ruote si sta muovendo sempre più verso diesel/gasolina e (lentamente) pure verso l’elettrico.
Personalmente, considererei l’idea di installare un impianto di riscaldamento a gas su un furgone da camperizzare o su di un camper soltanto qualora il veicolo già stia utilizzando il gas per altri apparecchi (es. cucina, frigo etc.) e l’impianto sia già predisposto.
Negli altri casi, credo che un impianto di riscaldamento a Diesel/gasolio (o addirittura elettrico) abbia più vantaggi, sia nella facilità dell’installazione Fai-da-Te, sia per l’uso e la sicurezza.
3.1 COME FUNZIONA UN RISCALDATORE A GAS
Il funzionamento dei riscaldatori a gas adatti ad un allestimento fisso, è molto simile a quello dei riscaldatori a diesel che abbiamo visto finora: tutto rimane essenzialmente uguale (motore 12V DC, camera di combustione, prese d’aria e di scarico etc.) tranne il carburante liquido che viene sostituito con il gas GPL (propano, e più raramente butano).
Il gas può venire pescato da delle comuni bombole a gas (normalmente è bene viaggiare con almeno due bombole per esser sicuri di non rimanere mai senza, che possono esser montate contemporaneamente tramite una piccola centralina per gas), oppure in alcuni casi si può pensare di installare un serbatoio fisso sotto al veicolo da ricaricare alle stazione LPG.
NOTA: tutti i riscaldatori/stufe a gas omologati per camper e roulotte devono esser comunque collegate ad una presa d’aria esterna. Installare una comune stufa a gas a se stante (come quelle che si possono usare in casa per intenderci) può essere molto pericoloso, in quanto lo spazio di un van è molto ridotto e la possibilità di creare un’eccessiva quantità di monossido di carbonio è molto alta.
3.2 PRO E CONTRO DI INSTALLARE UN RISCALDAMENTO A GAS SUL TUO CAMPER
Come tutti i sistemi di riscaldamento per camper, i riscaldatori a gas hanno dei pro e dei contro.
Qui di seguito ti lascio i principali:
PRO
- Con due Bombole avrai un’autonomia di settimane
- Meno inquinante dei Riscaldamenti Diesel
- Bassi Consumi di Corrente Elettrica
- Basso Costo di Manutenzione
- Comodo se già cucini o hai un frigo a gas
- Fumi meno Inquinanti di un riscaldamento Diesel
CONTRO
- Raccomandabile Installare un Rilevatore di Monossido di Carbonio
- Se Omologhi in Germania, l’impianto richiede una certificazione TUV specifica
- Necessità di Cambiare Regolarmente le Bombole e Tenere sotto Controllo i Consumi
- A volte in viaggio le bombole non sono così facili da trovare, ed in luoghi remoti possono costare molto di più
- Pochi Modelli tra cui Scegliere e tutti abbastanza Costosi
- Trasportare Gas in Bombole comporta sempre un extra-rischio di incendio/esplosione se l’impianto non è fatto a regola d’arte o in caso di incidente
Di seguito, come prima, ti lascio i migliori modelli di riscaldatori/stufe a gas per camper con una breve descrizione, prezzo indicativo, consumi e link al sito del produttore.
5. Riscaldamento per Camper Elettrico
Premessa:
Scaldare un Veicolo solo con l’Elettricità in sosta libera,
è praticamente impossibile!
Riscaldare il tuo veicolo solamente utilizzando l’elettricità, senza alcun tipo di combustione, sicuramente è un’idea allettante che piace a molti (anche io ci ho sognato sopra a lungo!).
Immagina: più pulito (no fumi di scarico), più pratico da installare Fai-da-Te (senza tubi, solamente inserire una spina) e più pratico (non c’è necessità di dover ricaricare carburante).
Su internet poi, è anche facile trovare stufette elettriche e termoventilatori elettrici per prezzi a volte anche molto inferiori ai 100 Euro.
Tutto bello fino qui, ma purtroppo però c’è una cattiva notizia: per far funzionare un riscaldatore elettrico tutta la notte ed assicurarsi un sonno caldo e tranquillo, probabilmente l’unica maniera è attaccarsi alla rete 230V di un camping, di una casa o comunque ad una colonnina.
Infatti, i riscaldamenti elettrici sono degli apparati dannatamente energivori che anche i migliori banchi di batterie servizi difficilmente riescono ad alimentare per più di qualche ora.
Se il tuo obiettivo è essere il più possibile autonomo ed indipendente dalla rete elettrica (come lo era il mio!), il mio consiglio è di pensare ad un impianto a diesel/gas: al momento gli apparati elettrici possono esser utili per integrare i riscaldatori tradizionali in alcune situazioni, ma non sono ancora pronti per esserne un’alternativa vera e propria.
Se invece pianifichi di fermarti spesso in camping o strutture attrezzare con accesso alla rete elettrica, allora gli apparati elettrici che ti mostrerò di seguito potrebbero fare al caso tuo.
3.1 PRO E CONTRO DI INSTALLARE UN RISCALDAMENTO ELETTRICO SUL TUO VAN
Come tutti i sistemi di riscaldamento per camper, i riscaldatori elettrici hanno dei pro e dei contro. Qui di seguito ti lascio i principali:
PRO
- Senza Combustione
- Senza Carburante
- Piccole dimensioni e Costi Bassissimi
- Sistemi Facili da Usare/Installare (una spina)
- Possono integrare altri sistemi ed aiutare a risparmiare carburante quando sei attaccato alla rete 230V
- Non hanno problemi ad operare in alta quota
CONTRO
- Apparati dannatamente energivori che difficilmente ti possono riscaldare una notte intera
- Richiedono connessione alla colonnina
- Non adatti al campeggio libero
Nonostante i molti vantaggi, il consumo dei sistemi elettrici è al momento uno dei più grandi limiti al loro utilizzo nei camper.
Di seguito, ti lascio 3 modelli di ottime stufe elettriche che potrebbero aiutarti a riscaldare il tuo van sempre e quando starai allacciato alla rete elettrica (per risparmiare gas/diesel, o semplicemente per avere un riscaldamento meno rumoroso/inquinante durante la sosta).
6. La Mia Scelta: Come ho Ordinato e Montato un JP Heater
Dopo un po’ di ricerca (tantissima! NDR) sui vari blog e siti specializzati, mi resi presto conto ciò che avrei voluto installare veramente era un sistema di riscaldamento congiunto sia dell’acqua sia dell’aria. In fondo, perché installare due apparati distinti quando con uno solo potevo fare tutto?
Dopo aver ricercato, questa volta molto più a lungo, tutte le opzioni ibride aria/acqua sul mercato ed i vari modelli di ciascun brand, mi sono innamorato del Truma Combi 6DE, un riscaldatore combinato per aria/acqua che può essere alimentato sia a diesel che, quando connesso alla rete, ad elettricità 220V.
La potenza della Truma Combi (6000Watt) era poi perfetta per un veicolo di dimensioni grandi come il mio Volkswagen Crafter a passo lungo (7metri).
Il mio innamoramento purtroppo è durato poco, solamente il tempo di scoprirne il prezzo: 3000/3500 Euro. Cercando su internet e chiedendo alcuni preventivi a dei rivenditori (Truma non vende direttamente all’utente finale) sono arrivati a chiedermi fino a 4000 euro (con installazione compresa).
Ebbene, non avevo per niente intenzione di spendere tutti quei soldi: primo, perché essendo un progetto Fai-da-Te volevo montarmi da solo il mio impianto di riscaldamento per quanto possibile; e secondo, perché davvero erano una barca di soldi che non potevo investire per fare solamente il riscaldamento.
Siccome non mi piace demordere facilmente, ho continuato a cercare anche in inglese (nel caso riuscissi a procurarmi una Truma Combi dall’estero per un prezzo minore), ma non sembravo aver troppa fortuna.
Questo, fino a che cercando su Alibaba (il più grande marketplace cinese di vendita diretta produttore-consumatore) per una Truma Combi, non ho scoperto qualcosa che ha catturato la mia attenzione: il JP Heater.
Il JP Heater (in foto sulla sinistra), dalla descrizione e dalle foto sembrava una copia perfetta della Truma Combi (foto sulla destra), in tutto e per tutto tranne che per una cosa: il prezzo!
JP Heater (Copia Cinese)
1000-1200EURO (spedizione/dogana inclusa)
Truma Combi 6DE (Originale)
3000-3500EURO
Un po’ titubante, ho cominciato a cercare reviews in inglese di qualcuno che lo avesse già provato prima, ma purtroppo non trovai nessuna esperienza/recensione veramente rilevante che mi levasse i dubbi e le perplessità che avevo in testa.
Quindi, cominciai a chattare con la rivenditrice cinese e dopo un paio di giorni di pensieri, decisi di lanciarmi in questa avventura e rischiare, ordinando il JP Heater direttamente dal produttore cinese: la differenza di prezzo era troppo allettante per un prodotto che sulla carta aveva le stesse identiche caratteristiche dell’originale.
Feci il pagamento un mercoledì pomeriggio (con carta) e mi misi in attesa.
Una volta ordinato, il lunedì seguente (quindi nel tempo di soli 5 giorni!) mi trovai due grosse scatole di fronte alla mia porta che mi attendevano (con pratiche doganali sbrigate velocissimamente).
Questo è quello che ho trovato all’apertura:
Le scatole erano arrivate in ottimo stato, il riscaldatore fin dal primo impatto mi è sembrato di qualità e di buona fattura e tutto il kit di montaggio era ben impacchettato.
I libretti di istruzioni (oltre 50 paginette) erano scritti in un idioma che chiamerei “chinglish” (un inglese non troppo accurato ma capibile) e presto capii che altro non erano che la copia delle istruzioni della Truma Combi originale (stesse immagini, stessi passaggi, stessi consigli… infatti per quasi tutto il montaggio ho seguito le istruzioni della Combi originale che erano scritte in un inglese leggibile).
Di seguito, ti lascio delle foto che ho fatto di tutto il Kit completo che mi è arrivato al prezzo totale di 1092Euro (spedizione e dogana incluse!).
CONTENUTO DEL JP HEATER + KIT DI MONTAGGIO
Praticamente c’era tutto (e pure di più!) quello che serviva per un montaggio Fai-da-Te. Infatti, a parte gli attrezzi, non mi è servito procurarmi nessun pezzo aggiuntivo durante tutto il montaggio!
Felice ed entusiasmato dall’affare, mi misi subito ad installarlo. Di seguito ti lascio una breve guida passo a passo di come l’ho fatto!
3.1 INSTALLAZIONE FAI-DA-TE DI UN RISCALDATORE JP-HEATER
La prima parte dell’installazione di ogni riscaldamento per camper, è pensare: dove installarlo, da dove passeranno i cavi elettrici, i tubi del carburante, i tubi dell’aria calda, le bocchette d’aria e lo scarico.
Nel mio caso, ho deciso di installare il JP Heater al fondo del mio Van, sotto alla dinette/letto, dove comunque ho installato tutto l’impianto elettrico (da una parte) e l’impianto idrico (dall’altra) del mio furgone camperizzato.
Avendo il JP Heater 4 uscite d’aria (tutte devono essere utilizzate secondo le istruzioni!), ho pianificato la seguente disposizione:
- un’uscita d’aria avrebbe dovuto raggiungere l’area letto/tavolo
- un’uscita d’aria avrebbe dovuto raggiungere il bagno (sia per scaldarlo, sia per usarlo per asciugare i vestiti bagnati)
- un’uscita avrebbe dovuto raggiungere la cucina/parte frontale della zona abitativa
- un’uscita avrebbe dovuto raggiungere l’abitacolo di guida (oltre la tenda termica) per evitare condensa/ghiaccio d’inverno
Inoltre, ho pianificato di:
- pescare il carburante direttamente dal serbatoio, posizionato sotto il van
- installare il carico/scarico dell’aria direttamente vicino al riscaldatore (come suggerito dalle istruzioni)
- un collegamento a 12V direttamente dalla scatola dei fusibili
- non avendo pianificato un’alimentazione diretta dalla rete elettrica per nessuna parte del mio van (tutto funziona tramite batterie o inverter), al momento non ho installato la funzione elettrica del riscaldatore (lasciando comunque il cavo accessibile nel caso mi servisse installarla in futuro).
Qui di seguito, ti lascio un semplice schema del mio impianto di riscaldamento.
Una volta definita la posizione del riscaldatore e delle varie bocchette d’aria (nel caso del JP Heater sono 4, la maggior parte dei riscaldatori solamente una che si può biforcare) era il momento di fissarlo definitivamente al suolo utilizzando le viti in dotazione, e di cominciare con l’installazione vera e propria.
NOTA 1: Il riscaldatore è una componente del tuo veicolo che nel tempo avrà bisogno di manutenzione. Per questo è importante posizionarlo in un posto facile da accedere e dove sia facile lavorarci anche in futuro senza dover smontare metà del tuo allestimento. Io l’ho sistemato sotto la testa del letto, che è un pannello di legno ad incastro che all’occorrenza si può alzare e rimuovere.
NOTA 2: Il riscaldatore deve poter risucchiare l’aria dall’ambiente circostante per poterla riscaldare. Per questo, non può essere installato in un comparto totalmente chiuso o comunque con scarso accesso all’aria della zona abitativa. Le istruzioni del JP Heater suggeriscono di lasciare un’entrata per l’aria (può essere anche una grata!) di almeno 150cm2.
NOTA 3: per installare il tutto, oltre che al manuale del JP-Heater scritto in inglese più o meno capibile, ho utilizzato anche il manuale del Truma Combi 6DE (praticamente identico!) scritto sia in inglese che in italiano (se ti può servire anche a te, scaricalo da qui: Manuale Truma Combi 6DE).
UPDATE: Ho trovato online un Manuale del JP Heater Combi ri-scritto in un inglese decente, ve lo lascio qui se vi può servire o semplicemente per darci un’occhiata 🙂
3.1.1 INSTALLARE LA MARMITTA ESTERNA
1. Il primo passo per installare un riscaldatore JP Heater Fai-da-Te, è tagliare nel tuo van un’entrata per la bocchetta di scarico (da cui entrerà l’aria per la combustione ed usciranno i gas di scarico).
2. La posizione ideale per la bocchetta di scarico del JP Heater (come per una Truma Combi 6DE) dovrebbe idealmente essere situata:
- almeno 30cm da finestre o altre aperture (per evitare che i fumi di scarico entrino all’interno dell’abitacolo),
- in una parte della parete piana del veicolo (occhio alle scanalature esterne del van!)
- ad una distanza tra i 60-100cm di distanza dalla bocchetta di scarico del JP Heater (a cui verrà collegata con il tubo di scarico)
- non più in basso di 20cm rispetto alla bocchetta di scarico del JP Heater
3. Dopo aver controllato che la posizione fosse giusta due/tre quaranta volte, ho forato la parete con il trapano avvitatore ed una piccola punta per metallo.
Per aprire il foro nella parete in lamiera del mio Volkswagen Crafter, ho utilizzato una sega a tazza dal diametro di 85mm, puntata al centro nel buchino che ho scavato precedentemente (questo aiuta a mantenere la sega in posizione e ad evitare pasticci). La sega a tazza va utilizzata dall’esterno del van verso l’interno. Importante: non dimenticarsi gli occhiali di protezione! (come stavo per fare io nella foto! 😉
5. Una volta fatto il buco, è importante trattarlo con un antiruggine ed una vernice per lamiera.
Una volta che i prodotti saranno asciutti, possiamo continuare con l’inserimento della marmitta di scarico.
6. Per fissare la marmitta nella posizione corretta (deve andare verso l’alto all’interno del van – questo previene che dell’acqua accidentalmente possa raggiungere il riscaldatore), ho utilizzato della colla Sikaflex 521 e le 6 viti autofilettanti in dotazione.
- Non ho utilizzato la guarnizione in dotazione perchè non aveva l’aria di esser molto affidabile (ho preferito sostituirla con la Sikaflex per una marmitta a prova di goccia).
- Per fissare le viti perfettamente al loro posto, è consigliabile prima scavare dei fori guida con una punta per metallo molto piccola, e quindi inserire le viti. Così facendo, entreranno con più facilità.
- Per far si che tutte le viti prendano saldamente alla lamiera è bene tirarle tutte insieme un po’ per volta (meglio se alternando le viti opposte)
7. Per finire l’installazione esterna della marmitta, ho quindi installato (con le due viti in dotazione) la copertura in plastica della bocchetta e pulito la colla in eccesso.
3.1.2 INSTALLARE I TUBI DELL’ARIA
8. Il tubo di scarico di un JP Combi (o di una Truma Combi, o comunque della maggior parte dei riscaldatori a gasolio) è composto in realtà da due tubi uno dentro l’altro.
- Il tubo esterno (nero) è il tubo di pescaggio dell’aria, tramite il quale l’aria esterna viene pescata e portata nel riscaldatore per la combustione.
- Il tubo interno (color alluminio) è invece il tubo di scarico vero e proprio, quello attraverso cui escono i gas post-combustione.
Per questo motivo, è importante
- prima fissare il tubo più piccolo (di scarico), da una parte alla marmitta e dall’altra parte all’entrata del riscaldatore
- poi, fissare il tubo esterno (dell’aria), alle stesse estremità, inglobando così il tubo di scarico al suo interno
- Nota: per fissare i tubi ben saldi, vanno utilizzati i morsetti stringi-tubo compresi nel kit d’installazione
- Nota 2: è importante che nella parte subito prossima alla marmitta il tubo salga leggermente verso l’alto (per evitare accumuli d’acqua proveniente dall’esterno)
9. Per fissare i tubi di riscaldamento invece (quelli marroni corrugati), è sufficiente spingerli -facendo un po’ di pressione- all’interno delle quattro bocchette del JP Heater.
- NOTA: le due bocchette superiori scaldano leggermente di più rispetto a quelle inferiori
- NOTA 2: I tubi del riscaldamento (circa 7cm di diametro) sono abbastanza ingombranti (vedi foto); il mio consiglio è di non installarli prima del tempo, ma solamente quando il tuo allestimento sarà pronto per riceverli e fissarli al loro posto.
10. Per connettere i tubi alle bocchette d’aria (sempre in dotazione con il kit), anche qui è sufficiente una leggera pressione.
Per fissare invece saldamente le bocchette ai fori nel legno del mio allestimento che ho appositamente creato per loro, ho utilizzato la solita Sikaflex 521. Qui di seguito ti lascio le foto di due bocchette delle prese d’aria installate.
3.1.3 INSTALLARE I TUBI DELL’ACQUA
11) Installare i tubi per utilizzare la funziona boiler di un JP Heater (o Truma Combi) sul camper è semplicissimo: l’apparato infatti, ha un’entrata per l’acqua fredda ed un’entrata per l’acqua calda.
Le entrate, nel mio caso, erano perfette per i miei tubi in polietilene da 12mm di diametro (interno) e tutto quello che ho dovuto fare è stato fissarli al loro posto con degli stringitubi (sempre del Kit di montaggio).
12) Prima dell’entrata dell’acqua fredda, ho installato una valvola di scarico per boiler ed una valvola di non ritorno. In questo modo posso proteggere il mio JP Heater sia da un’eventuale sovrapressione (causata dall’acqua calda), sia svuotarlo nel caso le temperature scendano eccessivamente e ci sia un rischio gelo (il boiler può rovinarsi ghiacciando).
Se ti interessa sapere nei dettagli come ho connesso tutto l’impianto idrico del mio furgone camperizzato, ti consiglio di leggere l’articolo Camper Fai-da-Te: la Guida Completa all’Impianto Idrico in cui ti spiego tutte le componenti di un’impianto idrico nei dettagli (ed incluso in essi, gli allacciamenti/valvole necessari per installare correttamente un boiler).
3.1.4 INSTALLARE I CAVI ELETTRICI
13) Il JP Heater (come una Truma Combi) ha diversi cavi elettrici che devono essere correttamente collegati ai rispettivi terminali. Senza anche uno solo di questi, l’apparato è programmato per rilevare un’errore, segnalarlo sullo schermo e non lanciare l’avviamento. I cavi da collegare sono:
- 2 Cavi per la Corrente a 12V (Cavo Rosso (+) e Cavo Nero (-)) da collegare alla scatola dei fusibili/batterie (oltre al fusibile da utilizzare nella scatola dei fusibili, il JP Heater ha un fusibile interno da 20A)
- 1 Cavo elettrico per alimentare a 12V la pompa dell’olio (questo cavo dal JP Heater deve uscire dal van attraverso il pavimento e raggiungere la pompa che va installata al di sotto del van vicino al serbatoio – come ti mostrerò nel prossimo paragrafo)
- 1 Cavo elettrico per il Sensore di Temperatura: il sensore di temperatura è ciò che aiuta il riscaldatore a mantenere la temperatura costante come specificata sullo schermo di controllo. Il sensore va installato in un punto centrale dello spazio abitativo dove ha senso misurare la temperatura (io l’ho installato in cima alla parete tra il bagno e la dinette – dietro la TV -, nella zona dove spendiamo la maggior parte del tempo).
- 1 Cavo elettrico RJ12 per Alimentare lo Schermo di Controllo: Questo è il cavo che manda i dati dallo schermo (da installare ad incasso su di una parete) al riscaldatore
- 1 Cavo Elettrico Tripolare per Alimentazione Elettrica Esterna a 230Volt: Questo è il cavo che permette al JP Heater (o Truma Combi 6DE) di funzionare in maniera totalmente elettrica quando agganciato alla colonnina 230V. E’ l’unico cavo “opzionale”, cioè che permette il funzionamento dell’apparato anche quando scollegato (io per esempio, al momento non l’ho collegato, in quanto non pianifico di visitare campings, se non molto di rado).
Tutti i cavi del JP Heater si collegano alla centralina elettrica, nella parte superiore dell’unità di riscaldamento.
3.1.5 INSTALLARE LA POMPA DEL GASOLIO
14) La pompa del gasolio va installata al di sotto del van nella seguente maniera:
- Deve stare ad una distanza Massima di 2 Metri dal Serbatoio (il tubo in nylon in dotazione per il pescaggio è della lunghezza massima consentita)
- Deve stare ad una distanza Massima di 6 Metri dal JP Heater (importante se hai un veicolo più lungo di 7-8 metri)
- Deve essere preceduta dal Filtro del Gasolio: (anch’essa compresa nel KIT d’installazione)
- Deve essere inclinata rispetto all’asse orizzontale tra i 15/35°: questa è l’inclinazione ottimale consigliata, idealmente il tubo del gasolio dovrebbe procedere verso l’alto
- La pompa come tutto il tubo in nylon del gasolio devono essere installati in un luogo protetto da eventuali danni meccanici: (essendo l’installazione sotto il veicolo e vicino al serbatoio, è importante verificare che l’installazione non interferisca con altre parti meccaniche del van. Io per sicurezza, ho installato il tubo seguendo altre linee del veicolo pre-esistenti (circuiti elettrici del VW Crafter).
Qui di seguito ti lascio uno schema dei collegamenti che ho dovuto fare:
15. Per passare il tubo del gasolio (bianco) ho dovuto forare il pavimento del mio van (ho utilizzato un semplice avvitatore con punta per metallo). Dopo averlo trattato con antiruggine e vernice, ho utilizzato il buco per passare il cavo della pompa, il tubo del gasolio e la sonda per il mio serbatoio delle acque grigie (posizionato anch’esso sotto il mio van).
Una volta passati i cavi, ho sigillato il buco con del silicone antibatterico.
16. Per l’ultima parte del montaggio (inserire il tubo di pescaggio del serbatoio) era necessario smontare totalmente il serbatoio del mio VW Crafter. Essendo inverno e non avendo a disposizione uno spazio esterno, ho preferito chiedere aiuto ad un carrozziere vicino a casa che alzando il furgone mi ha risolto il problema in un’ora (50 euro) e mi ha risparmiato dei buoni mal di testa (onestamente, non mi sentivo sicuro a maneggiare il serbatoio ed in più farlo con la neve, non sarebbe stato il massimo xD).
Una volta terminata l’installazione della pompa del gasolio, il riscaldamento era finalmente pronto per essere testato ed usato. Riassumendo, i passaggi chiave dell’installazione sono stati:
- Forare la parete del Van ed Installare una Marmitta
- Connettere i Tubi di scarico/riscaldamento dopo aver fissato il Riscaldatore al Pavimento
- Connettere i Tubi dell’Acqua
- Connettere tutti i Cavi dell’Elettricità e connettere lo Schermo di Controllo
- Connettere la Pompa del Gasolio al Serbatoio
3.2 RECENSIONE DEL JP-HEATER: LA MIA ESPERIENZA
INSTALLAZIONE
Il montaggio del mio JP Heater è sicuramente stato uno dei “progetti” che hanno richiesto più tempo nella camperizzazione del mio furgone.
In sé, l’installazione non è complicata e seguendo le istruzioni con calma ed attenzione è possibile fare tutto Fai-da-Te (io per comodità, ho chiesto aiuto solo per rimuovere il serbatoio del veicolo in quanto non avevo un posto adatto per farlo).
Nonostante ciò, l’installazione del JP Heater è stato un progetto che ho dovuto riprendere nelle mani più e più volte in quanto per essere completamente installato, richiedeva che altre parti dell’allestimento fossero complete (l’impianto idrico per installare i tubi dell’acqua, che l’impianto elettrico per gli allacciamenti elettrici, che i mobili per installare le uscite dell’aria etc.).
Sicuramente ci sono riscaldatori a gasolio più facili da installare e meno ingombranti del JP Heater o della Truma Combi (specialmente se non sono ibridi per il riscaldamento di acqua/aria ed hanno un’uscita dell’aria singola).
Nonostante ciò, per dei van più grandi (7m +) mi sento di poter consigliare un tipo di riscaldamento del genere: avere quattro uscite dell’aria assicura un riscaldamento omogeneo all’interno del veicolo e pure di scaldare l’abitacolo di guida per prevenire condensa e brina.
SPEDIZIONE E PREZZO
Rispetto ad una Truma Combi 6DE originale, il JP Heater mi ha permesso di risparmiare circa 2000 Euro per un prodotto estremamente simile all’originale, che dopo svariati mesi dal montaggio, ancora non mi ha mai dato nessun problema. E’ stato un rischio, ma ora posso dire che è stato un vero affare!
La spedizione è stata velocissima (5 giorni dalla Cina!) e tutto è arrivato intatto e ben imballato.
FUNZIONAMENTO
In inverno, anche con temperature sotto lo zero, riesco a scaldare il van in circa 10 minuti di tempo e portarlo ad una temperatura che permette di stare in maniche corte. Per la notte, la funzione di settaggio della temperatura permette al riscaldatore di funzionare solo quando necessario, per mantenere la temperatura richiesta.
In quanto all’acqua, il riscaldatore porta 10 litri d’acqua alla temperatura di 60°C in circa 20 minuti.
Il riscaldatore è mediamente rumoroso in fase di accensione, mentre pochissimo quando a regime. Il “tick” della pompa del diesel si sente molto all’esterno del veicolo e un poco anche dall’interno (ho intenzione di installare un silenziatore prossimamente, per attutirne il suono).
In una notte intera d’inverno, mantenendo una temperatura interna di 24°C, il consumo di gasolio/diesel è di meno di un litro!
GIUDIZIO FINALE
Personalmente, adoro che il riscaldatore peschi la benzina direttamente dal serbatoio del mio Van: il diesel si trova dappertutto e visto il bassissimo consumo è quasi impossibile rimanerne senza. Personalmente, reputo i riscaldatori a gasolio la scelta migliore per essere indipendenti e praticare il campeggio libero.
Il riscaldamento per il momento funziona esattamente come pubblicizzato dal venditore. Ovviamente, il lato negativo di comprare da un produttore cinese è che in caso di problemi, rispetto ad prodotto di marca europeo, ricevere assistenza può essere più problematico.
Nonostante ciò, tutto sommato per la mia esperienza, posso raccomandare il JP Heater senza problemi e posso dire che non è un salto nel buio, ma un prodotto di ottima qualità.
DOPO QUALCHE ANNO DI VIAGGIO:
CHE COSA NE PENSIAMO?
-
- Il JP Heater è stato già il nostro fedele compagno di viaggio per 3 anni, e funziona ancora come il primo giorno che l’abbiamo installato.
- Non richiede manutenzione, con l’eccezione di una spolverata alla presa dell’aria un paio di volte all’anno.
- I consumi di carburante sono trascurabili.
- Quando costruiremo il prossimo camper, lo ri-sceglieremo di nuovo, la qualità/prezzo è stata ottima!
- Collegare il riscaldatore al serbatoio del veicolo richiede un po’ di lavoro, ma poi è comodissimo.
- Se non dovessimo scegliere un ibrido, probabilmente andremmo con un Cinebasto Vevor, costano intorno ai 100Euro, si risparmia molto e funzionano benissimo!
- Per un 7m, 4kw sono sufficienti se distribuiti su più bocchette dell’aria, altrimenti con un’unica bocchetta consiglierei un 8kw
7. Come l’Altitudine impatta il Funzionamento di un Riscaldatore
Sia i riscaldatori a gas che a gasolio/diesel sono progettati per funzionare con una determinata percentuale di combustibile ed una determinata quantità di ossigeno (normalmente, quella che si incontra a livello del mare).
Salendo in quota, la quantità d’ossigeno nell’aria scende e questo impatta la qualità della combustione all’interno del riscaldatore.
Infatti, con l’aumentare dell’altitudine, il riscaldatore tenderà a bruciare un rapporto maggiore di diesel rispetto all’ossigeno.
Questo tipo di combustione non è una combustione “pulita” come quella prevista dai produttori al livello del mare, ma “sporca”, che crea dei residui all’interno del bruciatore e del tubo di scarico.
Spendendo diversi giorni ad alta altitudine (normalmente dai 1500m in su) c’è il rischio che i residui si solidifichino in carbone e che il riscaldatore smetta di funzionare e necessiti di una complessa pulizia straordinaria.
Per evitare questo problema, i maggiori produttori di riscaldatori (Truma, Espar, Webasto etc.) offrono dei kit per l’altitudine che aiutano i riscaldatori a riprogrammare la loro combustione e li portano a sopportare altezze fino a 2500/3000metri.
Se si nota una quantità eccessiva di fumo nero che esce dalla marmitta del riscaldatore, quello è un segno che ci sono dei residui della combustione all’interno dello scarico/apparato. Far funzionare il riscaldatore al massimo (potenza e temperatura) può aiutare a pulirlo e risolvere il problema se questo non è eccessivo.
Personalmente, al momento non ho installato nessun kit per l’altitudine sul mio VW Crafter, ma non escludo di farlo qualora pianificassi lunghi viaggi in quota sopra i 1500m.
DOPO QUALCHE ANNO DI VIAGGIO:
CHE COSA NE PENSIAMO?
- Nel 2024+ quasi tutti i riscaldatori che vengono venduti hanno già un kit d’altitudine incluso
- Pure i Cinebasto Vevor, possono arrivare fino a 6000m di altitudine!
- Controlla comunque il manuale prima di azionare il riscaldatore in alta quota
8. Scegliere il Riscaldamento Giusto per il tuo Camper
Conclusione
Questa era la mia guida completa al riscaldamento per un furgone camperizzato Fai-da-Te.
Personalmente, devo ammettere che il riscaldamento è stato uno degli argomenti più difficili da ricercare, scegliere, installare e pure su cui scrivere un articolo.
Al momento in cui mi misi alla ricerca del riscaldatore giusto per me, mi resi conto che su internet le informazioni erano molto sparse e confuse.
Spero con questo articolo (che continuerò ad aggiornare per raccontarti la mia esperienza) di aver fatto un po’ di chiarezza sui modelli di riscaldatori disponibili sul mercato e sul loro funzionamento. Inoltre, spero che la mia esperienza di montaggio ti possa dare un’idea dei passaggi necessari per installare un riscaldatore per camper Fai-da-Te.
Come sempre, ti chiedo di scrivermi nei commenti qui sotto se noti delle imprecisioni (che possono sempre scappare), se hai dei dubbi su quello che ho scritto e se hai delle idee per migliorare questo articolo e renderlo più completo per chi lo leggerà in futuro 🙂
Grazie per leggere, e ci vediamo nei prossimi approfondimenti 😀
DOPO QUALCHE ANNO DI VIAGGIO:
CHE COSA NE PENSIAMO?
- Il JP Heater è stato già il nostro fedele compagno di viaggio per 3 anni, e funziona ancora come il primo giorno che l’abbiamo installato.
- Non richiede manutenzione, con l’eccezione di una spolverata alla presa dell’aria un paio di volte all’anno.
- I consumi di carburante sono trascurabili.
- Quando costruiremo il prossimo camper, lo ri-sceglieremo di nuovo, la qualità/prezzo è stata ottima!
- Collegare il riscaldatore al serbatoio del veicolo richiede un po’ di lavoro, ma poi è comodissimo.
- Se non dovessimo scegliere un ibrido, probabilmente andremmo con un Cinebasto Vevor, costano intorno ai 100Euro, si risparmia molto e funzionano benissimo!
- Per un 7m, 4kw sono sufficienti se distribuiti su più bocchette dell’aria, altrimenti con un’unica bocchetta consiglierei un 8kw
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Grazie mille
ciao il riscaldatore cinese è dotato di garanzia?
grazie
pino
Ciao Pino!
Solamente di 2 anni purtroppo. E’ il lato negativo di prendere un prodotto cinese, rispetto ad un originale Truma che da 5 anni di garanzia.
Dani
Articolo pazzescamente ricco di informazioni, comprensibile anche per una neofita come me. Complimenti e grazie! Tienici aggiornate sulla manutenzione fatta all’impianto o qualsiasi aggiunta inerente all’argomento riscaldamento, di sicuro ripasserò a leggerti.
Unico cosa che io non ho capito molto bene è perché nella parte finale hai portato il van in un’officina (forse per collegare il tubicino succhia diesel della jp).
Un caro saluto
Ciao Silvia!! 🙂
Si esatto, per collegare il tubicino all’interno del serbatoio. Ho visto video di gente che riesce a farlo anche fai-da-te (con un po’ di pazienza ci si può riuscire), ma essendo che era inverno e non avevo un posto all’interno e asciutto dove farlo ma soltanto un giardino, proprio non mi andava di mettermi sotto al van per ore ahah:)
Per il momento, posso dirti che si è fatto tutto l’inverno senza il minimo problema, appena viene più caldo smonterò il tubo per vedere se necessità pulizia e vi farò sapere com’è all’interno:)
Bravo Dani, per la chiarezza nell’esposizione di tutti i tuoi lavori e un grazie enorme per averli condivisi, con un altruismo che apprezzo profondamente e che ti rende un uomo “super” !
ahahah sei troppo gentile… thx Marco!! 🙂
Dani come sempre che dire? Ti confermo il mio guru del van conversion, fantastico il materiale che condividi e come direbbe mia nonna “che Dio ti benedica!”
Noi stiamo ancora capendo se è meglio un l2/3, dove prenderlo se in Italia/Germania e tante altre cosucce, tra cui anche il letto… sogno il ned lifter per praticità e anche perché ho pensato che il materasso sarà sicuramente più comodo di uno tagliato anche di ottima qualità. Però poi adoro il feeling di open space e quindi penso che la dinette sotto risulterebbe troppo bassa. Ma te se non avessi avuto il problema del tempo, avresti fatto il bed lifter? E come si dorme sui materassi tagliati? Spero stiate bene, noi viviamo a Creta al momento se volete fare un giro da queste parti ne siamo felici! Una birretta alla tua ?❤️☀️
Ciao Pamela! Guru mi mancava ahahah ;D
Col senno di poi, ti dico che se tornassi indietro con un po’ più di tempo si, farei il bed lifter (e in quel caso non farei la dinette rialzata con gradino, per riguadagnare lo spazio che perderei sopra). Ora che ci viaggiamo full-time lo stiamo sperimentando: la dinette è estremamente comoda e spaziosa durante il giorno, e il letto è grande e comodo la notte, ma convertire la dinette ogni sera in letto quando si è stanchi, benchè richieda si e no 2 minuti, uffff è una noia…a volte proprio non ci va ahah ;D
Per i materassi tagliati, personalmente ti posso dire che neanche si sentono (il materasso è leggermente più grande dello spazio che ricopre, quindi si spingono ad incastro molto saldamente). Dopo averlo provato, secondo me lo svantaggio principale della nostra dinette è proprio dover fare il letto quando sei stanco e non ne hai voglia, cosa che si potrebbe risolvere con un bed lifter 🙂
Bellooo, Creta mi manca da vedere!! Chissà che ci beccheremo in futuro:) Buona pianificazione e buon lavoro! 😀
Contenuto ottimo! Sto pensando di camperizzare il mio secondo furgone ed era un po’ che non trovavo degli spunti interessanti come quelli del tuo blog! Ruberó diverse dritte!!
Bravo
complimenti per la tua pazienza di descrivere tutti i passaggi e molto interessante per tutto le info anche economiche
Continua assisterci
Marco dal Trentino
Grazie Marco!! 🙂
Saluti da un altro trentino ;D
Sei un GRANDE…
Grazie Stefan!:)
i rilevatore di monossido di carbonio l’hai messo in alto … ma dovendo proteggere maggiormente quando dormi nn so se è la posizione migliore … io nn ne capisco molto ma di seguito allego pippone trovato in rete:
– Dov’è meglio posizionare il rilevatore di monossido di carbonio?
– Per rilevare il monossido di carbonio occorre capire come si crea e come agisce.
La molecola del monossido è composta da un atomo di carbonio e da uno di ossigeno e pertanto è più pesante della maggior parte delle molecole che compongono l’aria, ossia l’azoto, l’ossigeno e l’anidride carbonica anche detta “diossido di carbonio”. Quest’ultima infatti è prodotta dalla combustione completa del carbonio, a cui si legano due atomi di ossigeno mentre il monossido è generato da una combustione incompleta in cui al carbonio si lega un solo atomo di ossigeno.
Il monossido infatti si genera in situazioni con scarso afflusso di aria dove la combustione (una fiamma) consuma sempre più ossigeno e, man mano che questo si esaurisce, si creano sempre più molecole di carbonio con un solo atomo di ossigeno (il monossido) proprio a causa della scarsità di quest’ultimo.
Essendo un gas pesante, il monossido quando si crea tende a stratificare verso il basso (Immagina la nebbiolina che arriva alle ginocchia nei film horror ) e man mano che satura il pavimento dell’ambiente si alza sempre di più.
Inoltre, salvo particolari correnti d’aria, la sua concentrazione è maggiore intorno alla fonte della combustione e minore man mano che ci si allontana da essa.
In buona sostanza se il rilevatore è messo in un ambiente dove si dorme, deve essere sempre messo ad una altezza inferiore a quella del letto più basso; se è in una cucina deve essere messo ad una altezza inferiore a quella a cui ci si trova quando si è seduti. Io ad esempio l’ho messo in basso, a circa 5 cm dal suolo non lontano dalla stufa ed in un angolo morto del camper dove non ci sono correnti d’aria ed in cui quindi sicuramente si accumulerebbe il monossido qualora fosse prodotto.
– Grazie per la risposta
va messo basso come immaginavo non capisco perché lo facciano montare a 1,50/1,70cm da terra
– Credo che quella sia l’altezza normalmente usata nelle abitazioni e pensata per le cucine; non per le camere da letto o i camper
DANI TU COSA NE PENSI?
Ciao Massimiliano!!
Senti, nel coloccarlo io mi sono basato sulle istruzioni del produttore: nella stessa stanza dove avviene la combustione e dove si dorme (dove è il riscaldamento, ma anche dove respiriamo noi) non in area polverosa, entro 1,5m da qualsiasi strumento di cottura (anche se nel caso dell’induzione non credo importi…), non attaccato alla ventola. Dicono inoltre che è un rilevatore “da muro O da soffitto”.
Ora per curiosità sono andato a rileggermi le istruzioni e dicono che un rilevatore del genere puo’ mettere in sicurezza una stanza fino ad una distanza di 12m (e noi ci dormiamo a un metro, quindi praticamente attaccati) e che il monossido di carbonio si mescola con l’aria (aumenta la concentrazione quando c’è una combustione), non va ne verso l’alto ne vero il basso.
In conclusione, secondo me invece che stressarsi troppo per varie opinioni online, quando ci sono è meglio seguire le istruzioni di chi produce, testa e vende il prodotto 🙂
Mi sono iscritto da poco al tuo canale YouTube e trovo che sia ricco di contenuti interessanti e soprattutto spiegati alla perfezione, per la mia esperienza il migliore fino ad ora. Grazie a te sarà possibile per molti, sia camperizzare che modificare o aggiornare i vari sistemi all’interno del camper. Grazie per averci dedicato tanta attenzione!
Buon lavoro Marco! e grazie per il feedback 🙂
Ciao! Ti ho scoperto in questo “ultimo dell’anno” a casa con la febbre! Lavoro mastodontico e veramente molto ben fatto! I miei complimenti più sinceri!
ahah Grazie Mauro 😀 buona guarigione 🙂
ciao, riscalda sia aria calda che l’acqua? grazie
Ciao Raffaele!! Sisi, riscalda entrambi 🙂
Ciao, stavo cercando una soluzione per sistemare un boiler cannibalizzato su di un Westfalia Florida, i precedenti proprietari hanno scollegato il boiler, togliendone i tubi del gas, ecc. insomma un gran disastro, che mi sta facendo meditare e cercare una soluzione combinata riscaldamento aria + riscaldamento acqua sanitaria.
Quello che mi fa desistere un po’ è la dimensione di questo riscaldatore, purtroppo credo di non avere nel mio mezzo un vano utile dove poterlo collocare.
Avendo già un cinebasto installato al posto dell’originale webasto/eberspacher, volevo chiederti cosa ne pensi di un riscaldatore a gasolio soltanto per acqua (come questo: https://it.aliexpress.com/item/4000495222462.html?spm=a2g0o.productlist.main.27.4c432842ntYik3&algo_pvid=e59adea3-163c-4806-a40a-1331f782f7e6&algo_exp_id=e59adea3-163c-4806-a40a-1331f782f7e6-13&pdp_ext_f=%7B%22sku_id%22%3A%2212000025019647173%22%7D&pdp_npi=2%40dis%21EUR%21508.62%21422.15%21%21%21%21%21%402145279016732005941183613d06d7%2112000025019647173%21sea&curPageLogUid=CDKxo0V7gI4W )… scusa per il link ma era per citare un esempio. Probabilmente tu hai vagliato anche questo prodotto.
Ciao Marco!! In effetti il JP-Heater è abbastanza ingombrante per un Westfalia. Quello che mi hai linkato sembra un’ottima opzione, in fondo se il Cinebasto che hai funziona, non vale la pena cambiarlo 🙂
Ciao e perdona la domanda che potrà sembrare da “novizio” quale sono. ma con questa soluzione hai sia aria che acqua calda?
Si, entrambi riscaldati con il diesel del serbatoio:)
Ciao, non capisco perché venga rimossa la mia domanda. Volevo solo sapere se con questo sistema si potesse avere sia ria che acqua calda.
Ciao Raffaele! Non è stata rimossa nessuna domanda, ci mettono solo qualche ora ad essere pubblicati i messaggi perchè devono passare un filtro anti-spam (in passato abbiamo avuto problemi con attacchi di bot automatici e abbiamo aggiunto questa protezione). Scusa per il disagio, se ti serve qualunque cosa chiedi pure (ti lascio anche il mio whatsapp se serve +393518584191) 🙂 Buona progettazione!!! Dani
Ottimo ed abbondante. Grazie Andrea
Grazie per il feedback Andrea!! Spero che la guida ti sia stata d’aiuto! 🙂
ciao,
ho un van da un paio di anni riscaldato con trama D. Con il tuo articolo mi hai dato informazioni precise su manutenzione e comportamento d’inverno e sopratutto per il kit sopra i 1500 m di cui non conoscevo l’esistenza.
Grazie e complimenti
Ciao Carlo, piacere di conoscerti!!! Felice che sia d’aiuto 🙂
Dani